Bocciata la mediazione obbligatoria

 La Corte Costituzionale ha espresso parere negativo sulla mediazione obbligatoria; infatti, la Corte ha dichiarato la illegittimità costituzionale del Decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, per eccesso di delega legislativa, nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della procedura di mediazione, alternativo al processo nelle controversie civili e commerciali al fine di ridurre il carico dei procedimenti nei Tribunali.

La riforma delle professioni

 Gli Ordini sono stati oggetti di un interessante intervento del Governo Monti al fine di vivacizzare un settore fin troppo statico e dare vigore a un mercato che non è più dinamico. Per fare questo intervento, il Governo Monti ha deciso di apportare alcune modifiche di diverso peso, ma con l’unico obiettivo di incrementare l’occupazione.

In scadenza i contributi dei liberi professionisti

 Ricordiamo che con la fine del mese di luglio sono in scadenza il versamento dei contributi previdenziali dei liberi professionisti e, rispetto all’anno trascorso, appare opportuno anche ricordare che le casse hanno registrato un incremento dei contributi soggettivi sui redditi 2011, oltre a quelli integrativi dovuti sui volumi d’affari.

Il terremoto dell’Emilia Romagna e il sostegno delle casse professionali

 Le casse professionali sono in prima linea per sostenere i propri iscritti e di queste di certo l’EPPI, o l’Ente di Previdenza dei  Periti Industriali, concede dei contributi economici di natura assistenziale allo scopo di gfavorire i propri associati che hanno subìto danni dal recente sisma che ha colpito l’Emilia Romagna e la zona di confine con la Lombardia.

Grazie a questa possibilità, l’Eppi interviene direttamente ad offrire un sussidio agli iscritti che possono dimostrare di avere avuto danni alla propria abitazione principale o allo Studio professionale, ma non solo; infatti, l’Ente previdenziale arriva anche a concedere un contributo economico in caso di interruzione della propria attibvità professionale.

Più professionisti in società

 È in Gazzetta ufficiale la Legge n. 27 del 24 marzo 2012 recante la conversione del cosiddetto “decreto liberalizzazioni” approvato con il Decreto Legge n. 1/2012 per introdurre interventi urgenti in materia di concorrenza, sviluppo delle infrastrutture e competitività. Tra le numerose modifiche apportate al testo originario del decreto, la legge di conversione introduce alcuni correttivi alla disciplina della “società tra professionisti”.

Ricordiamo che la disciplina delle “società tra professionisti” è stata introdotta con l’articolo 10 della legge n. 183/2011, ovvero la “Legge di stabilità 2012”, e prevede alcune norme speciali per regolare l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico facendo ricorso ad una delle forme societarie disciplinate dai Titoli V e VI, del Libro V del Codice Civile (società e società cooperative).

La certificazione secondo l’Ordine dei commercialisti

 Ricordiamo che dal primo gennaio 2012 sono in vigore le nuove norme in materia di certificazione così come prevede l’articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011 n. 183. La nuova disciplina intende disciplinare una completa “decertificazione” nei rapporti fra P.A. e privati, in specie l’acquisizione diretta dei dati presso le amministrazioni certificanti da parte delle amministrazioni procedenti e, in alternativa, la produzione da parte degli interessati solo di dichiarazioni sostitutive di certificazione o dell’atto di notorietà.

Secondo la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri, Direttiva 22 dicembre 2011 n. 14, le certificazioni rilasciate dalle P.A. in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati; nei rapporti con gli organi della Pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o dall’atto di notorietà. Per questa ragione dall’inizio dell’anno le amministrazioni e i gestori non possono più accettarli né richiederli.

Le sanzioni amministrative in materia di collocamento sul lavoro

Il Ministero del Lavoro ha prodotto un nuovo interpello in materia di collocamento sul lavoro richiesto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Ricordiamo che il diritto di interpello (art. 9, D.Lgs. n. 124/2004, come modificato dal D.L. n. 262/2006) consiste nella facoltà da parte di organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali, enti pubblici nazionali, nonché organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano nazionale e consigli nazionali degli ordini professionali, di inoltrare alla Direzione generale per l’Attività Ispettiva, esclusivamente tramite posta elettronica, quesiti di ordine generale sull’applicazione delle normative di competenza del Ministero del Lavoro.