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Lavorare come ambulante: idea di occupazione anticrisi

 In Lombardia ci sono oltre mille giovanissimi che lavorano come venditori ambulanti. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in accordo con un Rapporto, dal titolo “I consumi delle famiglie brianzole e lombarde”, realizzato prendendo a riferimento i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e quelli aggiornati del registro delle imprese. L’ambulante nella Regione Lombardia è anche sempre di più donna nel rapporto oramai di uno su cinque; il tutto a fronte, comunque, di un lavoro che vede svettare gli stranieri con il 40,5% di questi che sono infatti titolari con nazionalità diversa da quella italiana; la maggioranza di questi, nella Regione Lombardia, è nata in Marocco (15,7%), con a ruota quelli del Senegal (7%) e Cina (4,9%). Nel complesso gli ambulanti, in base al Rapporto della Camera di Commercio di Monza e Brianza, sono cresciuti negli ultimi 12 mesi dell’1,5% su scala nazionale a fronte di un aumento degli acquirenti di 200 mila unità a causa della crisi. Anche i lombardi, infatti, puntano sempre di più sui mercatini piuttosto che sui negozi e chiaramente ancor di più in vista del Natale 2010.

Complessivamente, solo nella Regione Lombardia, gli ambulanti sono cresciuti del 2,8% nell’ultimo anno anche a conferma di come lavorare allestendo un mercatino sia un’idea di occupazione anticrisi. Dal fronte dei consumi, non a caso, per le famiglie lombarde si preannuncia un altro Natale all’insegna del low cost e della corsa al mercatino specializzato nel commercio al dettaglio e spesso nella vendita di calzature, abbigliamento e prodotti tessili.

A livello territoriale, l’Ente camerale ha rilevato che gli ambulanti crescono sopra la media nelle Province di Milano, di Bergamo e di Lecco per un totale di oltre 19 mila titolari di mercatini che, di sicuro, sono già affollati e lo saranno fino all’Epifania. D’altronde le Associazioni dei Consumatori per il Natale 2010 non prevedono consumi ed acquisti boom anche perché buona parte della tredicesima non servirà per comprare i regali, ma per pagare mutui e bollette, e spesso anche per andare a saldare i debiti pregressi.

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