
Spedite 8 mila lettera da parte del Ministero dell’Economia che chiede di restituire il bonus bebè di mille euro previsto dalla finanziaria del 2006 per avere autocertificato in modo sbagliato il proprio reddito. La pubblica amministrazione ha così deciso di passare all’incasso di somme indebitamente percepite finalizzate a dare un sostegno alla famiglia e introdotto dalla Finanziaria 2006 (legge 266/2005, articolo 1, commi 331-334) ed erano assegnati ad ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006.
L’Amministrazione, attraverso la lettera inviata alle famiglie, chiede la restituzione entro 30 giorni del bonus da mille euro incassato, e, nei casi in cui il giudice penale accerterà che c’è stata falsa autocertificazione, il versamento di 3mila euro (il triplo del beneficio ottenuto) come sanzione amministrativa.
Sta iniziando a prendere forma la manovra finanziaria triennale da oltre 40 miliardi di euro che dovrà mettere a punto l’Italia per far quadrare i conti pubblici da qui al 2014. Contestualmente, stando all’orientamento del Governo, ed in particolare, del Ministero dell’Economia, dovrebbe essere messa a punto anche la tanto agognata e sospirata riforma fiscale. Ma chi pagherà il conto? Ebbene, a quanto pare il centrodestra vuole “legittimare” questi nuovi sacrifici, innanzitutto, tagliando i costi della politica. Al riguardo Paolo Romano, ministro alle Politiche Agricole, nella giornata di ieri ha rivelato ai giornalisti che dal prossimo mese di luglio i ministri potrebbero rinunciare allo stipendio percependo solo quello da parlamentari. Ma chiaramente non è solo con questo che si sistemano i conti pubblici!
Nel pomeriggio di martedì scorso, 14 giugno del 2011, nel corso di un convegno, il Ministro Brunetta è stato “vittima” di un agguato. Questo è quanto in particolare afferma, difendendosi, proprio il titolare del Ministero della Pubblica Amministrazione. A margine del convegno una rappresentante della rete del precariato della Pubblica Amministrazione voleva prendere la parola, ma appena compreso il tema il Ministro Brunetta ha voltato le spalle ed è andato via. Il tutto non è finito qui visto che poi all’uscita c’è stato qualche insulto al Ministro, ma anche qualche spintone tra i rappresentanti dei precari della PA e gli organizzatori dell’evento.