
Istituto Superiore di Sanità, una borsa di studio per Epidemiologici e studiosi nel campo delle malattie rare. La durata è fissata ad un anno ed il bando in questione, riportato a fondo pagina, scadrà il prossimo 28 novembre. Tuttavia, già nella dicitura iniziale si presuppone che la durata del contratto potrà essere rinnovata, anche se al massimo per un altro anno.
Sappiate che questa borsa, una volta che ve la sarete aggiudicata, non darà luogo a status di carriere giuridiche e neppure maturate nel campo economico. Inoltre, massima trasparenza anche se la notizia non è certo di quelle che allargano il cuore, la prestazione non varrà neppure per maturare contributi previdenziali. Questo perché la borsa, di per sé, non dà luogo all’instaurarsi in automatico di un vero e proprio rapporto di lavoro. Insomma: è un’esperienza. Di prestigio presso l’Istituto Superiore della Sanità, ma pur sempre una semplice esperienza.


Nell’ambito del programma di ricerca denominato “3SR”, nella Regione Sardegna l’Agris, Agenzia per la ricerca in agricoltura, ha indetto una selezione, con un avviso pubblico, e con termine di scadenza fissato per le ore 13 di lunedì 4 aprile 2011, finalizzata all’assegnazione di due borse di studio aventi ciascuna un importo pari a ben 22.500 euro annui lordi. La durata della borsa di studio è pari a ben tre anni, ovverosia 36 mesi. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come la selezione, dal titolo “Utilizzo degli ovine Snp beadchips per l’identificazione di geni di interesse negli ovini“, sia riservata ai laureati che, avendo conoscenza parlata e scritta della lingua inglese, hanno ottenuto il diploma di laurea del vecchio ordinamento, oppure il diploma appartenente alla classe delle lauree specialistiche e magistrali in scienze agrarie, medicina veterinaria o scienze biologiche.
Nonostante quello attuale sia un periodo di grandi ristrettezze anche per i bilanci delle Regioni, in Emilia-Romagna l’Amministrazione non taglierà per l’anno accademico 2010-2011 le borse di studio a favore di tutti gli idonei. Ad annunciarlo è stata proprio la Regione Emilia-Romagna nel precisare come, grazie ad una copertura superiore ai 66 milioni di euro, a favore del diritto allo studio, le borse potranno essere erogate a favore di oltre 17 mila studenti che sono iscritti presso gli Atenei emiliano-romagnoli, e che sono all’incirca duemila in più rispetto allo scorso anno. Trattasi di una conferma di copertura a fronte comunque di uno sforzo finanziario se si considera che, a valere proprio sull’anno accademico 2010-2011, il Fondo integrativo nazionale del Ministero è stato tagliato di oltre la metà con una copertura finanziaria pari ad appena 11 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro dell’anno accademico precedente. Per quel che riguarda gli importi delle borse di studio erogabili, questi variano in funzione dello status dello studente; in base allo status “in sede”, oppure “fuori sede”, infatti, l’importo della borsa di studio può variare da un minimo di 1.402 euro ad un massimo di 5.073 euro includendo anche lo status di “pendolare“.
Nella Regione Toscana l’erogazione delle borse di studio a tutti gli idonei sarà garantita. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare lo sforzo effettuato in virtù del fatto che il Governo nazionale al riguardo ha effettuato tagli ingenti; le risorse, infatti, rispetto ai 12,5 milioni di finanziamento a valere sull’anno precedente, sono crollate ad appena 5,3 milioni di euro. Di conseguenza, a seguito della prima riunione del CdA dell’Azienda regionale del diritto allo studio, è stato deciso assieme all’Amministrazione regionale di mantenere comunque intatti i finanziamenti. Al riguardo Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, ha dichiarato come l’Amministrazione, in linea con le decisioni assunte negli anni passati, abbia deciso di premiare comunque, nonostante tagli ai trasferimenti difficilmente sostenibili, tutti gli idonei per l’ottenimento delle borse di studio nonostante sia ammessa la possibilità di stilare una graduatoria di studenti non beneficiari sebbene idonei.
Sono ben 150 le borse di studio pronte da assegnare ai giovani laureati sardi nell’ambito del programma denominato “Master & Back” grazie ad una dotazione finanziaria pari a complessivi 6,5 milioni di euro. A darne notizia è stata la Regione Sardegna dopo che l’Agenzia regionale per il lavoro ha provveduto a pubblicare l’apposito avviso 2010 che può far di conseguenza partire i percorsi di alta formazione che, attraverso l’assegnazione delle borse di studio, fino ad un massimo di 150, spaziano dai dottorati di ricerca ai master universitari fermo restando che questi si dovranno comunque svolgere al di fuori del territorio regionale nonché presso università aventi un elevato prestigio internazionale. Gli interessati possono presentare la domanda di partecipazione, in via esclusivamente telematica, entro e non oltre le ore 13 di giovedì 20 gennaio 2011. Per poter accedere alla misura occorre avere un’età inferiore ai 36 anni, rispettare dei requisiti di maturazione della residenza sul territorio sardo, ed aver conseguito a conclusione del percorso universitario un voto non inferiore a 100 su 110.
Nell’ambito del Programma operativo Campania FSE – Fondo sociale europeo, a valere sul periodo dal 2007 e fino al 2013, l’Amministrazione regionale ha dato il via libera sul territorio campano alla concessione di ben duemila borse di studio grazie ad una dotazione finanziaria pari a 12 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di fondi europei di competenza della Regione Campania che aiuteranno ben duemila giovani disoccupati aventi la residenza in Campania, e un’età di minimo 18 e massimo 32 anni. Al riguardo la Regione Campania, ed in particolare l’assessorato regionale ai Trasporti e alle Attività produttive, ha stipulato delle apposite convenzioni con oltre 1.100 imprese che hanno la sede operativa sul territorio regionale, e che hanno ottenuto, nell’ambito degli interventi di work experience e di aiuti alle assunzioni, l’ammissione al cosiddetto “Programma integrato per favorire l’inserimento occupazionale in Campania“.