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Voucher anche dal panettiere: proposta Assopanificatori

 Perché non introdurre i voucher anche a favore dei panifici? La proposta, in vista del Salone dell’arte bianca, in corso di svolgimento fino a mercoledì prossimo, 26 maggio 2010, è stata lanciata nei giorni scorsi dal Presidente di Assopanificatori, Mario Partigiani, il quale ha in particolare sottolineato come anche nel settore dell’arte bianca, così come in agricoltura, ci siano dei periodi dell’anno in corrispondenza dei quali gli esercenti hanno palesemente bisogno di più manodopera qualificata e temporanea. Trattasi, nello specifico, di periodi che però sono diversi da quelli del settore agricolo e che riguardano, in particolare, le ricorrenze come il Natale e la Pasqua e comunque tutti i periodi dell’anno quando c’è un forte aumento delle richieste di dolci, o ancora altri periodi dell’anno in corrispondenza dei quali si registrano forti richieste di pane e di pasta e, quindi, c’è bisogno di intensificare la produzione.

Non si tratta quindi della raccolta di frutta e verdura o della vendemmia, ma secondo il Presidente Partigiani il principio ispiratore riguardante l’introduzione dei voucher anche dal panettiere è lo stesso e permette di far fronte ad emergenze di natura lavorativa senza ricorrere all’assunzione temporanea che comporta vincoli che risultano essere estremamente gravosi.

Di conseguenza l’Assopanificatori, Associazione aderente alla Confesercenti, sta valutando la possibilità di introduzione dei buoni lavoro anche nel settore della panificazione con il proprio centro di formazione; dopodiché l’Associazione provvederà ad inoltrare all’Esecutivo uno studio in merito. In questo modo, chiaramente, con i voucher potrebbero trarre vantaggi sia i titolari dei panifici, sia i lavoratori visto che il settore, compatibilmente con la congiuntura, è comunque pronto sia ad accogliere nuovi occupati, sia al ricambio generazione per un comparto dove, tra l’altro, non sempre vede i giovani scegliere come sbocco lavorativo quello della panificazione in virtù di orari che in prevalenza sono quelli notturni e che, quindi, sono molto spesso incompatibili.

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