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Le nuove piattaforme telematiche dell’Inail

 Così come ha già fatto in passato l’Inps, ora anche l’Inail intende mettere a punto le sue nuove piattaforme telematiche tanto che l’Istituto di prevenzione infortuni ha promesso che entro il prossimo 1 luglio 2013 tutte le strutture Inail saranno in grado di offrire i suoi servizi utilizzando le nuove piattaforme telematiche.

Per il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, il nuovo modello dell’Inail risponde in pieno alle richieste pressanti della spending review messe a punto dal Governo Monti.

Per Ester Rotoli, responsabile della direzione centrale Rischi dell’INAIL,

Il programma predisposto adesso porta a compimento quel primo passaggio, adempiendo in modo puntuale a quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto della Presidenza del consiglio dei ministri del 22 luglio 2011. Questo percorso non si limita, infatti, ad andare incontro agli obiettivi di trasparenza e di contenimento dei costi richiesti alla totalità della pubblica amministrazione italiana in materia di spending review, ma si qualifica anche come un’autentica ‘reingegnerizzazione’ dei processi dell’INAIL

Secondo Mazzetti, responsabile della direzione Programmazione, organizzazione e controllo dell’Istituto, ci saranno maggiori risorse per tutte le attività di back office; in effetti, se da una parte l’Inail sarà in grado di offrire un nuovo sistema telematico con meno burocratizzazione, dall’altra il nuovo servizio permetterà di liberare personale dalle attività di sportello a quelle di back office con maggiore flessibilità.

Come prima tappa, l’Inail pensa di automatizzare le denunce di variazione e cessazione d’impresa a partire dal mese di settembre. L’Inail ha anche previsto di introdurre delle verifiche semestrali con aggiornamenti periodici.

Con questo nuovo sistema le imprese saranno chiamate ad un salto di qualità; infatti, per Agatino Cariola, direttore centrale della direzione Servizi istituzionali settore navigazione

Più che le grosse società di navigazione, sono quelle piccole, legate soprattutto alla pesca, a scontare per motivi strutturali un comprensibile ritardo nell’utilizzo delle risorse informatiche Adesso queste imprese dovranno realizzare un salto di qualità definitivo anche in altri ambiti della loro attività: un percorso condiviso dalle associazioni di settore e certamente ambizioso nel quale sarà necessario, da parte dell’Istituto, manifestare la necessaria sensibilità per consentire di ‘traghettare’ questo passaggio nel modo migliore

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