È stato firmato dal Ministro dell’Economia, Mario Monti e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero il decreto interministeriale a tutela dei lavoratori “salvaguardati”.
Il decreto, composto da 8 articoli, si applica a 65mila lavoratori e disciplina le modalità di attuazione del ‘Salva Italia’ del 6 dicembre 2011 individuando la ripartizione dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici.
A questo rigurdo, l’Inps ha predisposto una tabella riassuntiva sulle categorie interessate; in particolare, l’Istituto previdenziale italiano ha individuato in 25.590 soggetti le persone interessate presenti nelle liste di Mobilità (art 2, comma 1, lett. a del presente decreto), in 3.460 quelle in Mobilità lunga (art 2, comma 1, lett. b del presente decreto), in 17.710 presenti nei Fondi di solidarietà (art 2, comma 1, lett. c del presente decreto), in 10.250 inquadrati nelle liste per la prosecuzione volontaria (art 2, comma 1, lett. d del presente decreto) con decorrenza 2013, in 950 come lavoratori esonerati (art 2, comma 1, lett. e del presente decreto), in 150 come genitori disabili (art 2, comma 1, lett. f del presente decreto) e, infine, in 6.890 come lavoratori cessati ai sensi dell’art.6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011, convertito, con modificazioni della legge n. 14 del 2012 (art 2, comma 1, lett. g ed h del presente decreto).
Ieri, 29 maggio 2012, il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha presentato la Relazione Annuale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale alla Camera dei Deputati, presso la Sala della Lupa. Il presidente dell’Inps, illustrando la situazione e i risultati di attività dell’Inps, ha posto in evidenza che il nostro Istituto previdenziale è diventato il più grande ente previdenziale europeo a seguito della confluenza di Inpdap ed Enpals, e ha messo in luce il ruolo sempre più importante che esso svolge nel sistema del Welfare italiano.
L’articolo 62 del testo della Riforma mercato del lavoro voluta dal Governo Monti, in particolare del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, prevede la cosiddetta offerta di lavoro congrua, in altre parole, al comma 1 dell’articolo, allo scopo di responsabilizzare i lavoratori che beneficiano di prestazioni di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, la decadenza degli stessi dal trattamento qualora rifiutino di partecipare ad un corso di formazione o riqualificazione o non lo frequentino con regolarità.
La Commissione del Senato ha dato il suo parere favorevole al ddl lavoro fortem,ente voluto dal governo Monti, apportando alcune modifiche. Nel segmento dei voucher in agricoltura è stato deciso che il buono lavoro potrà essere usato dalle aziende con un fatturato inferiore ai 7 mila euro: sopra questo tetto esso sarà consentito solo per l’impiego di studenti sotto i 25 anni e per i pensionati (e non più anche per le casalinghe).
Arriva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una precisazioni sul lavoro notturno in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti; infatti, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza del termine (31 maggio 2012) per l’effettuazione della comunicazione dell’esecuzione di lavoro notturno prevista dall’art. 5, comma 1, del Decreto Legislativo n. 67/2011, con la nota prot. 9630 del 23 maggio 2012, ha precisato che il lavoro notturno a turni: se il datore di lavoro ha occupato il lavoratore notturno per l’interno anno ed in via esclusiva, la comunicazione deve essere fatta solamente se il lavoro notturno è stato prestato effettivamente per un numero minimo di 64 giornate e che la comunicazione va fatta se il lavoro notturno è stato svolto effettivamente per almeno 3 ore giornaliere nell’arco dell’interno anno, con esclusione, pertanto, di lavoro svolto per periodi inferiori.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute ed il Ministero per lo Sviluppo Economico, ha pubblicato il Decreto Dirigenziale del 21 maggio 2012 con il quale è stato comunicato il primo elenco, di cui al punto 3.7 dell’allegato III del Decreto dell’11 aprile 2011, dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art.71, comma 11, del D. L.vo n. 81/2008 e successive modificazioni.
Dalla CGIL un allarme: in arrivo una nuova stangata per effetto dei nuovi coefficienti tanto che la centrale sindacale osserva che stanno diventando sempre più insostenibili gli effetti della riforma delle pensioni; in effetti, con la revisione dei coefficienti pensionistici annunciata dal ministro Fornero è in arrivo una nuova stangata a carico sempre dei più noti.
Il Ministero del Lavoro ha deciso così di salvare i 65mila esodati ufficialmente riconosciuti e per il sindacato la decisione del Governo Monti non porta sostanziali novità su questo particolare tema; in effetti, per la CISL il provvedimento non è nulla di nuovo e la situazione resta complicata visto che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nell’incontro di ieri tra sindacati e Governo, non va oltre quanto già annunciato più volte negli ultimi giorni.
Sul tema degli esodati il governo pare avere idee confuse, è questa l’opinione del sindacato italiano, in particolare della CISL. Infatti, nell’ambito del convegno sulla sicurezza organizzato presso l’Auditorium della Tecnica di Roma da Confindustria, con la collaborazione e il sostegno di Inail, Federmanager e Fondirigenti, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha preferito limitarsi al tema della sicurezza non spingendosi sul tema caldo della riforma del mercato del lavoro.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per effetto delle disposizioni contenute nella nota del 23 aprile 2012, fornisce indicazioni alle Agenzie per il lavoro iscritte all’albo informatico di cui al Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2004 ai fini della presentazione delle istanze di autorizzazione e di aggiornamento dei dati e alla luce delle novità introdotte in materia di semplificazione e sviluppo dal Decreto Legge n. 5 del 9 febbraio 2012 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 35 del 4 aprile 2012.
Dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero una proposta originale per tentare di risolvere il problema degli esodati, ovvero quei lavoratori che passeranno dalla cassa integrazione speciale alle liste di mobilità, con una pensione parziale unita ad un reinserimento nel mondo del lavoro.
In questi giorni è iniziato l’iter