Voucher: cosa sono e a cosa servono

 I voucher o buoni lavoro sono degli strumenti che permettono di regolarizzare e regolamentare, a norma di Legge, il lavoro di tipo accessorio, ovverosia il cosiddetto lavoro occasionale. I voucher sono stati ufficialmente introdotti e disciplinati in Italia con un apposito Decreto, poi convertito in Legge, nel 2008; all’inizio i buoni lavoro servivano per le prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura, con una fase sperimentale che ha in particolare interessato la vendemmia, nell’anno 2008, e categorie di lavoratori come gli studenti ed i pensionati, i quali hanno così potuto incrementare il proprio reddito per pagarsi ad esempio gli studi, o per incrementare col lavoro accessorio magari una pensione troppo bassa. Dopodiché i voucher sono stati estesi in agricoltura a tutto il lavoro di tipo stagionale, come ad esempio la raccolta dei pomodori, sempre a favore di studenti e pensionati; allo stato attuale, inoltre, il lavoro occasionale accessorio è stato esteso sia per le prestazioni occasionali nel settore del commercio, dei servizi e del turismo, sia per il lavoro occasionale domestico.

Isfol: cos’è e cosa fa

 L’Isfol è l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, istituito nel giugno del 1973 con un Decreto da parte del Presidente della Repubblica; dal 1999 è un ente pubblico di ricerca che si occupa dello sviluppo delle politiche sociali, del lavoro e della formazione professionale grazie al fatto che opera in stretta collaborazione con l’Unione Europea e tanti organismi internazionali e, in Italia, con le Regioni, le parti sociali, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ed il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Tra le attività più importanti promosse e portate avanti attualmente dall’Isfol c’è quella dei “PON”, i Programmi operativi nazionali del Ministero del lavoro; su buona parte di questi, infatti, l’attuazione è a cura dell’Isfol attraverso i fondi strutturali per il periodo dal 2007 al 2013.

Irpef: cos’è e a cosa serve

 Irpef = Imposta sul reddito delle persone fisiche

E’ una tassa che in Italia si paga sui redditi, e che costituisce una delle principali fonti di entrate per le casse dello Stato. L’Irpef è un’imposta personale e progressiva sui redditi, ovverosia calcolata in base al reddito percepito sia dal lavoratore dipendente, sia dal pensionato o dal lavoratore autonomo. Per i lavoratori subordinati, con un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, il prelievo dell’Irpef è alla fonte, ovverosia prelevato mensilmente direttamente dalla busta paga; lo stesso dicasi per i pensionati, mentre il lavoratore autonomo ogni anno, in sede di dichiarazione dei redditi, andrà a pagare l’imposta calcolata sempre in maniera progressiva in funzione dell’imponibile maturato e conseguito nel corso dell’anno precedente. L’ultima revisione Irpef è quella avvenuta con la Finanziaria 2007, quando sono stati definiti cinque scaglioni di applicazione dell’Irpef, e cinque corrispondenti percentuali di applicazione dell’imposta.

Inail: cos’è e a cosa serve

 Inail = Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

L’Istituto si occupa di tutelare nel nostro Paese i lavoratori dagli infortuni per tutte quelle attività che vengono giudicate come rischiose. In Italia tutti i lavoratori dipendenti, ma anche quelli parasubordinati che prestano servizio in ambienti e luoghi di lavoro giudicati a rischio, devono essere in via obbligatoria assicurati all’Inail contro gli infortuni.

Oltre a garantire la copertura dai rischi sul lavoro, l’Istituto promuove e persegue tutta una serie di finalità ed obiettivi correlati: da iniziative per la riduzione del tasso di infortuni in Italia al reinserimento nel mondo occupazionale di quei soggetti vittima di casi di infortunio sul lavoro. L’assicurazione Inail, oltre a coprire il rischio di infortunio sul lavoro, copre a livello assicurativo anche i casi di malattie contratte sul posto di lavoro, ovverosia le malattie professionali derivanti dalla svolgimento di attività lavorative di qualsiasi tipo, comprendendo ovviamente anche quelle che in gergo vengono definite come usuranti.

Inps: cos’è e a cosa serve

 Inps=Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale

E’ il più grande ed il più importante Ente pensionistico del nostro Paese, al quale sono iscritti la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti, sia del settore privato, sia di quello pubblico, ma anche tantissimi lavoratori autonomi non iscritti ad altre casse previdenziali.

L’Istituto, oltre ad erogare le pensioni in base all’anzianità ed all’ammontare dei contributi versati, eroga anche tutta una serie di prestazioni assistenziali a favore di tutti coloro che rientrano nella gestione di quello che viene comunemente definito come il welfare, ovverosia lo “stato sociale“. E così, da un lato l’Inps eroga le pensioni di anzianità, quelle di vecchiaia, quelle per inabilità al lavoro e quelle retrocesse ai superstiti attraverso il meccanismo della reversibilità, mentre dall’altro l’Istituto è impegnato allo stesso modo nel pagare gli assegni sociali, quelli per le invalidità civili e le pensioni minime.

Tredicesima: cos’è

La Tredicesima è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta ai lavoratori.

Può essere in tutto e per tutto assimilata ad una gratifica natalizia visto il periodo in corrispondenza del quale essa viene erogata. Pur essendo pagata una volta l’anno, l’importo della tredicesima per i lavoratori matura mese dopo mese, e viene pagata a chi è impiegato, operaio e comunque a tutti quei lavoratori che figurano come lavoratori subordinati a tempo determinato o indeterminato. La tredicesima, tra l’altro, matura nel corso dell’anno anche quando i lavoratore è costretto ad assentarsi per maternità, malattia limitatamente al periodo di contratto che permette di mantenere il posto di lavoro, nelle festività ma anche quando si fruisce di permessi retribuiti o del congedo matrimoniale.

Il Contratto di inserimento

Il contratto di inserimento è stato introdotto dalla Legge Biagi e sostituisce il precedente Contratto di Formazione (di cui riprende la maggior parte dei principi di base).

In breve si cerca di offrire al lavoratore un bagaglio di esperienza lavorativa che gli sarà poi utile in futuro.

Il franchising: cos’è?

Con un po’ di anticipo eccoci arrivati alla nostra rubrica settimanale, questa volta dedicata al franchising.

Si tratta di una valida alternativa per chi desidera avviare un’attività commerciale all’apertura di un punto vendita indipendente. Negli ultimi anni sono costantemente in aumento le persone che optano per questa scelta commerciale.

Qual è il motivo del successo del franchising? Perchè dovreste affidarvi anche voi a questa formula?

Scegliere di affiliarsi ad un brand già conosciuto e consolidato ha indubbiamente i suoi vantaggi. Se non conoscete troppo bene il settore in cui intendete investire, l’esperienza della casa madre vi sarà d’aiuto per risolvere tutti quei problemi legati all’avviamento di un’attività commerciale di cui non si conoscono tutti i segreti. Inoltre affidarsi ad un team che vi segue passo passo vi darà la possibilità di tenere sotto controllo i costi della vostra impresa. I nomi che cedono il loro marchio in franchising conoscono bene la resa e le spese per metro quadro rapportate al bacino di utenza della propria città. Cose che per un privato risultano molto difficili da calcolare.

Le aziende più strutturate saranno in grado di offrire anche un fatturato ipotetico a fronte dell’investimento sostenuto, che vi consentirà di valutare con attenzione quali sono i rischi connessi al vostro nuovo lavoro.