Trovare lavoro: sempre più difficile anche per gli ingegneri

 La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno sull’occupazione dei giovani laureati. Almalaurea, nel suo ultimo Rapporto sulla condizione dei laureati in Italia, ha rilevato che chi ha conquistato da poco il “pezzo di carta” rispetto agli anni pre-crisi lavora di meno e, di conseguenza, guadagna anche di meno. In difficoltà, di più rispetto al passato, non sono solamente i giovani laureati che hanno preso la “triennale”, ma anche quei giovani che possono fregiarsi d’aver ottenuto una laurea “forte” come quella in ingegneria. E se in passato una buona parte dei laureati “forti” nell’arco di dodici mesi riusciva a trovare un’occupazione stabile, adesso il tasso di stabilità lavorativa è ulteriormente sceso per effetto del taglio delle assunzioni praticato dalle imprese, le quali, tra l’altro, hanno rinviato a tempi migliori molto spesso gli investimenti in innovazione e ricerca e, quindi, il reclutamento di giovani “cervelli”.

Nuova opportunità con la fondazione CRUI

La Fondazione CRUI è seriamente impegnata nella promozione di nuovi modelli organizzativi e nello studio per apportare migliorie nei vari sistemi ponendo sempre al centro la valorizzazione degli Atenei.

Grazie alle attività della fondazione si è anche riuscito a costruire una rete accademica sempre più solida e organizzata.

È chiaro che l’obiettivo della fondazione CRUI è quello di coinvolgere gli studenti universitari attraverso iniziative in grado di stimolarne la partecipazione: il diritto allo studio, la mobilità studentesca o la promozione di stage sono solo alcuni dei suoi progetti.

CampusOne è stato sicuramente uno dei progetti meglio realizzati. Iniziato dal lontano 2001, il progetto  è riuscito a coinvolgere 70 Atenei, 500 corsi di laurea, 9000 docenti e ben 50.000 studenti tutti uniti  dal desiderio di innovare il sistema universitario italiano.

Opportunità con Equilibri.net e Fondazione CRUI

 La Fondazione CRUI e la rivista Equilibri.net hanno deciso di offrire un’opportunità a 5 giovani nella ricerca e analisi sulle tematiche della relazioni internazionali e della Geopolitica.

Equilibri.net è una rivista on-line che si occupa di offrire contributi di lavoro e analisi geopolitiche a istituzioni pubbliche e private, fondazioni, media, centro studi e organizzazioni non governative.

Equilibri, società che gestisce la rivista omonima, si occupa, in prima persona, della redazione di studi e analisi sugli eventi e sulle dinamiche internazionali.

La società per svolgere questo lavoro si avvale del contributo di 35 analisti e più di 100 collaboratori in tutto il mondo.

Lavoro stabile e non precario: lo trovi in banca

 Per le banche, negli ultimi due anni, nonostante la crisi economica e finanziaria, non è emersa alcuna “questione precariato”; ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale nel consueto Rapporto annuale sul tema ha messo in evidenza come alla fine del 2008 nel sistema bancario ci fossero oltre 343.000 dipendenti, e di questi ben il 95,4% con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Non a caso, quello bancario resta uno dei comparti più ambiti per trovare lavoro, specie da parte dei giovani, ma in ogni caso “entrare in banca” non è di certo diventato più facile rispetto agli anni scorsi, e la diffusione della tecnologia e dell’home banking non impone oramai alle banche l’adozione di massicci piani di reclutamento. Dal Rapporto ABI 2009, inoltre, emergono altri due dati interessanti: il primo è quello relativo al curriculum dei dipendenti bancari, con il 32% di questi che, in base ai dati di fine 2008, risultava essere laureato; il secondo dato interessante è quello relativo al divario tra dipendenti bancari uomini e dipendenti bancari donna.

Lavoro: ecco lauree e diplomi “introvabili”

 Quest’anno, per ovvi motivi, il livello di assunzioni programmate sarà in Italia inferiore rispetto al 2008, ma le imprese, nonostante ci sia oramai un esercito di due milioni di disoccupati, continuano a fatica a trovare candidati con un curriculum il linea con quanto richiesto. Non a caso, da una stima effettuata dal Centro studi di Unioncamere emerge come quest’anno mancheranno all’appello ben 54mila diplomati ad indirizzo tecnico-professionale, e ben 27mila laureati nel settore scientifico ed economico. Insomma, trattasi complessivamente di oltre 80 mila posti di lavoro vacanti a conferma di come nel nostro Paese ci siano laureati e diplomati “in eccesso”, e laureati e diplomati ad alto tasso di occupabilità proprio perché il loro “pezzo di carta” è introvabile o quasi.