Infortuni lavoro 2011

 L’Inail ha dichiarato che nel 2011 sono diminuiti gli infortuni e le morti sul lavoro. L’andamento infortunistico dello scorso anno segnala infatti una riduzione del 6,4% degli infortuni complessivi, con passaggio da quota 776 mila unità a 726 mila denunce. Un passo indietro di 50 mila unità, che si accompagna a una positiva riduzione del 4,4% degli infortuni mortali, che passano dalle 973 denuce del 2010 (che per la prima volta era, a sua volta, inferiore alle 1.000 unità) alle 930 denunce del 2011 (dato ancora provvisorio).

In compenso, aumentano di quasi il 10% le malattie professionali: un andamento progressivo molto importante, considerado che già nel 2010 il dato aveva subito un vero e proprio boom, con un’impennata di 7.600 casi in più rispetto al 2009, e che nel corso del 2011 il volume complessivo si è attestato intorno a quota 46.500 denunce.

L’Inail rivaluta le diarie giornaliere

 L’Inail ha deciso di rivalutare le diarie giornaliere per gli assicurati invitati presso gli Uffici dell’Istituto per accertamenti di tipo medico-legali ed amministrativi. I nuovi importi tengono conto della variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, indice Istat, tra la media annua del 2003 e la media annua del 2010.

Per gli effetti della decisione del Presidente dell’Istituto di prevenzione infortuni DETPRES n. 103 del 19 aprile scorso – Trattamento economico riservato agli assicurati invitati presso gli Uffici dell’Istituto per accertamenti medico-legali, amministrativi o per finalità terapeutiche: aggiornamento diarie – l’Inail, attraverso la circolare n. 34 dell’8 giugno 2011, ha messo in evidenza i nuovi importi giornalieri.

Ministero del lavoro, in arrivo il testo coordinato sulle direttive per Ascensori e Montacarichi

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il testo coordinato del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 214, ovvero il Regolamento recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per la parziale attuazione della Direttiva dell’Unione Europea 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la Direttiva, sempre dell’Unione Europea, 95/16/CE relativa agli ascensori.

Il nuovo regolamento fissa, tra l’altro, i criteri oggettivi ritenuti essenziali di sicurezza e di  tutela della salute.

A questo proposito si ricorda che, per quanto disposto dall’articolo 5, gli ascensori e i componenti di sicurezza cui si applica il presente regolamento devono rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute previsti nell’allegato I.

Non solo, gli ascensori e i componenti di sicurezza devono essere muniti della marcatura CE e accompagnati dalla dichiarazione CE di conformità di cui all’allegato II e per questa ragione sono considerati conformi a tutte le prescrizioni del regolamento.

Inail, rivedere le polizze domestiche

 L’Inail si dice disponibile a rivedere la polizza sugli infortuni domestici, almeno così afferma il presidente dell’Inail rispondendo ad un impegno del ministero del Lavoro Maurizio Sacconi di voler abbassare l’attuale soglia del 27% di invalidità per l’accesso alla rendita, e lo fa intervenendo a Roma alla presentazione del concorso promosso dall’Anmil, in collaborazione con l’Istituto stesso, e finalizzato alla realizzazione di calendario nel 2012 dedicato alle donne vittime di incidenti sul lavoro.

L’Inail ha precisato che da circa quattro mesi di aver messo a punto una proposta tecnica dichiarandosi pronto a discuterla con il Ministro del lavoro appena possibile. Secondo i dati diffusi si scopre che nel 2009 su quasi 800mila casi un terzo ha coinvolto le donne e nel 2010 la situazione è rimasta pressoché invariata: sul fronte infortunistico esiste una sostanziale stabilità perché, come ha aggiunto il presidente dell’Inail, Sartori a fronte di un aumento dell’occupazione femminile dello 0,1% si è registrato un aumento degli incidenti dello 0,4%.

Inail, istruzioni per la denuncia online malattia professionale

L’Inail con la circolare del 15 settembre 2010 n. 36 ha chiarito le procedure da seguire per la denuncia per via telematica della malattia professionale.

A riguardo, l’Inail ha posto in evidenza la modifica dell’articolo 53 del testo unico n. 1124/1965 delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124 e successive modifiche e integrazioni.

Infatti, al comma 5 dell’articolo 53 del predetto Testo Unico è aggiunto il seguente periodo:

“Qualora il datore di lavoro effettui la denuncia di malattia professionale per via telematica, il certificato medico deve essere inviato solo su espressa richiesta dell’Istituto assicuratore nelle ipotesi in cui non sia stato direttamente inviato dal lavoratore o dal medico certificatore”

La delibera presentata dall’Inail è stata approvata con Decreto Interministeriale del 30 luglio 2010.

I Carabinieri contro il lavoro nero

Convenzione tra le Direzioni provinciali del Lavoro e l’Arma dei Carabinieri al fine di contrastare tutti quei fenomeni di criminalità connessi allo sfruttamento del lavoro, all’occupazione illegale di lavoratori e al rispetto delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le Direzioni provinciali del lavoro e i Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri coordineranno le proprie azioni su questo versante e terranno degli incontri trimestrali per lo scambio di dati e informazioni e per la programmazione di eventuali verifiche da effettuare congiuntamente.

In particolare, sul settore infortunistico il comando provinciale dei carabinieri attraverso i comandi stazione, segnalerà alla rispettiva direzione del lavoro tutte quelle situazioni di evidente pericolosità legate alla mancata osservanza delle disposizioni di sicurezza nei cantieri, oltre agli infortuni gravi di cui sia venuto a conoscenza, per consentire tempestivi interventi ispettivi. Interventi che potranno avvenire, in casi di particolare pericolosità e gravità, anche con il supporto degli stessi Carabinieri.

Infortunio sul lavoro, ammesso il sindacato come parte civile

La corte di Cassazione nella sentenza dell’11 giugno 2010, sezione IV penale, ha ammesso un principio importante: è lecita la costituzione in parte civile dei sindacati anche se il lavoratore infortunato non era iscritta ad alcun sindacato.

Grazie a questo intervento ora è possibile tutelare tutti i lavoratori anche quelli che, per diversi motivi, non possono iscriversi ad una organizzazione sindacale.

La Corte di Cassazione ha affermato che non vi è differenza tra processi civili e penali e, nella fattispecie in oggetto, deve essere garantita la tutela dei lavoratori in caso di infortunio sul lavoro ribadendo che è possibile la costituzione della parte civile.

Quello delle morti bianche è un problema di rilevanza nazionale che deve essere affrontato con ogni mezzo al fine di garantire la sicurezza personale dei lavoratori che deve tenere conto del quadro do riferimento mutato nel corso degli anni.

Il telemarketing e il rischio professionale

Il pericolo corre sul filo.

L’Inail ha chiarito attraverso la nota n. 5941/2010 che anche chi opera nel settore del telemarketing deve essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro perché l’operatore, centralinista o telefonista, è comunque sottoposto a rischio ambientale.

Il chiarimento espresso dall’Inail è stato sollecitato da appositi quesiti relativi all’obbligo assicurativo degli addetti ai call center e, nello specifico, dei lavoratori addetti alla propaganda commerciale che fanno uso di telefono a linea fissa, in assenza di connessione a centralini o a postazioni automatizzate.

La sicurezza in Europa, La Gran Bretagna

In Gran Bretagna e Irlanda del Nord la tutela contro gli infortuni è stata introdotta  nel 1897.

Non esiste, a differenza di quello italiano con la presenza dell’Inail, un sistema di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ma, al contrario, è presente un sistema pubblico di base, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Pensioni, che eroga delle indennità in caso di infortunio o malattia professionale.

È possibile, comunque, richiedere un risarcimento.

La sicurezza in Europa, la Francia

In Francia la sicurezza sul lavoro è un concetto che risale al 1898.

Nel Paese l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori dipendenti è gestita dalla CNAMTS.

Il sistema di attuazione e controllo delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro è improntato su un sistema duale basato sull’attività del Ministero del lavoro e degli organismi di sicurezza sociale.

Il Ministero del lavoro attua le politiche di prevenzione ed elabora le regole di ordine pubblico.

La tutela degli infortuni sul lavoro in Europa, la Germania

In Germania si inizia a parlare di tutela dei lavoratori sin dal 1884. In effetti, è uno dei primi Paesi al mondo che sente la necessità di tutelare i lavoratori tanto da farne un’esigenza primaria con un sistema capillare di assicurazione contro gli infortuni.

Nei tre grandi settori industriali – agricoltura , servizi e industria- l’assicurazione è gestita da diversi organismi di diritto pubblico.

La reale gestione di questi organismi è assicurata da un consiglio di amministrazione in cui siedono i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori.

La sicurezza in Europa, la Spagna

In Spagna l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali esiste, seppur con un sistema differente, sin dal 1900.

Oggi, l’assicurazione è gestita dalle Mutuas, che sono associazioni di diritto privato senza fine di lucro, di diretta regolazione dei datori di lavoro.

Le Mutuas, rispetto al nostro ordinamento dove il sistema di assicurazione ruota attorno al nostro Inail, sono enti di diritto privatistico che gestiscono compiti pubblicistici poste sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro spagnolo.

Inail, lo sconto alle aziende virtuose

L’Inail ha deciso di dare una mano alle aziende che hanno investito in sicurezza e che sono riuscite, nel contempo, ad ottenere dei risultati significativi.

Secondo l’Inail l’intervento predisposto dall’istituto è di carattere strutturale a partire dal 1 gennaio 2008 e consiste in un intervento mirato sui premi assicurativi.

In effetti, per voce del presidente dell’Inail Sartori

Basta con una visione punitiva dell’Istituto, vogliamo essere un punto di riferimento per il sistema lavoro nel suo complesso

L’Inail, l’istituto che si occupa della tutela dei lavoratori e delle prevenzione infortuni, ha deciso di ridurre i premi a carico delle aziende artigiane che risultano essere in regola e sono particolarmente attente e sensibili al problema, in modo particolare alla prevenzione, e che non abbiano registrato infortuni nell’ultimo biennio.

Indagine Eurispes, strade e lavoro realtà più a rischio

L’indagine dell’Eurispes ha messo in evidenza le due realtà più a rischio per la collettività.

Il dato oggettivo è il risultato del Rapporto Prevenzione e sicurezza tra crescita economica e qualità di vita, commissionato all’Eurispes dal Consiglio nazionale degli ingegneri.

Gli infortuni in ambito di lavoro e nelle strade rappresentano un costo per la collettività di 73 miliardi di euro: un valore enorme, pari al 4,6% del PIL, di cui più della metà riconducibili agli infortuni sul lavoro.