
In arrivo, finalmente, il decreto Milleproroghe e già piovono critiche da più parti anche da parte del Presidente della Repubblica.
Critico il segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano per le disposizioni contenute nel decreto approvato al Senato e attualmente all’esame dell’altro ramo del Parlamento.
In una nota, Giovanni Luciano
Prendiamo atto non senza sorpresa di come questo provvedimento finanziario contenga risorse rilevanti per l’autotrasporto merci, mentre destina all’eco bonus che deve favorire l’intermodalità solo 30milioni di euro
Il maxiemendamento al decreto Milleproroghe approvato dal Senato con il voto di fiducia passa ora all’esame della Camera dei Deputati per essere approvato entro il 27 febbraio. Il provvedimento contiene un po’ di tutto: dalla tassa di 1 euro sui biglietti del cinema al nuovo provvedimento sui precari alla proroga fino ad arrivare al ripristino dei fondi per l’editoria e le Tv locali.
Anno nuovo e limiti nuovi, ovvero l’Inps ha definito i nuovi limiti reddituali per ottenere la social card per l’anno 2011. I nuovi limiti tengono conto della stessa misura, in termini percentuale, stabilita per l’adeguamento automatico delle pensioni al costo della vita, ovvero 1,4%.
Grazie ad uno stanziamento pari a complessivi 100 mila euro, nella Regione Emilia-Romagna è stato pubblicato un Avviso grazie al quale sedici persone saranno selezionate per svolgere a Bologna, presso gli Uffici della Corte d’Appello, ma anche quelli del Tribunale, del Tribunale dei Minori, e del Giudice di Pace, delle attività socialmente utili. A darne notizia è stata nei giorni scorsi l’Amministrazione regionale nel precisare al riguardo come la misura sia destinata a favore dei lavoratori che attualmente sono in mobilità, o che oppure sono in CIGS, cassa integrazione guadagni straordinaria. La raccolta delle candidature è aperta a fronte della scadenza dei termini fissata al 3 marzo 2011, ovverosia quindici giorni dopo la pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna. L’attività socialmente utile può durare al massimo dodici mesi e per un massimo di 36 ore alla settimana; il tutto a fronte del percepimento di un’integrazione dell’ammortizzatore sociale che già il lavoratore percepisce.