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Permesso soggiorno stranieri raddoppiato

 Considerato che nelle ultime settimane abbiamo parlato più volte del rapporto tra i datori di lavoro (italiani) e i dipendenti (stranieri), torniamo su un argomento che può esser sfuggito all’attenzione degli interessati. Dal 18 luglio, infatti, è stata estesa da sei mesi a un anno la durata del permesso di soggiorno dei lavoratori stranieri che hanno perso una precedente occupazione. Viene così raddoppiata la possibilità temporale per permanere regolarmente sul nostro Paese, come previsto dalla nota protocollo del ministero dell’interno n. 5792/2012.

La nota sopra ricordata contribuisce a chiarire alcuni importanti aspetti della riforma del lavoro prodotta dal ministro Fornero, e in particolare su quelli maggiormente importanti per contrastare il lavoro irregolare e nero degli stranieri. Tra le tante novità, la prima (e forse la più importante) è relativa alla possibilità, per il lavoratore straniero, in caso di perdita del posto di lavoro, di rinnovare il permesso di soggiorno per attesa occupazione per un periodo di tempo di almeno un anno (contro i precedenti sei mesi) o per tutta la durata della prestazione a sostegno del reddito eventualmente in riscossione (si assuma come esempio la cassa integrazione o l’indennità di disoccupazione).

La motivazione fondamentale che è celata da tale norma è ovviamente relativa a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro degli immigrati che si trova già sul territorio nazionale, con una variazione che consente allo straniero di poter prolungare la sua permanenza sul territorio italiano con concessione del rinnovo dell’originario permesso di soggiorno o, nell’ipotesi in cui percepisca un trattamento di sostegno del reddito, per tutta la durata dello stesso, se superiore alla durata del titolo di soggiorno (vedi sanzioni immigrati irregolari).

Il nuovo permesso di soggiorno – secondo quanto affermato dal ministero dell’interno – spetta a chiunque perda il posto di lavoro, anche per dimissioni. In questo caso lo straniero può essere iscritto nelle specifiche liste per il periodo di residua validità del permesso di soggiorno.

Qui il nostro focus sulla modifica temporale del permesso di soggiorno.

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