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Inps, nuove indicazioni sulla “banca dati per l’occupazione”

L’Inps fornisce nuove indicazioni a proposito della Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori finalizzata come incentivo per la loro assunzione. In effetti, il nostro istituto previdenziale, con messaggio n. 20065 del 21 ottobre 2011, fornisce nuove istruzioni contabili relativamente all’incentivo  a favore delle imprese private e delle società cooperative che assumono i soggetti iscritti nella “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.

La banca dati è stata prevista dal decreto del Ministro della Gioventù del 19 novembre 2010, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 27 dicembre 2010, e disciplinato dalla circolare n. 115 del 5 settembre 2011.

Secondo le osservazioni dell’Inps le aziende, a seguito dell’assunzione, devono richiedere il relativo beneficio economico avvalendosi del modulo telematico messo a disposizione all’interno di una nuova funzionalità del Cassetto previdenziale Aziende, denominata “Istanze on-line”.

In base alle indicazioni espresse, entro il giorno successivo all’invio dell’istanza, l’Inps, effettuati con esito positivo i controlli automatizzati in ordine all’iscrizione del lavoratore nella banca dati e in ordine alla correttezza formale delle dichiarazioni del datore di lavoro, attribuirà automaticamente alla posizione contributiva interessata il codice autorizzazione “4M” che, da settembre 2011, assume il nuovo significato di Azienda autorizzata a fruire dell’incentivo per assunzione giovani genitori – DM 19 novembre 2010, su G.U. n.301/2010.

Il codice di autorizzazione avrà validità per il mese stesso di attribuzione più ulteriori dodici mensilità. Ricordiamo che possono iscriversi alla banca dati tutti i giovani che possono vantare, alla data di presentazione della domanda, in modo congiunti, diversi requisiti quali un’età non superiore a 35 anni (da intendersi fino al giorno precedente il compimento del trentaseiesimo anno di età) ed essere genitori di figli minori – legittimi, naturali o adottivi – ovvero affidatari di minori.

Non solo, i soggetti devono anche essere titolari di un rapporto di lavoro quale lavoro subordinato a tempo determinato, lavoro in somministrazione, lavoro intermittente, lavoro ripartito, contratto di inserimento, collaborazione a progetto o occasionale, lavoro accessorio o una collaborazione coordinata e continuativa.

L’iscrizione alla banca dati consente all’Inps di riconoscere l’importo di 5.000 euro in caso di assunzione con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche parziale.

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