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Dal ministero del lavoro il Rapporto sul mercato del lavoro degli immigrati

 Il secondo Rapporto sul mercato del lavoro degli immigrati è stato presentato ieri dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero durante una conferenza stampa.

Il Rapporto presentato pone anche in evidenza le previsioni del fabbisogno di manodopera per il decennio 2012-2022 e, stando alle previsioni del Ministero, l’evoluzione della domanda di lavoro viene presentata attraverso differenti scenari.

I differenti scenari ipotizzano un’evoluzione positiva dell’occupazione anche se occorre confrontarsi il difficile momento storico. Infatti, l’anno prossimo si dovrebbe risentire degli effetti recessivi osservati nel 2012: per la prospettiva più ottimistica si dovrebbe registrare un aumento dello 0.5% anche se occorre anche confrontarsi con quella peggiore che, al peggio, si dovrebbero confermare la tendenza già messa in evidenza nel corso del 2012 e segnare un calo dello 0,5%.

I prossimi anni, ossia tra il 2014 e il 2022, dovrebbero offrirci una crescita economica con una tendenza in positivo.

Il Rapporto, pare opportuno ricordarlo, è stato promosso dallo stesso Ministero del Lavoro  e delle Politiche Sociali, in particolare grazie alla collaborazione della Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, dalla Direzione Generale per le Politiche per i Servizi per il Lavoro, l’INPS e l’lNAIL.

Il fine del Rapporto è quello di offrire alle istituzioni maggiori informazioni al fine di comprendere meglio il fenomeno e predisporre delle politiche più opportune. Il secondo Rapporto intende anche proporre un analisi dei fenomeni migratori insieme a uno studio sulla permanenza degli stranieri nel nostro Paese: dalle problematiche relative ai ricongiungimenti familiari alle giovani generazioni tanto da toccare temi tanto cari all’Inail, ossia il ruolo degli stranieri nel delicato settore della sicurezza nei luoghi di lavoro.

A questo riguardo nel Rapporto si pone in evidenza anche il problema dell’inclusione lavorativa dei lavoratori stranieri e la carenza di informazioni sul problema; infatti, non è ancora disponibile un sistema informativo dedicato, analogo a quello realizzato da INPS per i percettori di sostegni al reddito o quello delle Comunicazioni Obbligatorie, che permette di rappresentare anche le forme di contratto “incentivato”.

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