Presso il Comune di Capriolo (Brescia) è stato indetto un concorso pubblico, per esami, finalizzato alla copertura di un posto di Istruttore Direttivo di Vigilanza – Comandante di Polizia municipale, cat. D1, settore amministrativo ed economico finanziario – servizio polizia locale a tempo indeterminato e full time. Per inoltrare la domanda di ammissione al concorso è necessario che i candidati, al momento della scadenza del bando, siano in possesso dei requisiti seguenti:
– aver prestato servizio, per almeno due anni, presso un Ente Locale nell’area vigilanza
– laurea in Giurisprudenza, Scienze Politiche indirizzo relazioni internazionali o specialistico amministrativo, Scienze dell’Amministrazione (vecchio ordinamento, triennale o specialistica)
– età compresa fra i 18 ed i 41 anni
– cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione europea
– conoscenza di una lingua straniera (inglese o francese)
– conoscenza delle apparecchiature e applicazioni informatiche più diffuse
– patente di guida A e B, o solo B se conseguita prima del 25.04.1988
– idoneità fisica al lavoro
Quella di Milano è in Italia una città molto “attraente” per quel che riguarda il turismo congressuale sia in termini di fatturato generato annualmente da questo segmento turistico, sia per numero di posti di lavoro che è in grado di garantire. A Milano, infatti, sono ben 86 mila i lavoratori occupati in mansioni ed imprese legate al turismo congressuale grazie a 3,5 milioni di visitatori ogni anno che spendono una media giornaliera di quasi 370 euro, e che mediamente si fermano nel capoluogo lombardo per due giorni. Questo è quanto, in particolare, ha rilevato la Camera di Commercio di Milano attraverso un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento sia i dati aggiornati che provengono dall’Economist Intelligence Unit – Economist, sia quelli del registro delle imprese. Dai dati, quindi, emerge inoltre come a Milano si venga a creare un posto di lavoro nel settore per ogni 41 turisti congressuali che arrivano in città per affari.
Sono andati a ruba nel Comune di Milano i buoni lavoro, ovverosia i voucher, per il lavoro occasionale accessorio svolto dai giovani nel periodo natalizio. A darne notizia è stato il Comune di Milano nel precisare che, grazie ad uno stanziamento pari a 65 mila euro, sono stati 68 complessivamente i ragazzi che hanno potuto fruire dello strumento dei voucher. Quella dei buoni lavoro, da parte dell’Amministrazione comunale, è un’iniziativa nata nell’estate del 2009 con l’obiettivo sia di sostenere i commercianti, sia di incentivare i giovani a lavorare nel pieno della legalità. Il buono lavoro, infatti, per ogni 10 euro lordi di paga copre sia i contributi previdenziali, sia l’assicurazione Inail a fronte di un netto a favore del lavoratore occasionale pari a 7,5 euro. Possono lavorare con i voucher, nei periodi di vacanza, i giovani aventi un’età tra i 16 ed i 25 anni; e visto il successo ottenuto, Giovanni Terzi, Assessore alle Attività produttive ed alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, ha fatto presente come l’Amministrazione stia verificando la possibilità di stanziare nuove risorse per fornire opportunità di lavoro ai giovani e sostegno alle imprese.
Si chiama “Teknicamente!”, ed è un progetto finalizzato ad avvicinare sia i giovani studenti, sia le loro famiglie, all’istruzione tecnica che offre in termini di sbocchi occupazioni delle interessanti opportunità. Questo perché con i percorsi di formazione tecnico-scientifica i giovani possono conseguire una preparazione che garantisce un miglior allineamento nei processi di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. “Teknicamente!” è un progetto che in Lombardia è stato presentato dalla Regione, dall’Ufficio Scolastico regionale e dalla Confindustria Lombardia anche al fine di abbattere certi stereotipi. Al riguardo, infatti, molti genitori al termine della scuola media mandano i propri figli al liceo classico se sono molto bravi, al liceo scientifico se hanno ottenuto buoni risultati, e presso gli istituti tecnici quando invece i risultati scolastici sono stati tutt’altro che brillanti. Il tutto nonostante, in base alle proprie attitudini ed alle proprie potenzialità, indipendentemente dai risultati ottenuti alla scuola media, la scelta della scuola superiore individui un passaggio chiave, di rilevante importanza, per quel che riguarda i giovani e la loro crescita professionale.