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Lavoro e formazione: Sardegna, via libera ai contributi per l’apprendistato

 In accordo con una Legge regionale, la numero 12 dell’anno 2011, in Sardegna sono aperti, fino al 13 maggio del 2001, i termini per la presentazione dei contributi per l’apprendistato. In particolare, la misura è fruibile da parte di quelle imprese artigiane sarde che hanno assunto apprendisti nell’anno 2008. A darne notizia è la Regione Sardegna nel far presente come i criteri di accesso, unitamente alla modulistica, siano reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) dell’assessorato al Turismo, all’Artigianato ed al Commercio, ma anche sul sito Internet www.regione.sardegna.it. L’Amministrazione regionale, in materia di contributi per l’assunzione di apprendisti, vuole mettere in atto una forte accelerazione burocratica. E per questo, a conclusione dell’attuale avviso per i contributi 2008, la Regione Sardegna intende in tempi celeri aprire anche il nuovo bando per i contributi alle assunzioni di apprendisti a valere sull’anno 2009.

Grazie alla Legge regionale sopra citata, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Sardegna, sono stati formati dall’anno 2004, e fino al 2010, oltre seimila apprendisti, con un terzo di questi che poi sono passati ad un rapporto di lavoro con contratto a tempo indeterminato; grazie alla misura, in questi sei anni, le imprese sarde hanno complessivamente ottenuto contributi per oltre 46 milioni di euro.

Secondo quanto dichiarato dall’assessore Crisponi, la misura relativa ai contributi per l’apprendistato è stata ampiamente discussa e concordata con le associazioni di categoria e, a valere su tutte le domande giudicate ammissibili, individua una forma di sostegno immediato grazie a risorse subito disponibili a favore delle imprese artigiane. Insomma, trattasi in tutto e per tutto di una boccata d’ossigeno per l’artigianato in una fase ancora incerta come quella attuale, ma anche di una misura in grado di incentivare l’occupazione giovanile lungo un percorso che poi, come sopra descritto, può anche portare alla stabilizzazione con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

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