
L’Ocse ha stilato la classifica dei paesi dove si guadagna di più e si lavora meno; nella top ten al primo posto troviamo Olanda, Danimarca e Germania. L’Italia (e sembra impossibile visti i bassi stipendi) si trova al decimo posto. Nella classifica vengono considerati i lavoratori che hanno un contratto di lavoro nazionale come dipendenti; non sono quindi contemplati i lavoratori che hanno una partita iva e quelli che non hanno un contratto stabile. Se venissero considerati anche loro probabilmente il nostro paese non si troverebbe al decimo posto!
Nell’ambito del lavoro verde vanno nascendo nuove figure di lavoratori definiti a loro volta con i neologismi entrati a far parte del grande dizionario comune: dall’agronomo all’apicoltore, dallo zoonomo sostenibile all’ecoauditor. Nuove tipologie di lavoro che spaziano dal campo dei rifiuti e del risparmio energetico al taglio emissioni all’agricoltura sostenibile quale alternativa contro la crisi economica.
Il DURC, come sapete, è il Documento Unico di Regolarità Contributiva il cui obbligo è ora esteso anche alle aziende private e che dal 2 gennaio 2013 può essere richiesto esclusivamente online sul sito Sportello Unico Previdenziale. Da quest’anno, quindi, i servizi INAIL sono digitalizzati. Forniamo di seguito le istruzioni per gli adempimenti delle imprese e l’utilizzo dei servizi telematici.
Entreranno in vigore domani 5 febbraio le procedure standardizzate sulla valutazione dei rischi per i lavoratori nelle piccole e medie imprese e DVR in azienda. Però la Legge di Stabilità ha esteso al 30 giugno 2013 la proroga per l’autocertificazione dei rischi sulla sicurezza sul lavoro alle aziende fino a 10 dipendenti, allo scopo di concedere loro più tempo per adeguarsi alle nuove procedure standard.
Il DPCM 22 gennaio 2013 ha indicato i criteri 2013 per l’applicazione della detassazione sui premi di produttività. Sono cambiati, infatti, i parametri di applicazione dell’imposta sostitutiva al 10% applicata a premi, straordinari, notturni e a tutte le altre voci di salario relative a incrementi della produttività.
La normativa sul Trattamento di Fine Rapporto penalizza datori di lavoro e dipendenti. In effetti, la riforma del TFR ha sottratto alle aziende un’importante forma di autofinanziamento con il solo scopo di rimpinguare le casse erariali: nel 2007, infatti, le imprese sono state sottoposte ad un notevole prelievo. E di qui, alla carenza di liquidità il passo è breve.
L’Inps, con il messaggio 16583/2012, ha comunicato che è possibile totalizzare con il calcolo contributivo diversi periodi di contributi assicurativi versati a scopi pensionistici.