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Collegato lavoro, presto le deleghe al governo

Dal Collegato Lavoro in arrivo le deleghe al governo per il passaggio definitivo di alcune disposizioni.

In effetti, per la nuova norma di legge si prevede una revisione della disciplina dei lavori usuranti così come stabilisce l’articolo 1, già prevista dalla legge n. 247 del 2007.

Infatti, secondo le disposizioni contenute nel collegato, il governo dovrà emanare, entro tre mesi, i relativi decreti legislativi al fine di definire i criteri applicabili.

Secondo le attuali disposizioni, è possibile ottenere, a domanda dal 1 gennaio del 2008, una riduzione di tre anni sull’età minima per il pensionamento di anzianità con almeno 35 anni di contribuzione versati e un’età anagrafica minima di 57 anni.

Non solo, il lavoratore per percepire questa particolare provvidenza dovrà dimostrare di aver svolto il lavoro ritenuto usurante per almeno sette anni per il periodo 2008/20017 e, dal 2018 in avanti, per la metà della vita lavorativa.

Accanto alla nuova disciplina dei lavori usuranti il Parlamento ha assegnato al governo anche le deleghe in fatto di riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero del Lavoro, previsto dall’articolo 2, e la delega per il riordino della normativa in materia i congedi, aspettative e permessi da esercitare entro un semestre, così come stabilisce l’articolo 23.

Il testo approvato, in via definitiva, prevede, all’articolo 46, il differimento dei termini fissati dalla legge n. 247 del 2007 per l’esercizio di deleghe in materia di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, degli incentivi per l’occupazione, l’apprendistato e occupazione femminile.

In questo ultimo caso la delega deve essere esercitata entro due anni.

Il Collegato Lavoro ha stabilito, come prevede l’ordinamento legislativo italiano, anche i criteri attuativi da seguire.

In fatto di riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi il governo dovrà, per prima cosa, riordinare la tipologia di permessi alla luce del loro contenuto e alle situazioni costituzionalmente tutelate e del loro coordinamento formale e sostanziale di tutta la normativa di riferimento.

L’obiettivo del legislatore è quello di semplificare ed aggiornare il quadro normativo.

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