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Si apre il confronto sulle casse private con il Ministero del Lavoro

 È ormai aperto il confronto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le casse di previdenza del segmento delle libere professioni. La materia di confronto è la loro sostenibilità nel lungo periodo con la presentazione attuariale dei bilanci  in un arco temporale di 50 anni.

Infatti, sulla lettera di convocazione delle parti presso il Ministero, il direttore generale Edoardo Gambacciani ha rivolto il suo invito al fine di acquisire

un sintetico quadro di aggiornamento sullo stato delle verifiche in corso, e sulle iniziative già assunte, o in procinto di essere adottate

Alle casse previdenziali risultano, ad oggi, iscritti più di due milioni di liberi professionisti. Per il nostro Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, sarebbe necessario, allo scopo di assicurare la loro sostenibilità, fondere i diversi istituti in uno solo sul modello del nostro Inps.

Una sorta di SuperCassa in grado di gestire l’annoso problema della sostenibilità dandosi regole comuni e condivisibili eliminando le disparità tra liberi professionisti cercando di conciliare, in primo luogo, le esigenze di bilancio con la necessità di pagare i propri compensi ai liberi professionisti iscritti.

Una spending review anche in questo delicato settore, ecco, in sostanza, la richiesta del Ministero.

Le casse professioniali però non ci stanno sicuri della loro sosteniblità anche in un lungo periodo. In particolare, l’Eppi, la cassa professionale dei periti industriali liberi professionisiti, ha già pubblicato la sua sostenibilità dimostrando di poter reggere fino alla data prevista dal Ministero: la valutazione commissionata dall’Eppi è stata certificata da un collegio di attuari.

L’Adepp , l’associazione che raggruppa 20 casse, ha respinto la richiesta del Ministero rivendicando il principio di autonomia amministrativa, anche sotto la vigilanza del governo.

Per le casse esiste il principio inderogabile del rispetto l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni, così come ha stabilito la legge 214/2011: un dibattio sicuramente spinoso e delicato.

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