Assunzioni pubbliche: Sanità, 4.000 posti in Sicilia

 Di questi tempi le assunzioni nel settore pubblico se non sono un miraggio poco ci manca. Tra i blocchi del turn over, e la necessità di tagliare e razionalizzare la spesa nella Pubblica Amministrazione, le porte sono praticamente chiuse; lo stesso dicasi anche nel settore della scuola visto che molti insegnanti precari nei prossimi mesi rischiano di non essere più chiamati neanche a fare quelle poche supplenze che negli anni scorsi riuscivano ad accumulare. Ma c’è anche in questo caso l’eccezione alla regola, in Sicilia, dove la Giunta Lombardo ha annunciato la prossima emissione di Bandi per un totale di ben quattromila assunzioni nella Sanità. Il primo concorso in merito dovrebbe partire già all’inizio del nuovo anno con circa 2.500 assunzioni alle quali di sicuro parteciperanno con tanta speranza molti giovani e meno giovani alla ricerca di un posto di lavoro nell’Isola. Ma come mai la Sicilia ha deciso di muoversi controcorrente?

Conciliazione lavoro e famiglia: finanziamenti alle Regioni

 Concedere finanziamenti alle Regioni per il sostegno alle lavoratrici, ed in particolare per agevolare la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia. E’ questo l’obiettivo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che al riguardo, e così come previsto dal Piano Italia 2020, ha sottoscritto con Toscana, Umbria, Regione Piemonte, Sicilia e Regione Emilia Romagna, le prime convenzioni per la concessione dei finanziamenti. In particolare, nell’ambito di Piano Italia 2020, il progetto sottoscritto da Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, e da Mara Carfagna, Ministro per le Pari Opportunità, il sostegno finanziario alle Regioni per la conciliazione lavoro-famiglia avviene attraverso uno stanziamento pari a complessivi 40 milioni di euro. Dopo la firma delle convenzioni da parte delle Regioni sopra citate, a breve, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, firmeranno anche l’Abruzzo, il Lazio, il Veneto, la Regione Lombardia, le Marche, la Regione Liguria, ed a seguire poi anche tutte le altre Regioni italiane.

Scuola: Piemonte, nel 2011 più fondi per l’istruzione

 Mentre in tutta Italia montano le proteste degli studenti per la Riforma Gelmini che tra pochi giorni potrebbe essere approvata definitivamente al Senato, nella Regione Piemonte, non senza sforzi ed impegni di rilievo viste le ristrettezze economiche, l’Amministrazione ha annunciato che per l’istruzione, nel 2011, saranno a disposizione più fondi. A dichiararlo, in particolare, è stato Alberto Cirio, Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, precisando che rispetto all’anno in corso nel 2011 saranno stanziati per l’istruzione 20 milioni di euro in più. Intanto l’Assessorato ha dato il via libera alla distribuzione sul territorio regionale di ben 45.300 assegni di studio per un controvalore pari a ben 11 milioni di euro. I destinatari/beneficiari sono gli allievi più bisognosi che frequentano le scuole primarie, ma anche quelle secondarie di primo e di secondo grado oltre alle agenzie formative che risultano essere accreditate per l’istruzione dell’obbligo.

Tredicesima 2010: ecco dove andrà a finire

 Sta per arrivare la tredicesima 2010, buona per avere più soldi in tasca in vista delle festività per fare i regali di Natale 2010. Tutto ciò è facile a dirsi ma purtroppo non a farsi visto che molte famiglie italiane a causa della crisi finanziaria ed economica sono indebitate; i licenziamenti e la cassa integrazione hanno infatti messo in ginocchio centinaia di migliaia di famiglie che sono state costrette negli ultimi due anni ad indebitarsi spesso anche per poter acquistare il cibo. Non a caso, in accordo con quanto rilevato dall’Adusbef e dalla Federconsumatori, quest’anno il monte delle gratifiche natalizie da un lato sarà più alto di 0,6 miliardi di euro, attestandosi a 35,8 miliardi, ma dall’altro i tre quarti di queste somme, pari a 26,9 miliardi di euro, sono già impegnati nel saldo dei debiti pregressi tra tasse, mutui, carte di credito, ma anche il bollo auto ed il prossimo canone Rai 2011. Quindi, la vita delle famiglie italiane, sempre di più a rate, inciderà sui consumi natalizi e quindi anche sull’economia.

Conciliazione famiglia-lavoro: Premio per Manager Family Friendly in Lombardia

 E’ attualmente aperto nella Regione Lombardia un importante concorso che, in materia di conciliazione tra il lavoro e la famiglia, premierà le migliori esperienze ed i migliori programmi su un tema molto importante specie per le donne. Il concorso è aperto sia al pubblico, sia al privato, ovverosia alle imprese, alle organizzazioni del no profit ma anche alle Pubbliche Amministrazioni a patto di essere delle realtà lombarde con almeno una sede operativa nella Regione. Ad esempio, possono partecipare al concorso, tra gli altri, le PMI così come le grandi imprese, le ASL, ma anche i Comuni e le Province e, per quel che riguarda il non profit, le Organizzazioni Non Governative (ONG), le cooperative sociali, le organizzazioni del volontariato, le fondazioni di diritto civile e gli istituti religiosi. Trattasi, nello specifico, della terza edizione del “Premio famiglia-lavoro” al quale è possibile partecipare presentando domanda entro e non oltre il 21 gennaio del 2011.

Voucher conciliazione lavoro-famiglia: ecco quando è esentasse

 Nonostante la congiuntura non sia delle migliori, molte Regioni italiane, con sforzi finanziari non indifferenti, stanno mettendo a punto dei Bandi per l’assegnazione dei cosiddetti voucher di conciliazione. Trattasi, nello specifico, di contributi che possono permettere, specie alle donne lavoratrici, di conciliare il lavoro con la famiglia grazie proprio all’aiuto economico che permette di sostenere le spese per quel che riguarda un asilo nido, un baby parking e, tra l’altro, anche la baby-sitter. Ma questo contributo, ai fini del reddito, è esentasse oppure scatta la tassazione ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)? A chiederselo è stata una Provincia della Regione Piemonte che al riguardo si è rivolta all’Agenzia delle Entrate al fine di capire se tale contributo abbia una natura reddituale e se, quindi, sia imponibile. Ebbene, al riguardo l’Amministrazione finanziaria dello Stato, con una specifica risoluzione, ha spiegato che tale contributo è esentasse se viene concesso direttamente al beneficiario che poi provvede a spenderlo per le finalità previste dal bando.

Provincia di Grosseto: arrivano i voucher di conciliazione

 Al fine di agevolare la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della cura della famiglia, nella Provincia di Grosseto arrivano i voucher di conciliazione che prevedono la concessione, a favore dei genitori che hanno figli di età inferiore ai dodici anni, di un contributo fino a ben 2.100 euro che potrà essere utilizzato per poter andare a coprire spese per i servizi legati alle attività estive, per i servizi privati offerti a domicilio, ed in generale per i servizi offerti tanto dal pubblico quanto dal privato. In questo modo l’Amministrazione provinciale vuole incentivare sia il ricollocamento, sia la riqualificazione professionale a favore di chi è un lavoratore ed ha degli elevati “carichi” familiari che possono contribuire a creare delle difficoltà a livello occupazionale. I voucher di conciliazione nella Provincia di Grosseto sono prevalentemente destinati così alle donne che lavorano e che hanno dei bambini, e possono far leva su una dotazione finanziaria complessiva pari a 126 mila euro. 

Famiglia o lavoro: le donne hanno bisogno di scegliere

 Famiglia, lavoro o entrambi? Per la donna nel nostro Paese la scelta in merito non è solo obbligata, ma spesso anche forzata visto che non sempre sul territorio vengono promosse adeguate politiche di conciliazione tra il lavoro e la cura della famiglia. Eppure più lavoro per le donne significa anche più fertilità; a metterlo in risalto è la Regione Lombardia nel porre l’accento sul fatto che la ricchezza familiare risulta essere strettamente correlata al tasso di occupazione femminile, e come l’occupazione delle donne sul territorio di norma cresca in funzione di un adeguato livello di offerta per quel che riguarda i servizi all’infanzia. Su tali basi nella Regione nei giorni scorsi si è insediato il Comitato Strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro per fare in modo che le politiche di conciliazione possano essere sempre più al centro delle azioni e delle misure messe a punto dall’Amministrazione regionale.

Borse di studio Regione Campania per i giovani disoccupati

 Nell’ambito del Programma operativo Campania FSE – Fondo sociale europeo, a valere sul periodo dal 2007 e fino al 2013, l’Amministrazione regionale ha dato il via libera sul territorio campano alla concessione di ben duemila borse di studio grazie ad una dotazione finanziaria pari a 12 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di fondi europei di competenza della Regione Campania che aiuteranno ben duemila giovani disoccupati aventi la residenza in Campania, e un’età di minimo 18 e massimo 32 anni. Al riguardo la Regione Campania, ed in particolare l’assessorato regionale ai Trasporti e alle Attività produttive, ha stipulato delle apposite convenzioni con oltre 1.100 imprese che hanno la sede operativa sul territorio regionale, e che hanno ottenuto, nell’ambito degli interventi di work experience e di aiuti alle assunzioni, l’ammissione al cosiddetto  “Programma integrato per favorire l’inserimento occupazionale in Campania“.

Lavoratori svantaggiati: Borse di studio Regione Lazio per i figli

 Ammontano a 30 mila euro, nella Regione Lazio, le risorse di un apposito fondo che servirà per concedere borse di studio a favore dei figli di lavoratori svantaggiati, ovverosia in mobilità oppure in cassa integrazione. A darne notizia nei giorni scorsi è stata l’Amministrazione regionale dopo che la Giunta, riunitasi sotto la presidenza del Governatore Renata Polverini, ha approvato la relativa delibera che risulta essere conforme all’assestamento di Bilancio messo a punto nella Regione Lazio nello scorso mese di agosto. Trattasi, in accordo con quanto dichiarato da Mariella Zezza, Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, di una forma di intervento che, seppur avente un carattere sperimentale, è destinata a diventare una misura sia sistematica, sia strutturale per i prossimi anni. Nel dettaglio, l’aiuto a favore dei figli dei lavoratori svantaggiati consiste nell’erogazione di una borsa di studio di importo pari a trecento euro a patto che l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superi i 35 mila euro, e che lo studente, frequentante le scuole superiori, abbia una media scolastica pari ad almeno 8/10.

Lavoro e famiglia: voucher per l’infanzia nel Comune di Parma

 Il Comune di Parma, ed in particolare l’Assessorato al Welfare, promuove sul territorio la concessione di contributi economici per il servizio di “Tagesmutter“, ovverosia per l’assistenza domiciliare all’infanzia attraverso l’erogazione di voucher. Trattasi di una misura di aiuto economico ideale per i lavoratori, in particolare per quelli cosiddetti aticipi, che possono andare a lavorare e lasciare i bambini presso le abitazioni delle Tagesmutter. Nel dettaglio, secondo quanto reso noto dall’Amministrazione comunale, a breve saranno ben quaranta le Tagesmutter accreditate a seguito di un corso di formazione ad hoc. Ogni Tagesmutter si potrà occupare di un numero massimo di cinque bambini a fronte della concessione, a favore della famiglia con bambini piccoli, di un contributo pari a tre euro l’ora con un massimale di cento ore mensili e, quindi, di un aiuto economico mensile non superiore ai trecento euro.

Lavoro Piemonte: sostegno al reddito per le famiglie numerose

 Entro un paio di mesi nella Regione Piemonte sarà pubblicato il Bando grazie al quale si punta al sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà, a partire da quelle numerose con componenti disoccupati, e passando per le persone di età superiore ai 55 anni che sono attualmente disoccupate. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo aver fatto presente che, a valere sul sostegno al reddito per il biennio 2010-2011, la misura sarà discussa con le parti sociali al fine di poi, entro un paio di mesi, come sopra accennato, di pubblicare il Bando ed assegnare le risorse. In accordo con quanto dichiarato da Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale della Regione Piemonte, la dotazione finanziaria della misura è pari complessivamente a ben 18 milioni di euro.

Studenti universitari: Toscana, Borse di studio per quelli in difficoltà

 Per gli studenti universitari che fanno parte di famiglie dove c’è stata la perdita del posto di lavoro, o dove a causa della crisi è arrivata la cassa integrazione, la Regione Toscana ha reso noto che sono a disposizione 0,5 milioni di euro per la concessione di Borse di studio a favore dei giovani più meritevoli. Questo dopo che la Giunta regionale, su proposta da parte di Stella Targetti, assessore e vicepresidente della Regione Toscana, ha approvato una specifica delibera che amplia i criteri da adottare, a cura dell’Azienda per il diritto allo studio, per la concessione delle Borse di Studio. Secondo quanto dichiarato proprio dal vicepresidente Targetti, la misura rappresenta un aiuto concreto a favore di quelle famiglie e di quegli studenti universitari in difficoltà a causa della crisi economica che ha lasciato il segno sul mondo del lavoro nella Regione Toscana ed in tutto il Paese.

Lavoro e famiglia: Cuneo, voucher per i baby parking

 A favore delle famiglie residenti nel Comune di Cuneo che, nell’ambito della conciliazione tra il lavoro e la famiglia, vogliono utilizzare i baby parking accreditati con l’Amministrazione comunale, è possibile accedere a dei voucher per la prima infanzia aventi un valore mensile pari a 100 euro. Questo dopo che la Giunta del Comune di Cuneo, a valere sull’anno educativo 2010-2011, ha approvato la relativa delibera a favore delle famiglie che possono ottenere per ben otto mesi, nel periodo tra novembre 2010 e giugno 2011, otto voucher del valore di 100 euro l’uno. La misura permette così di abbattere i costi per i baby parking accreditati con il Comune di Cuneo a patto che il nucleo familiare abbia un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superiore al livello dei 32 mila euro. Inoltre, il bambino non deve già frequentare i nidi comunali, ed entrambi i genitori, oppure il genitore di un nucleo monoparentale, devono rispettare il requisito di prestare attività lavorativa.