La tredicesima dell’Inps

 Il nostro Istituto previdenziale ha dato alcune indicazioni sulla prossima mensilità relativa al mese di dicembre insieme al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali.

L’Inps ricorda che anche per la mensilità di dicembre 2012, il prospetto con tutte le informazioni utili e l’indicazione analitica delle singole componenti del pagamento è a disposizione dei cittadini in possesso di PIN, fra i servizi accessibili on-line sul portale INPS.

Le prossime tredicesime saranno più leggere

 La famiglia italiana diventa sempre più povera perché il prezzo da pagare per uscire dalla crisi diventa sempre più salato. Infatti, secondo i conti della CGIA di Mestre i lavoratori dipendenti percepiranno delle tredicesime più leggere: un operaio specializzato, secondo i dati diffusi dall’associazione di Mestre, con un reddito di 20.600 euro annuo si troverà con una tredicesima più leggera di 21 euro. Identico discorso per un impiegato con un reddito di 25100 euro perderà quasi la stessa cifra, mentre aumenterà per un lavoratore con un reddito di 49500 euro con una decurtazione di almeno 46 euro.

Tredicesime 2011: saranno più leggere

Operai, impiegati e quadri secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre quest’anno avranno una tredicesima più leggera; come sottolinea sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi l’importo

sarà più leggero rispetto a quello percepito nel 2010: di 10 euro per un operaio, di 12 euro per un impiegato e di 25 euro per un dirigente. Queste leggere riduzioni sono dovute al fatto che nel 2011 gli aumenti contrattuali sono cresciuti meno dell’inflazione

Manovra bis 2011, il nuovo maxiemendamento del governo

La nuova manovra bis 2011, accanto alle misure che avevamo scritto ieri – aumento di un punto dell’Iva dal 20 al 21%, un contributo del 3% sopra i 500 mila euro e l’anticipo dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato già dal 2014 – è stata modificata allo scopo di prevedere diversi nuovi criteri di entrata.

Si conferma l’eliminazione del contributo solidarietà, originariamente prevista una trattenuta del 5% per i redditi oltre i 90mila euro e del 10% per quelli sopra i 150mila euro per i privati, anche se poi resta per i dipendenti del pubblico impiego e per le pensioni cosiddette d’oro.

Manovra bis 2011, per la CISL è necessaria

La segreteria della CISL ha espresso il suo giudizio sulla manovra bis 2011 fortemente voluta dalla BCE: una posizione che per nulla condivide l’analisi della CGIL che ha espresso nei giorni scorsi. In effetti, per la segreteria del secondo sindacato italiano questa seconda manovra si è resa necessaria per la difficoltà dei nostri conti pubblici per arrivare, per il 2013, al pareggio di bilancio.

Anche se rimangono punti da migliorare con le parti sociali, per la Cisl la manovra di agosto è apprezzabile perché cerca di definire interventi strutturali che si indirizzano alla riduzione dei costi della politica e degli assetti istituzionali, con il superamento delle Province al di sotto dei 300.000 abitanti e con l’accorpamento dei piccoli comuni, fino all’avvio della liberalizzazione dei servizi pubblici locali.

Inps, l’importo aggiuntivo per il 2011

 In presenza di particolari condizioni reddituali è possibile ottenere l’erogazione di un importo aggiuntivo, pari a 154,94 euro, alla pensione, anche se spetta ai titolari di pensioni il cui importo complessivo annuo non superi il   trattamento minimo (articolo 70 della legge 388/2000, ovvero Legge Finanziaria 2001).

Possono ottenere questa somma tutti i pensionati salvo quelli che fruiscono di una pensione di invalidità civile e quelle supplementari.

Per il 2011 per ottenere l’importo aggiuntivo è necessario rispettare alcuni limiti reddituali, Inps circolare n.167/2010.

Inps, niente sanzioni per il bonus fiscale

Buone notizie in arrivo dall’Agenzia delle Entrate; infatti, si è stabilito di escludere la sanzione applicata ai cittadini che avevano ricevuto 150 euro di bonus fiscale nel dicembre 2007 senza possedere i previsti requisiti.

Ricordiamo che gli istituti previdenziali hanno già proceduto all’erogazione dei bonus fiscali in via automatica, sulla sola base delle informazioni in loro possesso. L’Inps, a questo proposito, precisa che i pensionati interessati possono presentare istanza di annullamento della sanzione attraverso una specifica richiesta che dovrà essere inoltrata all’Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

In effetti, l’articolo 44 del decreto n. 159/2007, convertito dalla legge 29 novembre 2007 n. 222, ha previsto che a favore dei soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, per i quali è risultata nel 2006 un’imposta netta pari a zero, venisse corrisposta nell’anno 2007 una somma a titolo di rimborso forfetario pari a 150 euro.

Tredicesima 2010: ecco dove andrà a finire

 Sta per arrivare la tredicesima 2010, buona per avere più soldi in tasca in vista delle festività per fare i regali di Natale 2010. Tutto ciò è facile a dirsi ma purtroppo non a farsi visto che molte famiglie italiane a causa della crisi finanziaria ed economica sono indebitate; i licenziamenti e la cassa integrazione hanno infatti messo in ginocchio centinaia di migliaia di famiglie che sono state costrette negli ultimi due anni ad indebitarsi spesso anche per poter acquistare il cibo. Non a caso, in accordo con quanto rilevato dall’Adusbef e dalla Federconsumatori, quest’anno il monte delle gratifiche natalizie da un lato sarà più alto di 0,6 miliardi di euro, attestandosi a 35,8 miliardi, ma dall’altro i tre quarti di queste somme, pari a 26,9 miliardi di euro, sono già impegnati nel saldo dei debiti pregressi tra tasse, mutui, carte di credito, ma anche il bollo auto ed il prossimo canone Rai 2011. Quindi, la vita delle famiglie italiane, sempre di più a rate, inciderà sui consumi natalizi e quindi anche sull’economia.

Per i cassaintegrati tredicesima più bassa

A Natale siamo tutti più buoni? Temo proprio di no. Infatti, secondo quanto contenuto all’interno del sito CGIL i cassaintegrati per quanto riguarda la tredicesima arriveranno a perdere fino a euro 312 netti; non è di certo finita così. Ci saranno persone che la tredicesima proprio non la riceveranno: sto parlando di chi è in cassa integrazione a zero ore da 52 settimane.

Vediamo ancora più dettagliatamente cosa accadrà. I tessili che hanno lavorato con orario ridotto mediamente del 50% perderanno circa 306 euro; gli operai del Nord che si troveranno con 173 euro in meno. Tredicesima pari a zero invece per chi ha perso il lavoro, per le partite Iva e i collaboratori, che con la crisi hanno già pagato un prezzo elevato.

Martina Franca: concorso per geometri

 Presso il comune di Martina Franca, provincia di Taranto, è stato indetto un concorso pubblico per la copertura di n. 3 posti di Istruttore TecnicoGeometra – categoria professionale C.

Il trattamento economico spettante al personale assunto è quello previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del comparto “Regioni – Enti Locali” vigente alla data di stipulazione del contratto individuale di lavoro; spettano, inoltre, l’indennità integrativa speciale, la tredicesima mensilità ed ogni altro emolumento previsto dal contratto di lavoro o da disposizioni ad esso inerenti.

Il trattamento economico suddetto è soggetto alle ritenute assistenziali, previdenziali ed erariali previste dalla legge. Al medesimo personale è attribuito, se dovuto ai sensi della normativa vigente in materia, l’assegno per il nucleo familiare.

Tredicesima: cos’è

La Tredicesima è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta ai lavoratori.

Può essere in tutto e per tutto assimilata ad una gratifica natalizia visto il periodo in corrispondenza del quale essa viene erogata. Pur essendo pagata una volta l’anno, l’importo della tredicesima per i lavoratori matura mese dopo mese, e viene pagata a chi è impiegato, operaio e comunque a tutti quei lavoratori che figurano come lavoratori subordinati a tempo determinato o indeterminato. La tredicesima, tra l’altro, matura nel corso dell’anno anche quando i lavoratore è costretto ad assentarsi per maternità, malattia limitatamente al periodo di contratto che permette di mantenere il posto di lavoro, nelle festività ma anche quando si fruisce di permessi retribuiti o del congedo matrimoniale.

Il reddito degli italiani

Un italiano su due ha dichiarato meno di  euro 15.000 lordi.  Questa la prima cifra che ermerge dalle dichiarazioni dei redditi del 2008 dei lavoratori italiani e che si riferiscono ai redditi percepiti nel corso del 2007.

Se ci riferiamo ai lavoratori autonomi il rapporto diventa uno su quattro. Il reddito medio è invece di euro 18.892 pari a 1.453 euro lordi al mese (contando anche la tredicesima). Il reddito del 2006, come avevamo riportato qui era di euro 18.324: si assiste quindi ad un aumento.