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Lavorare nell’hi-tech: le imprese chiedono più laureati

 In Brianza, specie prima della crisi, ci sono state a livello occupazionale delle buone opportunità di lavoro nel settore dell’hi-tech, ma negli ultimi mesi, inesorabilmente, il saldo dell’occupazione è scivolato in rosso sebbene le imprese tecnologiche della Brianza specializzate nei servizi mostrino buoni segnali di tenuta. A rilevarlo, in particolare, è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in base ad un’elaborazione da cui è emerso come per quest’anno il saldo occupazionale dovrebbe attestarsi a -1,4% per le imprese hi-tech dei servizi, ed a -3,1% per quelle del settore industriale. Nella Provincia, le assunzioni 2009 nel settore hi-tech saranno quasi 900, ovverosia il 15% del totale previsto nella Brianza; rispetto al passato, le imprese chiedono più laureati anche se in termini numerici sono sempre i diplomati le figure più richieste.

Di norma, la figura del diplomato viene richiesta in settori specifici quali quello commerciale ed amministrativo, mentre per i laureati si cercano soprattutto ingegneri; in particolare, si cercano laureati in ingegneria elettronica ed informatica. Ma visto che per ogni due ingegneri richiesti uno è difficile da reperire, il consiglio per chi è ingegnere elettronico o informatico è quello di inviare il curriculum alle aziende del settore che operano in Brianza. Rispetto alle altre imprese, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come siano proprio le imprese che operano nel settore hi-tech a spendere di più nella formazione, con una su tre che quest’anno ha predisposto corsi di formazione riservati al personale, e quasi due su dieci che hanno ospitato personale, di norma molto giovane, per sostenere uno stage.

L’area delle Brianza più interessante per cercare lavoro è quella nel Comune di Vimercate dove, nonostante la crisi, le nuove assunzioni, per quanto riguarda proprio il distretto dell’elettronica, rimangono stabili rispetto allo scorso anno e che, di conseguenza, lasciano presagire per il prossimo anno, quello, si presume, della ripresa lenta dell’economia globale, un aumento delle richieste di assunzione con conseguenti opportunità di “sistemazione” per i giovani laureati in ingegneria.

2 commenti su “Lavorare nell’hi-tech: le imprese chiedono più laureati”

  1. io sono un neolaureato in Ingegneria Informatica, ma nessuna azienda è disposta ad assumermi, è da 1 anno che faccio colloqui, ma non ti assumono mai. Comincio a sospettare che tutti annunci che ci sono in giro sono una presa in giro… Cercano, cercano, ma spesso non ti chiamano nemmeno al colloquio… eppure sono un ingegnere informatico!

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    • Ciao!

      sono molti i fattori che entrano in gioco quando si seleziona un candidato. Ci sono molte aziende che richiedono esperienza (anche minima); in questo caso per un neolaureato diventa difficile farsi notare.
      Non credo che gli annunci siano “una presa in giro”; probabilmente il numero di ingegneri che si candida è talmente elevato che le aziende non riescono a rispondere (e quindi anche a fare un colloquio) a tutti.
      Il consiglio che posso darti e che probabilmente ti suonerà banale è quello di continuare ad inviare il tuo cv e nel frattempo di cercare di specializzarti ulteriormente ad esempio attraverso corsi (in molte città puoi trovare corsi anche gratuiti).

      In bocca al lupo,

      Martina

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