Manovra bis 2011, la Camera approva l’articolo 8

 Alla fine il provvedimento è salito a 54 miliardi di euro, ma tenendo conto della manovra di luglio 2011, a regime, il governo ha varato una manovra da 59 miliardi di euro: un valore decisamente superiore a quella varata dall’allora presidente del Consiglio Amato dei primi anni ’90.

Una manovra studiata e predisposta per un tasso di crescita dell’1,5%, bel al di sotto delle ultime stime diffuse in questi giorni. È chiaro che ogni previsione al ribasso delle stime comporta un incremento del deficit, da compensare con ulteriori correzioni con successivi provvedimenti finanziari.

A parte i provvedimenti definiti blandi sulla spesa della politica, l’articolo più contestato è sicuramente l’articolo 8. A questo proposito, Cesare Damiano, esponente del PD e primo firmatario dell’ordine del giorno, si è battuto per far approvare dal parlamento un preciso impegno del governo a valutare una revisione del contestato articolo 8 del testo.

Manovra bis 2011, dal maxiemendamento lo sconto agli onorevoli

 Per i consumatori è un vero salasso; infatti, secondo alcune stime della Codacons, si calcolano in circa 385 euro l’aumento che subirà la famiglia media italiana grazie all’innalzamento di un punto l’aliquota IVA del 20%.

La maggior parte dei prodotti che il consumatore utilizza ricadono nella fascia del 20%: dai detersivi alle scarpe, dai prodotti di abbigliamento ai giocatoli. Non solo, saranno toccati anche le spese sui consumi giornalieri fino alle riparazioni domestiche.

Manovra 2011, le assenza per malattia nella pubblica amministrazione

La manovra 2011, quella di luglio per intenderci, all’articolo 17, comma 5, detta alcune condizioni sugli accertamenti medico-legali sui dipendenti pubblici assenti dal servizio per malattia.

In effetti, il comma 5 riguarda la materia dell’onerosità degli accertamenti medico-legali sui dipendenti pubblici assenti dal servizio per malattia, al fine di tener conto della sentenza della Corte Costituzionale n. 207/2011 che ha stabilito che gli oneri per tali accertamenti non possono restare a carico delle aziende sanitarie locali e gravare sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale.

Manovra bis 2011, interventi sulle pensioni e aumento dell’IVA

La manovra di agosto è davvero una storia infinita; in effetti, il governo ha deciso di apportare altri correttivi decidendo, in sede di Consiglio dei Ministri, ad un aumento di un punto dell’IVA, dal 20% al 21%, l’anticipo dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato già dal 2014 e un contributo di solidarietà del 3% per i redditi sopra i 500 mila euro.

La decisione è emersa in seguito ad un vertice di maggioranza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli.

Il maxiemendamento sarà inserito nel testo del provvedimento fermo al Senato e sarà richiesto il voto di fiducia allo scopo di velocizzare l’iter parlamentare. Non solo, il prossimo giovedì il consiglio dei ministri varerà il ddl costituzionale per inserire in Costituzione l’obbligo al pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.

Scioperare per i diritti del lavoro e contro la manovra

È stato approvata in Commissione in Senato la norma che sancisce, di fatto, il superamento dell’articolo 18 della legge 300, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori.

In effetti, in base all’articolo 8 del correttivo alla manovra finanziaria si stabilisce che “fermo restando il rispetto della Costituzione, nonché i vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro”, le specifiche intese aziendali e territoriali “operano anche in deroga alle disposizioni di legge” ed alle “relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro”.

Le pari opportunità anche nello sport

Grazie ad una proposta di legge presentata da Di Centa e Ceccacci Rubino, anche lo sport deve rispettare le pari opportunità con atti e comportamenti opportuni e congrui. In effetti, per via delle disposizioni per il sostegno dello sport femminile e per la tutela della maternità delle atlete che praticano attività sportiva agonistica dilettantistica, il nostro Parlamento ha voluto dare risposte precise anche ad un particolare settore come quello sportivo.

Il nuovo testo unificato delle proposte di legge, la 4019, detta norme in materia di previdenza e di tutela della maternità per gli atleti non professionisti.

Inail, la sicurezza sul lavoro in mare

Cambio di rotta nella politica della sicurezza nelle aree a rischi pirateria; in effetti, per decisione del ministro della Difesa La Russa, il battaglione “San Marco” opererà come scorta anti-pirata per vigilare sulla sicurezza delle merci e del personale di bordo delle navi mercantili.

Il ministro della Difesa La Russa in una intervista a “Il Giornale” ha ribadito la necessità di vigilare il naviglio italiano da attacchi che pongono a rischio l’incolumità del personale imbarcato tanto che

Su richiesta degli armatori cinque uomini del reggimento a bordo delle navi mercantili

Anche se, in base al recente testo approvato dal Parlamento, l’armatore può scegliere dei vigilantes, come avviene per le banche con le guardie giurate ( contractors).

Manovra bis 2011, le critiche della CGIL

Per la CGIL la manovra bis 2011 ha rispettato il solito copione tanto che Susanna Camusso, in una intervista su “l’Unita”, afferma

siamo responsabili, siamo disponibili, purché si rispetti un principio di equità sociale, purché a pagare non siano sempre gli stessi” altrimenti “si dovrà ricorrere alle forme classiche della protesta

Lo sciopero generale è una possibilità che la CGIL sta valutando anche per dare un segnale preciso al governo e per chiedere al ministro dell’Economia che il costo della crisi non possono pagarlo i soliti lavoratori a reddito fisso.

In arrivo lo statuto dei lavori

Torna l’idea dello Statuto dei lavori tra le proposte per riformare il lavoro e dare impulso alla crescita economica, ma, non solo, anche per dare una risposta forte alla situazione economica del Paese.

Per il sindacato, in realtà, in gioco è l’intera ossatura dello Statuto dei lavoratori approvato nel 1970, ma per il governo questo è uno Statuto rigido, ancorato ai modelli e alle logiche di un passato che non c’è più.

L’idea del governo è quella di cambiare registro e di adeguare il sistema delle tutele alla nuova modernità, ossia è necessario definire e realizzare un sistema di tutele moderne e mobili tali da consentire il pieno sviluppo dell’impresa.

Camera, approvata la legge sulla professione giornalistica

 La Camera, in sede legislativa, ha approvato la proposta di legge sulla professione di giornalista recante modifiche alla legge 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di ordinamento della professione.

A questo riguardo ricordiamo che il testo approvato dalla Camera dispone, all’articolo 1 comma 1, che ai fini dell’iscrizione al registro dei praticanti di cui all’art. 33 della Legge n. 69/1963, i soggetti in possesso almeno della laurea (che, ai sensi dell’art. 8 del DM 270/2004, si consegue, di norma, al termine di un corso di studi di durata triennale e che, pertanto, si distingue dalla laurea magistrale, che si consegue dopo ulteriori 2 anni di studio) non devono sostenere l’esame di cultura generale di cui allo stesso art. 33.

No alla pensione di reversibilità all’uxoricida condannato

È stata approvata dal Parlamento una legge che pone fine ad una ingiustizia; in effetti, grazie a questo provvedimento legislativo non ha diritto alla pensione di reversibilità o indiretta, ovvero all’indennità una tantum, i familiari supersiti condannati con sentenza passata in giudicato per i delitti di cui agli articoli 575, 584 e 586 del nostro codice in danno dell’iscritto o del pensionato. Non solo, quelli che si sono macchiati  di questi delitti e sono titolari di una pensione di reversibilità o indiretta, perdono il diritto al relativo trattamento a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge.

Croce Rossa, proposta di legge per il personale femminile

Presentata una proposta di legge che mira al riconoscimento al personale femminile del diritto di arruolamento nel Corpo militare della Croce rossa italiana, in ragione dei principi della pari dignità sociale e delle pari opportunità.

Già in passato le associazioni delle famiglie militari e del Corpo militare della Croce rossa italiana avevano denunciato la grave discriminazione in merito al divieto di arruolamento femminile esistente nell’ambito di questo Corpo militare.

In effetti, l’articolo 1, comma1, della legge n. 380 del 1999 (ora abrogata), prevedeva la partecipazione delle cittadine italiane su base volontaria ai concorsi per il reclutamento di ufficiali e sottufficiali in servizio permanente e di militari di truppa in servizio volontario, e categorie equiparate, nei ruoli delle Forze armate e del Corpo della guardia di finanza. La disposizione è stata confermata dall’articolo 639 del citato codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, ed è evidente come il vuoto normativo dal 1936 a oggi non consenta di attuare la stessa disposizione al reclutamento del personale femminile nel Corpo militare della Croce rossa italiana.

Sciopero servizi pubblici, presentata la relazione 2010

 Lo scorso sette luglio è stata presentata la relazione annuale 2011 sull`attività svolta nell’anno 2010 alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini da parte del presidente, Prof. Giovanni Pitruzzella, della Commissione di Garanzia a Montecitorio presso la Sala della Lupa.

La relazione del Presidente pone in evidenza la crescita quantitativa del conflitto; in effetti, nel 2010 si sono registrate 2.093 proclamazioni di sciopero, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente: il dato rappresenta un picco significativo in un trend di sostanziale crescita del ricorso allo sciopero da parte delle organizzazioni sindacali.

Manovra 2011, la Camera approva

Anche la Camera ha approvato la manovra 2011 sobbarcando la maggior parte del peso ai lavoratori dipendenti e ai pensionati e non facendo nulla sul lavoro sommerso e sull’evasione fiscale. Le parole, poi, del sindacato lasciano l’amore in bocca…

In effetti, per Raffaele Bonanni

E’ una manovra che ha voluto l’Europa, che serve all’Italia per difendersi meglio dalle speculazioni che distruggerebbero qualsiasi sostegno, qualsiasi welfare, qualsiasi garanzia per l’occupazione. È una manovra che si abbatte sugli interessi popolari, stringe ancora di più le condizioni delle famiglie, non stringe invece le condizioni della politica, quelle che riguardano livelli pletorici amministrativi e istituzionali.