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Il collocamento obbligatorio, requisiti e disposizioni normative

 I soggetti che rispondono ai requisiti di legge e che intendono iscriversi al collocamento obbligatorio devono dimostrare di essere disoccupati, tranne che per le vittime del terrorismo, e di non aver raggiunto l’età pensionabile.

In base ai riferimenti legislativi possono iscriversi le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.

Non solo, possono utilizzare questo particolare sistema di tutela gli orfani ed i figli dei soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro possono iscriversi se minori di età al momento della morte del genitore: sono considerati minori i figli fino al giorno del ventunesimo compleanno (se studenti scuola superiore), e fino a ventisei anni se universitari.

Per quanto riguarda la documentazione da presentare questa può variare in base alle diverse esigenze degli uffici del collocamento obbligatorio ed è inoltre soggetta a disposizioni regionali e locali che possono differenziarsi sul territorio.I riferimenti normativi nazionali applicabili sono composti da una nutrita serie di leggi che spaziano dalla Legge del 26 maggio 1970, n. 381, ovvero aumento del contributo ordinario dello Stato a favore dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordomuti e delle misure dell’assegno di assistenza ai sordomuti fino ad arrivare al Decreto legislativo del 19 dicembre 2002, n. 297, ovvero disposizioni  modificative  e  correttive  del decreto legislativo 21 aprile  2000,  n.  181,  recante  norme  per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell’articolo 45, comma 1, lettera a) della legge 17 maggio 1999, n. 144.

Esiste poi il Decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 2000, n. 333, ovvero “Regolamento di esecuzione per l’attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 recante norme per il diritto al lavoro dei disabili” e la Legge 12 marzo 1999, n. 68, “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, la Circolare del Ministero del Lavoro 24 novembre 1999 n. 77, la Legge 23 novembre 1998, n.407, “Nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata”.

Oltre al Decreto Legislativo del 23 dicembre 1997, n. 469, ovvero conferimento alle regioni e agli enti locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dell’articolo 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.

Il Decreto Legislativo del 23 novembre 1988, n. 509, “Norme per la revisione delle categorie delle minorazioni e malattie invalidanti, nonché dei benefici previsti dalla legislazione vigente per le medesime categorie, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, della legge 26 luglio 1988, numero 291 e la Legge del 27 maggio 1970, n. 382, “Disposizioni in materia di assistenza ai ciechi civili”.

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