Lavoro apprendisti: Sardegna, proroga Bando

 C’è più tempo, nella Regione Sardegna, per la partecipazione al Bando sull’apprendistato professionalizzante. Il termine ultimo di partecipazione, infatti, secondo quanto reso noto nella giornata di ieri dall’Amministrazione regionale, è stato spostato dal 7 giugno al 20 giugno del 2011. Il Bando in Sardegna rappresenta una novità per tutto il territorio nazionale visto che la Regione in questo momento funge in tutto e per tutto da apripista anticipando il recente Testo unico sull’apprendistato che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Attualmente al Bando è associata una dotazione finanziaria pari a quasi cinque milioni di euro con l’obiettivo di andare a sostenere la domanda di apprendisti sul mercato del lavoro in tutti i settori produttivi, dall’artigianato all’industria, e passando per il commercio, l’edilizia, il settore del turismo e quello dei servizi. La proroga del Bando è scattata proprio per dare più tempo alle imprese, operanti sul territorio della Regione Sardegna, di soddisfare al meglio la domanda di giovani apprendisti.

Piano straordinario per il lavoro nella Regione Puglia

 Nell’ambito del Piano straordinario del lavoro, nella Regione Puglia l’Amministrazione, ed in particolare il Governatore Nichi Vendola, ha annunciato in conferenza stampa tre importanti Bandi: un per l’alta formazione interregionale, uno per l’apprendistato professionalizzante, ed infine il terzo sulla rete per la diffusione del piano per il lavoro. A darne notizia è il sito Internet della Regione Puglia per un Piano che, secondo il Presidente Vendola, è il più significativo messo in campo nel nostro Paese con l’obiettivo di contrastare l’esclusione e l’espulsione dei giovani dal mondo del lavoro senza quindi una prospettiva ed un futuro. Il Piano straordinario per il lavoro nella Regione Puglia ha una dotazione finanziaria pari a ben 340 milioni di euro a fronte dei tre Bandi sopra citati che saranno perfezionati a messi a punto nelle prossime settimane dopo aver ascoltato le organizzazioni delle imprese ed i sindacati.

Trovare lavoro in azienda: piccolo è bello

 Trovare lavoro in una grande azienda, magari una multinazionale. E’ questo in Italia il sogno di molti giovani, spesso freschi di laurea e con grandi ambizioni; ma molto spesso il sogno rischia di rimanere tale visto che i giovani disoccupati sono tantissimi, circa il 30%, e non ci sono sufficienti opportunità di lavoro per garantire piena occupazione. Eppure sono le piccole realtà imprenditoriali quelle che in Italia assorbono maggiormente le richieste di personale. A metterlo in risalto è stata la Cgia di Mestre, rilevando nello specifico come le maggiori probabilità di lavoro in Italia coinvolgano le aziende che hanno meno di 50 dipendenti. Da uno studio dell’Associazione degli artigiani mestrina è non a caso emerso come nel 2010 le previsioni di assunzione, che sono state dichiarate dagli imprenditori, si siano attestate a quota 802 mila, di cui quasi 503 mila, corrispondenti al 62,7% del totale, hanno riguardato proprio imprese aventi un numero di dipendenti inferiore a 50.

Lavoro: i giovani e l’arte di arrangiarsi

 A Milano i giovani, o se volete i “bamboccioni”, quelli che stanno a casa coi genitori, spesso per necessità e non per scelta, sono più “svegli” rispetto al resto d’Italia, ma meno rispetto ai giovani in Europa. E’ questa l’interessante fotografia sulle nuove generazioni scattata dalla Camera di Commercio di Milano in concomitanza con la Festa dell’1 maggio 2011. Nel dettaglio, l’Ente camerale ha realizzato nello scorso mese di febbraio un’indagine sulla base di un campione costituito da oltre mille e duecento tra imprese e lavoratori. Ebbene, dall’indagine è emerso come sotto la Madonnina, in media, i giovani milanesi solo a 30 anni diventino pienamente autonomi, ed in generale al giorno d’oggi lo diventano, sempre in media, quasi tre anni dopo rispetto ai propri genitori. Trattasi di tempi più lunghi ma sotto la media nazionale e, come sopra accennato, comunque al di sopra rispetto ai giovani del Vecchio Continente.

Lavoro giovani Lombardia, sostegno all’apprendistato under 18

 La Regione Lombardia scende di nuovo in campo a favore dei giovani, ed in particolare di quelli aventi un’età compresa tra i 15 ed i 18 anni attraverso un progetto di rilancio dell’apprendistato di primo livello; a tal fine, in accordo con quanto reso noto dall’Assessore Rossoni, l’Amministrazione mette sul piatto stanziamenti per un milione di euro con l’obiettivo di agevolare i giovani nell’ottenimento di una qualifica di istruzione e di formazione professionale. A tal fine, rende noto la Regione Lombardia, sul BURL, il Bollettino Regionale, è stato già pubblicato un apposito Avviso che illustra sia le caratteristiche, sia i contenuti della misura. Tutto nasce da un accordo, il primo in Italia sull’apprendistato di primo livello, che la Regione Lombardia ha stipulato con il MIUR, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che attiva l’opportunità, anche per i minorenni, di poter conseguire un titolo di studio attraverso il lavoro.

Lavoro Toscana: percorso sperimentale per l’occupazione dei giovani

 A fronte di una previsione di spesa pari a 150 mila euro, nella Regione Toscana l’Amministrazione ha siglato con l’Uncem un importante accordo finalizzato al sostegno alle politiche giovanili per il lavoro, con particolare attenzione a coloro che vivono nelle zone montane, ed ai quali devono essere offerte le stesse opportunità. L’accordo, avente la durata di un anno, mira quindi a garantire quella che viene definita come la “perequazione sociale“, con i fondi da spendere che, di conseguenza, serviranno per andare a compensare quelle condizioni di svantaggio che si generano in funzione della posizione geografica, e che poi vanno di riflesso a condizionare le scelte di vita. Le azioni, che saranno portate avanti a favore dei giovani che vivono in zone geografiche potenzialmente più svantaggiate, sono quelle già definite negli atti di programmazione della Regione Toscana; a queste si aggiungeranno poi, sempre a favore delle nuove generazioni, azioni specifiche che risultano essere gà in fase di messa a punto da parte dell’Amministrazione regionale.

Ricerca lavoro: i neolaureati sognano le FS

 Trovare lavoro, stabile, ovverosia con contratto di lavoro a tempo indeterminato, magari in una grande azienda in modo da sistemarsi per tutta la vita. E’ questo l’obiettivo, in Italia, di milioni di giovani con un grado di istruzione medio/alto, spesso laureati. In accordo con quanto emerge dal “Best Employer of Choice 2010“, al primo posto tra i datori di lavoro più ambiti c’è il colosso del cane a sei zampe, ovverosia Eni; al terzo posto c’è un altro colosso energetico, l’Enel, così come nella top ten ci sono anche le FS. A metterlo in risalto è proprio il Gruppo Ferrovie dello Stato nel far presente come la Società del trasporto ferroviario nel “Best Employer of Choice 2010” si posizioni all’ottavo posto tra i datori di lavoro più ambiti da parte dei neolaureati. Secondo le FS non trattasi di una posizione di classifica sorprendente visto che è il frutto della forte innovazione cui le Ferrovie dello Stato sono andate incontro in questi ultimi anni.

Lavoro giovani: l’apprendistato visto dalle imprese

 L’apprendistato professionalizzante in Italia può rappresentare un importante trampolino di lancio per i giovani che, in particolare, possono iniziare ad entrare nel mondo del lavoro e ad acquisire competenze presso l’azienda dove l’apprendistato stesso viene svolto. Ma nel complesso, proprio per l’impresa, l’apprendistato rappresenta in tutto e per tutto un’opportunità, oppure ci sono delle complicazioni? Ebbene, in accordo con un’indagine che è stata realizzata da OD&M Consulting e da Gi Group Academy, in base ad un campione di cento aziende della Lombardia, dall’apprendistato professionalizzante emergono luci ed ombre. Il dato positivo scaturisce dal fatto che negli ultimi tre anni oltre la metà dei giovani apprendisti è riuscita poi a firmare un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma nello stesso tempo le imprese hanno rilevato complicanze per quel che riguarda sia la consulenza amministrativa, sia la gestione della attività formative, con la conseguenza che spesso, al fine di gestire tutto l’iter dell’apprendistato, c’è voluto un supporto esterno all’azienda.

Lavoro e formazione: Sardegna, via libera ai contributi per l’apprendistato

 In accordo con una Legge regionale, la numero 12 dell’anno 2011, in Sardegna sono aperti, fino al 13 maggio del 2001, i termini per la presentazione dei contributi per l’apprendistato. In particolare, la misura è fruibile da parte di quelle imprese artigiane sarde che hanno assunto apprendisti nell’anno 2008. A darne notizia è la Regione Sardegna nel far presente come i criteri di accesso, unitamente alla modulistica, siano reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) dell’assessorato al Turismo, all’Artigianato ed al Commercio, ma anche sul sito Internet www.regione.sardegna.it. L’Amministrazione regionale, in materia di contributi per l’assunzione di apprendisti, vuole mettere in atto una forte accelerazione burocratica. E per questo, a conclusione dell’attuale avviso per i contributi 2008, la Regione Sardegna intende in tempi celeri aprire anche il nuovo bando per i contributi alle assunzioni di apprendisti a valere sull’anno 2009.

Cercasi giovani per esperienza in Coca-Cola HBC Italia

Gi Group, primo Gruppo italiano nei servizi dedicati al mondo del lavoro, sta selezionando circa 350 tra neolaureati, laureandi e neodiplomati, per il progetto MIT Italydi Coca-Cola HBC Italia, nell’ambito del quale i candidati prescelti lavoreranno per due settimane in affiancamento al team commerciale e direttamente con i merchandiser Coca-Cola HBC Italia responsabili dell’area di riferimento, occupandosi del posizionamento dei prodotti, delle attrezzature e dei materiali Coca-Cola all’interno di bar, ristoranti e supermercati

“Nell’anno del massimo impegno per l’orientamento e l’occupazione giovanile per Gi Group * siamo molto contenti di portare la nostra competenza specializzata di recruitingal servizio di un’azienda importante come Coca-Cola HBC Italia che ha sempre dedicato un’attenzione particolare al mondo giovanile – commenta Stefano Butti, Responsabile divisione Food&Beverage di Gi Group – Infatti, Il MIT rappresenta una seria occasione formativa retribuita per confrontarsi da vicino con il mondo del lavoro, fare esperienza in una grande multinazionale e al contempo mettere in luce le proprie capacità, oltre che acquisire alcune competenze spendibili poi anche in altri contesti lavorativi”.

Lavoro Sardegna: arrivano nuovi Bandi per l’occupazione

 Nell’ambito delle politiche attive per il lavoro messe a punto dall’Amministrazione regionale, in Sardegna, a seguito di accordi specifici con le Province, sono state sbloccate risorse per complessivi 22 milioni di euro che non saranno erogati sotto forma di sussidio, ma come incentivi sia alla ricollocazione dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali, sia come bonus per la formazione. L’accordo tra gli assessori delle Province e Franco Manca, Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, è stato siglato giovedì scorso a fronte della ripartizione delle risorse come segue: 8 milioni di euro vanno al progetto denominato “Welfare to work“, mentre i restanti 14 milioni di euro verranno utilizzati come incentivo per il reimpiego di quei lavoratori sardi che sono in mobilità o in cassa integrazione. Nel dettaglio, la quota di risorse pari a 14 milioni di euro sarà ripartita per una quota del 40% in parti uguali tra le Province sarde, mentre la ripartizione del rimanente 60% sarà effettuata su base demografica tenendo conto degli ultimi dati aggiornati ai fini Istat.

Voucher lavoro occasionale: progetto Vo.La nella Regione Lazio

 Si chiama “Nel Lazio il lavoro Vo.La – Voucher Lazio“, ed è una campagna dell’Amministrazione regionale per promuovere il lavoro occasionale regolamentato attraverso l’utilizzo dei buoni lavoro al fine di contrastare il lavoro sommerso e, quindi, far emergere quello irregolare. L’iniziativa, nello specifico, prevede, per ogni 10 voucher acquistati da datori di lavoro, e destinati a lavoratori occasionali domiciliati o residenti nella Regione Lazio, il rimborso da parte della Regione di 1 buono lavoro. In questo modo l’Amministrazione regionale mira a contribuire al rilancio dell‘economia regionale, con particolare riferimento all’agricoltura, sostenendo nello stesso tempo le fasce più deboli della popolazione, ed in particolare dei giovani lavoratori affinché questi possano iniziare a costruirsi un futuro assicurativo e previdenziale. I buoni lavoro, infatti, per ogni 10 euro di paga lorda prevedono l’erogazione di un netto di 7,50 euro al lavoratore, ed i restanti 2,50 euro, al netto del costo del servizio, vanno a coprire l’infortunistica con l’Inail e la previdenza con l’Inps.

Trovare lavoro: le migliori opportunità del primo semestre 2011

 Per chi è da tempo disoccupato, o magari, purtroppo, ha perso da poco il posto di lavoro, quali sono i settori sui quali puntare, inviando una raffica di curriculum? Ebbene, al riguardo la risposta ce la fornisce Gi Group, società leader in Italia per quel che riguarda i servizi per il mercato del lavoro. In particolare, attraverso il proprio Osservatorio Gi Group ha fornito delle previsioni sui nuovi trend settoriali ed occupazionali dei primi sei mesi del corrente anno. Gi Group è arrivata alla conclusione che le migliori opportunità si registreranno nel settore del manifatturiero ed in quello dell’automotive, mentre meno chance si avranno di trovare un posto di lavoro nella Pubblica Amministrazione, nella sanità ed in banca. Le professioni che “tirano” di più in questo momento sono infatti quelle legate alla manutenzione elettrica e meccanica, così come le imprese stanno cercando responsabili di produzione, operatori di macchine utensili, ma anche esperti in tecnologie alimentari, receptionist e chef.

Lavoro Lombardia: Regione alza il velo sulle misure anticrisi

 In linea con quanto già reso noto nei giorni scorsi, in Lombardia l’Amministrazione regionale ha alzato il velo, fornendo maggiori dettagli, a partire dalla copertura finanziaria, su un totale di dodici sferzate all’economia. Ripercorrendo le orme del Governo centrale, la Regione Lombardia ha annunciato d’aver messo sul piatto ben un miliardo di euro di misure per mettersi definitivamente dietro le spalle la crisi e tutte le fragilità ancora presente sul territorio lombardo a livello di occupazione ed imprenditoria. In particolare, per il lavoro e per il sostegno ai disoccupati ci sono pronti 215 milioni di euro, così suddivisi: 150 milioni di euro andranno ad incentivare lo sviluppo del capitale umano, la promozione dell’occupazione giovanile, ma anche l’inclusione lavorativa con particolare attenzione ai disabili, alla ricollocazione degli over 55 ed in generale di tutti quelli lavoratori che sono stati espulsi o che rischiano l’espulsione dal circuito occupazionale; i restanti 65 milioni, dei 215 milioni di euro complessivi, serviranno per la casa, ed in particolare per il sostegno al pagamento del canone di locazione da parte dei lavoratori che sono disoccupati o in cassa integrazione.