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Tredicesima 2010: ecco dove andrà a finire

 Sta per arrivare la tredicesima 2010, buona per avere più soldi in tasca in vista delle festività per fare i regali di Natale 2010. Tutto ciò è facile a dirsi ma purtroppo non a farsi visto che molte famiglie italiane a causa della crisi finanziaria ed economica sono indebitate; i licenziamenti e la cassa integrazione hanno infatti messo in ginocchio centinaia di migliaia di famiglie che sono state costrette negli ultimi due anni ad indebitarsi spesso anche per poter acquistare il cibo. Non a caso, in accordo con quanto rilevato dall’Adusbef e dalla Federconsumatori, quest’anno il monte delle gratifiche natalizie da un lato sarà più alto di 0,6 miliardi di euro, attestandosi a 35,8 miliardi, ma dall’altro i tre quarti di queste somme, pari a 26,9 miliardi di euro, sono già impegnati nel saldo dei debiti pregressi tra tasse, mutui, carte di credito, ma anche il bollo auto ed il prossimo canone Rai 2011. Quindi, la vita delle famiglie italiane, sempre di più a rate, inciderà sui consumi natalizi e quindi anche sull’economia.

Su un monte tredicesime 2010 di 35,8 miliardi di euro, 9,30 miliardi di euro andranno ai lavoratori pubblici, 16,10 ai dipendenti privati, e 10,40 miliardi di euro ai pensionati. Come sopra accennato, in vista del Natale, solo 8,9 miliardi di euro, pari all’incirca al 25% del monte delle tredicesime, sarà speso per finalità più piacevoli rispetto al saldo dei debiti pregressi.

Secondo Adusbef e Federconsumatori trattasi di una cifra complessiva che è una miseria e che, tra l’altro, non porterà il nostro Paese a far registrare un aumento significativo dei consumi. Le famiglie, infatti, solo in pochi casi in percentuale, si permetteranno qualche viaggio con quello che sarà rimasto con la tredicesima, mentre molte, quando possibile, metteranno da parte qualcosa visto che i rincari e la situazione finanziaria e macroeconomica internazionale lasciano presagire come ancora il peggio non sia passato.

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