Le proposte del CeRP in campo pensionistico

Il ministro del lavoro, Elsa Fornero, è una persona di primo piano del CeRP e per tentare di leggere la visione previdenziale del nuovo ministro del lavoro può essere utile dare un’occhiata alle proposte del CeRP in campo pensionistico.

Il CeRP è seriamente convinto che occorre intervenire impostando il meccanismo contributivo per tutti visto che, in base alla riforma impostata nel 1995, le pensioni contributive saranno erogate solo a partire dal 2030. Per il CeRP le nuove regole previdenziali, oltre ad essere chiare e immodificabili di qui a 10-20 anni, devono seguire un sistema contributivo pro-rata e superare idee tipicamente bizantine quali le “finestre di accesso” o gli “improbabili orizzonti di lungo periodo” per l’innalzamento dei requisiti di accesso alle pensioni di vecchiaia delle donne del settore privato.

Governo Monti, interventi anche su Ici, rendite catastali e Iva

Il pacchetto che sarà predisposto dal governo Monti avrà una corsia preferenziale perché l’obiettivo resta la sua approvazione entro Natale per dare dei segnali forti e decisi al mercato e garantire il pareggio di bilancio nel 2013 insiem al rilancio dell’economia nazionale visto che ormai, da più parti, si evidenziano segnali di recessione anche se, Mario Monti, parla già apertamente di recessione.

Mario Monti ha ricordato alle forze sociali, che tra l’altro si sono lamentati di non essere stati convocati per un confronto, che la manovra è necessaria anche se, come ricorda il sindacato, gli interventi devono rispondere a precisi criteri di equità e coinvolgere anche i patrimoni: il sindacato non ci sta ad attribuire, come sempre, il maggior peso ai lavoratori e ai pensionati.

Pensioni, Fornero firma il decreto dei lavoratori in mobilità

La CGIL esprime soddisfazione per la decisione di Elsa Fornero, ministro del lavoro del governo Monti, di aver firmato il decreto di proroga del sostegno al reddito per quei lavoratori esclusi dal tetto di 10.000 unità salvaguardate dalle finestre mobili.

In effetti, come sembra noto, la legge 122/2010 ha modificato la disciplina sulla decorrenza delle  pensioni, stabilendo tuttavia al comma 5 che le disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici previgenti continuano ad applicarsi, nei limiti del numero di 10.000 lavoratori beneficiari,  ancorché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011.

L’Europa promuove il governo Monti

Mario Monti incassa l’Ok di Bruxelles al suo piano per riportare il bilancio in parità. Il presidente dell’eurogruppo Juncker si è detto soddisfatto dalle misure presentate dal nostro premier tanto che ha dichiarato al termine dell’incontro che sono

una buona base su cui fondare riforme ambiziose e garantire gli obiettivi sperati, siamo sicuri che Monti saprà realizzare il programma

Anche Olli Rehn, il commissario UE, si è detto soddisfatto sulle garanzie espresse da Monti finaizzate al pareggio di bilancio per il 2013 impegnando personalmente il premier italiano e tutto l’esecutivo. Non solo, oltre al risanamento di bilancio, Mario Monti ha anche messo in evidenza le misure che intende adottare per favorire lo sviluppo e la crescita che sono elementi essenziali per centrare l’obiettivo previsto.

Le possibili misure del governo Monti

Settimana decisiva per il governo guidato da Mario Monti sui provvedimenti che dovrebbero dare credito all’esecutivo in sede Ecofin e realizzare il pareggio di bilancio pianificato nel 2013 e rilanciare l’economia del Paese. Le prime misure dovrebbero riguardare le pensioni, l’Ici, le rendite catastali e la patrimoniale anche se, al momento, non si conoscono nel dettaglio le scelte operate del governo.

Di certo, il governo vuole presentare le misure prima dell’incontro in sede europea per avere così più forza in sede negoziale. Esisiste, ad ogni modo, anche la possibilità che nelle misure di risanamento dei bilanci si potranno scontare la minore crescita; infatti, ignorare questa possibilità vuol dire ignorare la realtà perché se passasse questa linea l’intervento potrebbe essere alleggerito di alcuni miliardi di euro.

Governo Monti, pronta la lista dei sottosegretari

Mario Monti ha finalmente definito la lista dei sottosegretari e viceministri tanto che, rispetto al precedente governo, il numero complessivo diminuisce da 40 a 25: l’esecutivo di Mario Monti è pronto così per definire la sua ricetta al Paese anche se Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, grida allo scandalo: D’Andrea, ai rapporti con il Parlamento, è un politico. Maurizio Gasparri ha così dichiarato e riportato dall’Ansa

L’ostinazione con cui lui stesso o chi per lui ha voluto l’inserimento nel Governo dell’onorevole D’Andrea non giova alla reputazione dell’esecutivo. Avevamo chiesto che non ci fossero esponenti di diretta emanazione politica e D’Andrea lo è. Ci attendiamo da lui e dal Governo un gesto di coerenza, proprio per semplificare i rapporti con il Parlamento. Non c’e’ nessuna valutazione negativa su una persona che conosco e rispetto, ma sono meravigliato perché si è violato un principio a cui tutti ci eravamo pubblicamente richiamati. Meglio cancellare subito questo equivoco

Pensioni, la posizione della Cisl sulla riforma del governo Monti

 Il segretario confederale generale della CISL, Raffaele Bonanni, è intervenuto sulla materia ribadendo la posizione della seconda centrale sindacale italiana; in effetti, per Bonanni

Se non ci saranno interventi di equità sociale, non saremo d’accordo ad ulteriori sacrifici sulle pensioni dei lavoratori dipendenti

L’osservazione arriva dopo l’intervento del ministro del lavoro Elsa Fornero sull’importante materia che ha prospettao l’accelerazione delle riforme già in calendario del precedente governo guidato da Berlusconi. Infatti, Elsa Fornero ha ribadito le sue posizioni, e dell’intero governo, sul nuovo sistema contributivo, ossia l’estensione del sistema contributivo pro-rata per tutti salvando solo l’anzianità pregressa.

Fiat e Fiom, di nuovo ai ferri corti

 Non c’è pace tra la FIAT e la CGIL, in particolare per la Fiom; in effetti, la casa torinese ha deciso di azzerare qualsiasi accordo sindacale con l’obiettivo di ridiscutere le relazioni sindacali da una posizione di forza.  Per il segretario confederale generale della CGIL, Susanna Camusso, questo è il nuovo accorgimento della società piemontese per ridefinire i rapporti sindacali e si sottrarsi al tema delle politiche industriali visto che la società si era impegnata, in passato, a investire in Italia e al potenziamento delle sue politiche di sviluppo. La disdetta della Fiat ha decorrenza dal 1 gennaio 2012 e getta benzina sulle immediate nuove relazioni tra il sindacato e il ministero del lavoro guidato dal Elsa Fornero. La disdetta Fiat Group Automobiles ha validità anche per tutte le prassi collettive in atto in tutte le sue fabbriche italiane.

La riforma delle pensioni con il sistema contributivo

 La questione previdenziale è certamente un argomento spinoso ed è particolarmente sentito per tutti i lavoratori, ma in particolare per chi è prossimo alla pensione. Non solo, è un tema che suscita discussioni e domande finalizzate a conoscere il proprio destino contributivo; infatti, attraverso Internet, in particolare i social forum come la nostra pagina su Facebook della Gazzetta del Lavoro, i lavoratori chiedono lumi sulle nuove regole previdenziali. In realtà, non si sa molto; in effetti, come abbiamo già dato evidenza, non esiste al momento una proposta articolata del Governo sul tema delle pensioni se non indicazioni di massima dei singoli componenti del governo rilasciate in precedenza tanto che lo stesso Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, ha ricordato che le discussioni che stanno circolando in questi giorni non hanno un fondamento reale perché non è la linea e non rispondono alle indicazioni del Governo anche se rispecchiano la volontà del ministro del lavoro Elsa Fornero.

Dal Governo Monti il contributivo per tutti

Al momento non esiste ancora una proposta ufficiale ma semplici indicazioni che il ministro Fornero ha da sempre espresso. In effetti, ciò che si prospetta è un sistema contributivo per tutti secondo il meccanismo denominato pro-rata, ovvero d’ora in poi, con la graduale eliminazione delle pensioni di anzianità.

Nel dibattito è anche intervenuto il presidente del  nostro maggiore istituto previdenziale che, a proposito, ha voluto far sentire anche la sua posizione visto che in futuro dovrà anche prendere quota la centrale previdenziale italiana, o super-inps, come elemento di aggregazione del sistema previdenziale italiano così come pare si sia espresso il nostro premier Mario Monti.

La pensione futura, il contributivo pro-rata

È da tempo che se ne discute ma con la nomina della professoressa di Economia Politica all’Università di Torino, Elsa Fornero, e coordinatrice del Cerp, ovvero del Centro per le ricerche sulle pensioni e le politiche del welfare, l’idea sta prendendo corpo. Già in precedenza, in una intervista al Messaggero del 25 ottobre 2011, ha espresso le sue valutazioni sull’andamento della spesa previdenziale ipotizzando il contributivo pro-rata per tutti già dal primo gennaio del 2012 insieme all’innalzamento dell’età minima a 63 anni.