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Lavoro e malattia: telefonino e computer, attenzione allo stress

 Mal di schiena, dolori e problemi alle mani, mal di testa, nonché problemi agli occhi ed alla vista. Sono questi i disturbi più comuni di chi lavora in ufficio e passa buona parte della giornata tra l’utilizzo del personal computer e l’uso del telefonino. Al riguardo la Camera di Commercio di Milano ha effettuato un’indagine sia prendendo a riferimento i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), sia quelli del registro delle imprese unitamente alle riposte fornite da un campione di oltre cinquecento imprenditori milanesi. Ebbene, dall’indagine è emerso come siano ben 390 mila i lavoratori milanesi che, a seguito di disturbi legati allo stress da lavoro, passano dall’ufficio al medico. Come sopra accennato, è tutta colpa dell’utilizzo tanto del telefonino quanto del computer con una media di utilizzo per i lavoratori milanesi pari ad oltre 5 ore al giorno.

Di questi 390 mila lavoratori, ben 140 mila si recano dal medico lamentando problemi sia seri, sia continuativi, mentre la quota restante ha disturbi occasionali e comunque ridotti fermo restando che i disturbi da lavoro stress-correlato per l’uso del PC e dei telefoni cellulari colpiscono maggiormente le donne rispetto agli uomini.

Nel dettaglio, di questi 390 mila lavoratori che soffrono di disturbi da lavoro d’ufficio, ben 216 mila, ovverosia oltre la metà, lamentano problemi agli occhi ed alla vista, mentre in 83 mila sono quelli che soffrono di mal di schiena; in 20 mila circa, secondo quanto rilevato dalla Camera di Commercio di Milano, sono invece quelli che lamentano, frequentemente o occasionalmente, la classica emicrania.

Secondo quanto dichiarato dal vice presidente di Formaper, Paolo Guaitamacchi, i disturbi psicofisici e lo stress legato all’attività lavorativa, in aumento, derivano dal fatto che rispetto al passato si fa più utilizzo di strumenti informatici ed innovativi. Spetta quindi alle aziende andare a mettere a punto misure, nel rispetto della normativa vigente e di quella che entrerà in futuro in vigore, finalizzate a contrastare i fenomeni di stress ed i disturbi psico-fisici legati all’attività lavorativa.

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