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Gli indebiti pensionistici e la posizione dell’Inps

 Il problema è rilevante visto che il nostro Istituto previdenziale, anche per recuperare somme indebitamente incassate, ha stabilito un programma mirato: l’Inps ha, in effetti, deciso di inviare agli interessati, persone che hanno percepito trattamenti pensionistici non spettanti, le note di addebito per il recupero delle somme.

Secondo il nostro ordinamento civile, articolo 2033 del codice civile, è stabilito che chi esegue un pagamento non dovuto ha diritto di ottenere indietro quanto corrisposto indebitamente comprensivo di interessi con decorrenza dal giorno di pagamento o, se in buona fede, dal giorno della domanda.

A questo proposito, l’Inps ha emesso il messaggio n. 11059 /2012 dove espone il procedimento di recupero.

Per prima cosa le sedi periferiche possono attivare un piano di recupero su pensione solo se è stata inoltrare in precedenza una notifica di indebito: la comunicazione inviata sempre dall’Inps deve contenere anche l’importo, con il relativo bollettino di pagamento, della somma indebitamente percepita. L’Inps, ad ogni modo, permette anche la restituzione rateale attraverso un piano approvato preventivamente.

Nel messaggio l’Inps ricorda che il pagamento rateale può essere effettuato sulle spettanze pensionistiche o in rimesse dirette.
In caso di rivalsa sulle spettanze pensionistiche è necessario ottenere l’autorizzazione specifica del pensionato e la trattenuta non può eccedere il 20% della pensione con un limite dei dieci euro mensili con un periodo non superiore ai 24 mesi. È possibile, e solo per i trattamenti pensionistici bassi, ricorrere ad una ulteriore dilazione con un limite massimo di 5 anni o 10, a seconda dei casi.

Nell’altro caso, ovvero in caso di rimesse dirette, la rateazione può essere concessa solo al termine delle verifica della situazione reddituale dell’interessato. La sede centrale Inps ricorda che si potrò dare luogo solo alle notifiche di addebito per importi certi con eventuali compensazioni con eventuali crediti.

Ad ogni modo, l’Inps si riserva di fornire ulteriori indicazioni con un apposita circolare nei prossimi giorni.

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