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Incentivi imprese 2012

 Il governo è allo studio di un pacchetto di incentivi fiscali e di bonus per rilanciare la competitività delle imprese, spingendo prevalentemente sulla leva del turismo, dell’internazionalizza, delle esportazioni e del digitale. Cerchiamo allora di comprendere cosa potrebbe presto cambiare per tutti gli imprenditori italiani, e in che modo il mondo del lavoro potrebbe beneficiare della serie di interventi che l’esecutivo sta realizzando in questi giorni.

Per quanto concerne la competitività delle imprese, sono dati in arrivo progetti di investimento da presentare al Cipe per 15 miliardi di euro. Sono inoltre allo studio la nuova strategia energetica nazionale, norme per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove aziende innovative (startup, anche nel settore agricolo ed agroindustriale), misure per l’attrazione di investimenti esteri in Italia, un nuovo decreto legge semplifi cazioni e un disegno di legge annuale sulle pmi, il nuovo piano aeroporti e nuove proposte di legge delega su contratti pubblici, edilizia e governo del territorio, circolazione stradale e navigazione marittima, ammodernamento del codice della navigazione. Verrà inoltre definita una procedura autorizzativa unica per la realizzazione delle grandi opere di interesse nazionale, che preveda misure di compensazione e stabilisca meccanismi di risoluzione degli stalli decisionali, con certezza dei tempi di definizione. Previsto infine il recepimento della direttiva europea sulle tempistiche di pagamento.

Come sopra anticipato, una delle leve da muovere con maggior vigore sembra essere quella del turismo, per il cui settore è allo studio il piano strategico. Arriveranno sicuramente nuove iniziative di attrattività turistica legate ad EXPO 2015, una nuova legge quadro per lo spettacolo, e la prosecuzione dei progetti sui grandi attrattori culturali, come Pompei.

Per l’internazionalizzazione e l’export, nascerà la nuova ICE per gestire la presenza imprenditoriale italiana in oltre 200 fiere internazionali per la promozione del made in Italy. Verrà inoltre razionalizzata la rete italiana all’estero (ambasciate, camere di commercio, sedi Ice e Enit), e verranno introdotti nuovi incentivi per attrarre investimenti esteri.

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