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Nota CGIL-NIdiL sugli obblighi per le imprese

 CGIL e la NIdiL, associazione della galassia CGIL, hanno emesso un nota congiunta dove intendono denunciare gli obblighi a cui le imprese sono tenute ma che nella sostanza e nei fatti non vengono rispettate.

Infatti, le due associazioni ricordano che l’articolo 24, comma 4, del decreto legislativo n. 276/2003 impone alle imprese utilizzatrici l’obbligo di comunicare alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, o RSU, o rappresentanze Sindacali Aziendali, RSA.Rsu o alle Rsa e, in loro mancanza alle organizzazioni territoriali di categoria, il numero e i motivi del ricorso alla somministrazione di lavoro prima della stipula del contratto di somministrazione.

Infatti, per via delle norme presenti nel nostro ordinamento, l’utilizzatore, in presenza di motivate ragioni di necessità e di urgenza, deve fornire le necessarie comunicazioni entro cinque giorni successivi alla stipula dello stesso.

Non solo, ogni anno è anche necessario fornire alle rappresentane sindacali il numero e i motivi dei contratti conclusi, la loro durata, la qualifica dei lavoratori interessati.

Il recente decreto legislativo, ossia il d.lgs. n. 24/2012, ha recepito la direttiva europea sul lavoro tramite agenzia interinale, ha previsto una sanzione pecuniaria di importo variabile da euro 250 a 1250 in caso di mancata comunicazione da parte dell’azienda utilizzatrice alle rappresentanze sindacali.

Da parte sua, il ministero del Lavoro ha fornito un’interpretazione in ordine all’adempimento di tale obbligo ai primi di luglio.
Si ricorda che il Ministero del Lavoro aveva precisato che l’anno in corso l’obbligo riguarderà solo i contratti conclusi tra il 6 aprile, ovvero la data dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 24, e il 31 dicembre 2012, mentre per gli anni successivi occorrerà tener presente l’intero anno solare.

La recente modifica alla normativa fino ad oggi in vigore può rappresentare un’interessante effetto persuasivo sull’obbligo delle aziende a fornire i dati ai sindacati allo scopo di tutelare meglio i lavoratori e i loro diritti: in questo contesto si colloca la nuova iniziativa della NIdiL, associazione che appartiene alla CGIL.

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