Inail, più sei grasso e meno guadagni

Una cattiva forma fisica può pregiudicare un percorso professionale:  questo è quanto emerge da una ricerca condotta Timothy A.Judge della University of Florida e M.Cable della London Business School. La ricerca ha posto in evidenza la relazione che esiste tra peso e carriera e sulla sua diversa incidenza sulle donne; in effetti, secondo i dati dello studio americano negli Stati Uniti le donne magre guadagnano in media 22mila dollari in più delle altre, mentre per le normopeso l’aumento si assesta intorno ai 7mila dollari.

Vite da manager: quando i capelli grigi sono una discriminante

 Sandra Rawline, manager, 52 anni, al servizio di una nota società texana del real estate. Al giorno d’oggi un’età di poco sopra i 50 anni non è la stessa di trenta anni fa, ma ciò nonostante qualche capello grigio, inesorabilmente, è spuntato. Sandra Rawline li porta tra l’altro da anni, ma tutto ad un tratto per la società per cui lavorava, la Capital Title, il suo aspetto estetico non andava bene. La società, trasferitasi in un quartiere chic di Houston, a quanto pare avrebbe chiesto a Sandra (nella foto) di tingersi i capelli, ma lei ha rifiutato ed è stata licenziata. Immediata, da parte di Sandra Rawline, è stata la presentazione di una causa per cui ha citato proprio la Capital Title per discriminazione sul posto di lavoro. Che c’entra la compravendita di immobili col colore dei capelli dei manager?

Lavoro, presentate le politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro

È stato presentato lo scorso 7 luglio presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il lavoro svolto dall’ufficio della Consigliera Nazionale di Parità Alessandra Servidori i risultati del lavoro in attuazione dell’avviso comune Azioni a sostegno delle Politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro firmato il 7 marzo scorso e della documentazione raccolta nell’Osservatorio sulla contrattazione decentrata e sulle prassi in materia di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro.

Ricordiamo che l’avviso comune punta a sostenere il programma Italia 2020 che mira a definire una serie di azioni per inserire le donne nel mercato del lavoro, oltre a sostenere l’occupabilità, con particolare attenzione a quella femminile, attivando specifici provvedimenti da convenire con le parti sociali, quali ad esempio il contratto di apprendistato o il contratto di inserimento per l’assunzione delle donne, nonché avviando l’attuazione delle deleghe contenute nella legge n. 183/2010 volte a favorire l’occupazione femminile,  a partire dall’incentivazione dei part-time lunghi.

Discriminazione sul lavoro, Italia deferita alla Corte di Giustizia Ue

Pari opportunità e discriminazione: due termini che sempre più spesso emergono in un contesto lavorativo e che l’Unione Europea ha cercato di porre freno attraverso delle direttive mirate.

Con la Direttiva 2000/78/CE del consiglio del 27 novembre 2000 che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, l’Unione Europea ha chiesto ad ogni singolo Paese di adottare tutti i necessari provvedimenti per porre in essere la parità di trattamento.

Lavoro e pari opportunità

 Lo scorso 9 giugno la sede locale della Confindustria di Messina ha promosso un workshop di presentazione della “Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro”.

Nel corso dell’iniziativa, la stessa Associazione degli Industriali della Provincia di Messina, condividendo e riconoscendo i principi ispiratori e le finalità promosse, ha ratificato ufficialmente la propria adesione come socio sostenitore all’iniziativa sulle pari opportunità.

Ivo Blandina, Presidente dell’Associazione, ha posto particolare attenzione all’iniziativa tanto che

L’adesione alla Carta per Confindustria Messina ha rappresentato la ratifica di un modo d’operare già fortemente radicato all’interno dell’Organizzazione. Non solo il personale è a forte maggioranza femminile, ma sono state attivate anche politiche di conciliazione dei tempi per il personale. Per quanto riguarda le pari opportunità di accesso a posizioni di maggior responsabilità, il Direttore è una donna, una delle 7 a ricoprire tale carica in Associazioni Territoriali di Confindustria (100 in tutto) in Italia.

La carta delle pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro

 Il seminario del 2 maggio di Modena intitolato Carta per la Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro ci consente di rimarcare un tema importante che non deve mai essere trascurato, ovvero le pari opportunità e l’uguaglianza nel mondo del lavoro.

La Carta per le Pari Opportunità deve essere uno strumento per valorizzare le diversità all’interno di ogni organizzazione sociale e, in particolare, nel microcosmo aziendale con particolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donne insieme alla diffusione di buone pratiche delle aziende aderenti alla Carta.

Imprese in rosa: Toscana, la carica dei 100 mila

 Lo scorso anno in Toscana le imprese con titolare donna sono cresciute dell’1,6% rispetto al più modesto +0,3% delle imprese con titolare uomo. A metterlo in evidenza è stata la Regione Toscana nel sottolineare come le imprese toscane in rosa siano oramai quasi 100 mila, corrispondenti a quasi il 24% del totale. E così la Toscana riguardo alle imprese con titolare donna è in Italia seconda solamente alla Regione Lazio e davanti all’Emilia-Romagna, Veneto, Regione Piemonte, Lombardia e Regione Marche. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’ultimissimo Rapporto di Unioncamere Toscana che, secondo Salvatore Allocca, Assessore regionale al welfare ed alle pari opportunità, confermano la propensione delle donne a rischiare di più nelle fasi di crisi a fronte di elevate competenze, qualifiche e preparazione; il tutto senza dimenticare il contributo dato dall’imprenditoria femminile straniera che allo stesso modo dà un grande apporto allo sviluppo dell’economia sul territorio toscano.

Conciliazione lavoro e famiglia: Piemonte, nuovi aiuti a madri e padri

 In Piemonte l’Amministrazione regionale ha annunciato la messa a punto di nuove misure, con una dotazione finanziaria pari a complessivi tre milioni di euro, per il sostegno alla conciliazione dei tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte, sottolineando come trattasi di un altro passo in avanti nel sostegno alle famiglie piemontesi a fronte, tra l’altro, anche di importanti novità. Secondo quanto dichiarato infatti da Giovanna Quaglia, assessore alle Pari opportunità della Regione Piemonte, sono previste anche misure per il sostegno al congedo parentale dei papà. In questo modo le madri possono tornare a lavoro a fronte dell’ottenimento di un contributo per cui anche i papà potranno essere coinvolti in maniera diretta nella vita familiare e, quindi, nella gestione dei tempi da dedicare alla famiglia.

Festa della Donna: fare impresa parla sempre più al femminile

 Sebbene ci sia ancora molto da fare in materia di pari opportunità, a Milano le donne sono sempre più protagoniste nell’economia del territorio. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano che, in vista della Festa dell’8 Marzo, ha effettuato un’elaborazione prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del terzo trimestre 2010 confrontandoli con quelli dello stesso periodo dell’anno 2009. Ebbene, dall’indagine è emerso come in Provincia di Milano le imprese femminili siano oltre 57 mila, andando a registrare rispetto al 2009 un rialzo dell’1,2%. Con un’impresa in rosa su tre, è Milano la capolista in Lombardia. Alto è il contributo delle imprese femminili con il titolare che è una donna di nazionalità estera; in maggioranza in Provincia di Milano sono cinesi con a ruota le peruviane e le rumene.

Lavoro femminile: alle donne interessano i mestieri degli uomini

 Un po’ a causa della crisi, un po’ per passione, in Italia le donne appaiono essere sempre di più interessate ad esercitare quei mestieri che, generalmente, sono “da uomini“. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati aggiornati del Registro delle Imprese. Di conseguenza non deve stupire la presenza nel mercato del lavoro di un numero sempre maggiore di camioniste, idrauliche, ma anche calzolaie, elettriciste e tanti altri mestieri tradizionalmente da uomo ma sempre più “declinati” al femminile. In particolare, l’Ente camerale dall’indagine effettuata ha “contato” ben 1.800 camioniste, ma anche 2300 fabbre e 140 donne-idraulico.

Provincia di Imperia: voucher formativi per donne non occupate

 Ad Imperia la Giunta provinciale, nell’ambito della programmazione prevista dal Fondo Sociale Europeo, ha emanato un avviso finalizzato a concedere aiuti per la creazione d’impresa e per l’accesso individuale alla formazione attraverso l’erogazione di voucher. Trattasi, nello specifico, di voucher formativi per donne non occupate, di voucher per la formazione continua di lavoratori occupati, e voucher a supporto per la creazione d’impresa. Per tutte le misure previste i termini di presentazione delle domande scadono lunedì prossimo, 31 gennaio 2011, con la modulistica e l’avviso integrale che si possono visionare e scaricare direttamente dal sito Internet della Provincia di Imperia. I voucher a supporto della creazione d’impresa sono finalizzati ad incentivare il lavoro autonomo e l’auto-imprenditorialità; l’importo di ogni singolo voucher, a fondo perduto, ammonta a 4.777,23 euro a patto di rispettare tutti i requisiti previsti, tra cui quelli di essere in regola con il pagamento dei contributi INPS e INAIL, e di non aver ottenuto in passato contributi per le stesse finalità.

Lavoro: Istat, notevoli differenze di genere

 Nel nostro Paese quando si parla di lavoro, e si effettua il confronto tra uomini e donne, le differenze di genere sono ancora notevoli e particolarmente rilevanti. In Italia, infatti, considerando la fascia di popolazione tra i 15 ed i 64 anni, il 57,5% di questa è occupata; ma effettuando il confronto uomo-donna emerge come gli occupati uomini siano il 68,6%, mentre le donne sono appena il 46,4%. Questo è quanto, in particolare, emerge dall’edizione 2011 di “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo“, un Rapporto a cura dell’Istat, l‘Istituto Nazionale di Statistica. Oltre alle notevoli differenze di genere dal Rapporto dell’Istituto emergono anche dati tutt’altro che incoraggianti, a causa della crisi, proprio dal fronte occupazionale nel suo complesso. Nel 2009 il tasso di occupazione nel nostro Paese ha fatto registrare una caduta dell’1,2% con la conseguenza che si è tornati non ai livelli pre-crisi, ovverosia agli inizi del 2007, ma addirittura all’anno 2005.

Trovare lavoro a Milano: parte lo sportello Donne@work

 Grazie ad un’iniziativa a cura della Camera di commercio di Milano, Associazione Primadonna, Comune di Milano, ManagerItalia ed Assintel, nel capoluogo lombardo parte “Donne@work”, lo sportello, a disposizione delle aziende che operano nel settore dell’Information and Communication Technology (ICT), dedicato all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro femminile. Al riguardo la Camera di Commercio di Milano rende noto che sono già ben seicento i curricula disponibili online nell’apposita sezione “Donne@work” del portale www.mi.camcom.it. Il nuovo portale a disposizione delle imprese dell’ICT è ad accesso e fruizione gratuita sia in italiano, sia in lingua inglese; c’è una sezione dedicata alle donne che hanno competenze nel campo dell’Information and Communication Technology, affinché possa essere inserito il curriculum, ed una sezione per le imprese che, a loro volta, possono andare ad inserire le offerte di lavoro con le figure professionali richieste.

Uomini e donne: pari opportunità, contributi Regione Sardegna

 Si chiudono il 28 dicembre prossimo, nella Regione Sardegna, i termini di partecipazione ad un Bando 2010 che assegna contributi finalizzati sul territorio a promuovere la parità tra uomini e donne. A darne notizia è stato l’Urp della Presidenza della Regione Sardegna nel precisare come il Bando sia stato pubblicato in attuazione al programma operativo, a valere sul corrente anno, da parte della Commissione regionale per la realizzazione della parità fra uomini e donne. A suporto del Bando c’è una dotazione finanziaria pari a 33.500 euro che, se sarà possibile, potranno essere equamente ripartiti tra tutte le otto Province della Regione Sardegna. Il tutto fermo restando che, come sopra accennato, l’istanza di partecipazione al Bando venga spedita entro i termini, con raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure con consegna a mano, al Servizio affari generali ed istituzionali, Direzione generale della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna che si trova a Cagliari al numero 69 di viale Trento.