Il rumore ambientale è un reale pericolo per la salute

 L’inail ha evidenziato una ricerca dell’Institute of Cancer Epidemiology di Copenhagen, che ha constatato di come l‘inquinamento acustico potrebbe aumentare il rischio ictus e i soggetti coinvolti, sempre secondo le ricerche, non ci sono solo i lavoratori ma anche bambini e anziani. I dati emersi dalla ricerca danese non lasciano dubbi: una cattiva qualità del sonno, la difficoltà ad addormentarsi o l’eccessiva sonnolenza diurna sono figli dell’inquinamento acustico.

L’Inail pone in risalto che i rischi che si corrono vanno oltre il cattivo umore e il peggioramento della qualità di vita: l’esposizione a forti rumori costituisce principalmente un pericolo per la propria salute.

La ricerca è stata pubblicata sull’European Heart Journal e secondo gli scienziati l’iperstimolazione dell’apparato uditivo determinerebbe un terremoto nel  sistema cardiovascolare, provocando danni permanenti in particolar modo su bambini e anziani.

Inail, una ricerca su tecnologie e salute

L’Inail, attraverso uno studio dell’università di Toronto, osserva che le nuove tecnologie non migliorano la vita professionale, in particolare le lavoratrici dipendenti vivono con costante disagio il fatto di rispondere al capo anche fuori dall’ufficio.

Addirittura in alcuni casi, complici smartphone e PC connessi a internet che consentono di lavorare anche da casa, si ravvisano pericoli alla salute delle donne. L’Università di Toronto, elaborando i dati di un sondaggio nazionale  condotto su un vasto gruppo di lavoratori americani, ha scoperto che le donne chiamate spesso da supervisori, colleghi o clienti, riferiscono elevati livelli di stress psicologico.

Ministero del lavoro, in arrivo il testo coordinato sulle direttive per Ascensori e Montacarichi

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il testo coordinato del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 214, ovvero il Regolamento recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per la parziale attuazione della Direttiva dell’Unione Europea 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la Direttiva, sempre dell’Unione Europea, 95/16/CE relativa agli ascensori.

Il nuovo regolamento fissa, tra l’altro, i criteri oggettivi ritenuti essenziali di sicurezza e di  tutela della salute.

A questo proposito si ricorda che, per quanto disposto dall’articolo 5, gli ascensori e i componenti di sicurezza cui si applica il presente regolamento devono rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute previsti nell’allegato I.

Non solo, gli ascensori e i componenti di sicurezza devono essere muniti della marcatura CE e accompagnati dalla dichiarazione CE di conformità di cui all’allegato II e per questa ragione sono considerati conformi a tutte le prescrizioni del regolamento.

L’Inail, per Sartori, deve diventare un punto di riferimento europeo in fatto di sicurezza sul lavoro

 Per il responsabile dell’Istituto, l’Inail deve diventare un modello di prevenzione internazionale non solo sul fronte degli infortuni sul lavoro, o sulla sicurezza, ma deve impegnarsi, insieme a sindacati e imprenditori, per operare un vero salto di qualità per offrire risposte precise in tutti gli aspetti di un rapporto di lavoro.

Il convegno Flessibilità&Produttività, promosso dalla fondazione I-Csr (Italian center for Social responsibility), è stato l’occasione per delineare un possibile prossimo scenario che vede coinvolto l’Inail in prima linea in attività mirate sul versante della conciliazione dei tempi di vita e professionali.

Come lo stesso presidente dell’Istituto ricorda

L’Inail è un istituto connotato al femminile: oltre il 58% del personale è donna. Le problematiche di conciliazione vita-lavoro ci sono ben presenti. Da oltre vent’anni è, infatti, attivo nell’Istituto il comitato Pari opportunità, particolarmente incisivo nelle sue attività e in cui crediamo molto

Cassazione, l’accredito figurativo per i lavoratori dell’amianto

 Importante novità in fatto di calcolo del periodo di computo per il prepensionamento dei lavoratori infortunati in seguito all’uso e all’esposizione con l’amianto.

La Corte di Cassazione chiarisce alcuni punti in merito all’annosa questione dell’accredito dei contributi figurativi utili al riconoscimento della pensione per i lavoratori del settore amianto.

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6031 del 15 marzo del 2011, ha stabilito un’importante principio, ossia l’accredito dei contributi figurativi per il prepensionamento a beneficio del lavoratore infortunato in seguito all’esposizione con l’amianto è ammissibile soltanto nei limiti del raggiungimento dei requisiti per la pensione.

La Suprema Corte, fermo restando il diritto al pensionamento anticipato per i lavoratori soggetti a prolungata esposizione all’amianto così come stabilisce il decreto legge n. 185/1994, ha posto in evidenza che non è ammissibile determinare il periodo complessivo di contribuzione ai fini pensionistici, superiore ai trentacinque anni, il minimo previsto per l’accesso al trattamento della pensione di anzianità.

Inail, per l’amianto maggiori risorse per gli infortunati

 L’Inail, nel fare il punto della situazione sulla sicurezza e la tutela degli infortunati a causa dell’amianto, ha voluto mettere in evidenza il lavoro svolto fino ad oggi e sull’operatività del regolamento attuativo del Fondo vittime amianto, che era previsto dalla legge 244/2007 (legge Finanziaria), ma che risulta operativo da circa due mesi.

In base alle informazioni diffuse dall’Inail si apprende che il nuovo regolamento ha stabilito un incremento aggiuntivo del 20% ai titolari di rendita INAIL per le malattie professionali asbesto-correlate.

Per Alessandro Marinaccio, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina del Lavoro Inail (ex Ispesl) e responsabile del Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM), l’andamento è senza dubbio positivo e che consente di operare con una certa tranquillità anche se rimane ancora da capire coloro che risultano colpite non in ambito professionale.

Inail, le radiazioni elettromagnetiche nel campo veterinario

 Secondo l’interessante studio condotto e concluso dall’ex Ispesl, ora Inail, l’uso della risonanza magnetica, anche se da un punto di vista diagnostico è un mezzo notevolmente utile, sottopone gli addetti a notevoli rischi da sovraesposizione, ma l’aspetto che emerge dalle attente valutazioni dell’Istituto è il vuoto legislativo in materia di sicurezza e prevenzione nel campo veterinario.

L’Inail ha posto in evidenza i dati della ricerca del dipartimento di Igiene del lavoro ex-Ispesl, che sottolineano la necessità di una regolamentazione che consenta ai lavoratori del settore di operare in assoluta sicurezza.

I ricercatori del dipartimento di Igiene del lavoro dell’Inail (ex-Ispesl) segnalano, così

un “buco normativo” che lascia sostanzialmente scoperto il campo della medicina veterinaria. Le applicazioni della risonanza magnetica – pur trattandosi delle stesse apparecchiature che in ambito medico sono sottoposte a un severo e composito quadro normativo – non sono disciplinate da nessuna legge specifica dello Stato

L’Inail e il rischio nucleare giapponese

 L’Inail interviene a proposito del rischio che corre la popolazione a causa della centrale di Fukushima e lo fa mentre il Ministero della Salute esclude rischi nucleari per la popolazione italiana e mette a disposizione sul proprio sito informazioni e consigli sui possibili rischi immediati e a lungo termine.

Il direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro Inail (ex-Ispesl), Sergio Iavicoli, nel ricordare Chernobyl ha provato a fare il punto sulla situazione italiana evidenziando che, seppur il problema desta preoccupazione, i rischi di nuove piogge radioattive sono lontani. In effetti, secondo il direttore

Dopo Hiroshima e Chernobyl il nucleare è stato uno dei settori più studiati. Oggi si conoscono perfettamente i rischi e le misure cautelative che devono essere prese in questi casi. Ad esempio le compresse di sale di iodio, che nelle prime ore sono state distribuite dal governo giapponese, sono utili per fermare le prime contaminazioni: quando c’è un aumento della radioattività questa si propaga sia per irradiazione diretta sia per penetrazione negli alimenti e quindi attraverso l’ingestione di cibi contaminati

Inail, risultati apprezzabili sul fronte degli infortuni

Diffusi i dati sugli infortuni sul lavoro in Italia da parte del presidente dell’Istituto: risultati apprezzabili che vedono scendere la cifra delle vittime da 1500 a 980 rispetto alle valutazioni di dieci anni fa.

Secondo il presidente dell’Inail questi rappresentano delle cifre importanti perché è il frutto di anni di lavoro e di una maggiore sinergia con le aziende, in modo particolare con le piccole e medie industrie.

Il presidente dell’Istituto, Marco Fabio Sartori, in un’intervista al “Il Sole 24Ore” dopo aver commentato i dati preliminari sull’andamento infortunistico 2010 diffusi dall’Inail, osserva che

Scendere, sia pure di poco, sotto la soglia psicologica dei mille incidenti mortali non rappresenta un dato da poco. Solo dieci anni fa eravamo vicini alle mille e cinquecento vittime l’anno, significa che il lavoro dell’Inail nella diffusione sempre più capillare della cultura della sicurezza anche nel mondo delle piccole imprese sta pagando

Inail, in arrivo il sistema unico di sicurezza

Inail, insieme ad un gruppo di aziende, e Consel Consorzio Elis hanno definito un documento allo scopo di dare vita ad un sistema di gestione comune in ambito della sicurezza allo scopo di potenziare la prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro elaborando, nella prima fase, le Linee di indirizzo Sgsl – Ar : un documento che definisce un modello comune di Sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro delle aziende.

Fanno parte del sistema unico aziende come Autostrade, Ama, Enel, Trenitalia, Saipem, Poste Italiane, Acea e Italcementi.

Il documento è stato presentato nel corso di un interessante convegno dal tema Sicurezza, prevenzione e competitività: il ruolo attivo delle imprese, alla presenza del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: il tutto si basa su un modello conforme ai principali standard italiani e internazionali.

Inail, in arrivo una riduzione dei premi per gli artigiani

L’Inail, con la circolare n. 16 del 15 febbraio 2011, ha comunicato che sarà applicato una riduzione dei premi per gli artigiani per gli anni 2008, 2009 e 2010 ai sensi dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e del decreto ministeriale 2 dicembre 2010.

L’Inail pone in evidenza che le disposizioni della legge finanziaria 2007 prevedono che, con effetto dal 1° gennaio 2008, sia stabilita con decreto ministeriale una riduzione dei premi assicurativi a favore delle aziende artigiane.

Si ricorda che la riduzione è concessa nel limite complessivo di un importo pari alle risorse originate da un tasso di incremento del gettito contributivo complessivo, relativo alla gestione unitaria dell’Ente accertato in sede di bilancio consuntivo per l’anno 2007, superiore al tasso di variazione nominale del PIL indicato per il medesimo anno nella Relazione previsionale e programmatica per il 2007 e, comunque, per un importo non superiore a 300 milioni di euro.

Ministero del lavoro, la genuinità negli appalti

Il Ministero del lavoro è intervenuto nella delicata normativa che regola l’appalto e il subappalto, in modo particolare chiarendo alcune disposizioni.

Il Ministero,  tenendo conto del ricorso sempre più frequente di questo strumento di lavoro attraverso processi di esternalizzazione e della complessità intrinseca della legislazione e delle fonti di riferimento in materia, ha deciso, con la circolare n. 5 dell’11 febbraio 2011, di effettuare una ricognizione delle principali problematiche che gli operatori incontrano nel ricorrere all’appalto e ha voluto fornire indicazioni e chiarimenti in merito alla sua corretta gestione.

Il ministero interviene chiarendo i criteri che occorre tenere presente per qualificare come genuino un appalto oltre agli obblighi di carattere retributivo connessi all’utilizzazione dell’istituto e fino ad arrivare al valore degli appalti e i criteri di scelta dei contraenti.

Inail, al via la formazione ex articolo 11 decreto 81/2008

È stato siglato l’accordo per il finanziamento di progetti formativi nell’ambito del decreto 81/2008 per le piccole, medie e microimprese che permette di attribuire le risorse per la campagna nazionale di formazione già precedentemente definita grazie all’accordo fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro; in sostanza, l’accordo intende offrire dei strumenti formativi a imprese che, per la loro peculiarità, non dispongono di risorse e nemmeno di strutture proprie.

In base all’accordo sono stati individuati, come soggetti beneficiari, i datori di lavoro e i lavoratori che siano in possesso di specifici criteri.

Rientrano, infatti, come beneficiari del presente accordo i datori di lavoro delle piccole, medie e microimprese e i piccoli imprenditori di cui all’articolo 2038 del codice civile così come i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti, compresi anche quelli stagionali delle piccole e medie imprese, e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

L’Inail e lo stress da lavoro correlato

Il nostro Legislatore, dal mese di gennaio 2011, obbliga le imprese a rivedere il documento di valutazione del rischio e ha emesso una serie di documenti che permettono di definire i principi e le procedure per valutare le cause dello stress.

In effetti, sul posto di lavoro i carichi di tensione sono, spesso, all’ordine del giorno: turni troppo lunghi, dissidi con i colleghi e l’ansia da prestazione sono elementi che mettono a rischio il benessere del luogo di lavoro.

In base alla circolare del 18 novembre 2010 del ministero del Lavoro, le aziende saranno obbligate per legge a misurare il livello di stress dei propri dipendenti.

Il documento emesso dal ministero contiene le linee guida necessarie per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato, così come previsto dal Testo unico 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro.