Per qualsiasi azienda che si rispetti, la formazione dei propri dipendenti è qualcosa da curare con grande attenzione. Un gran numero di aziende si sono accorte da pochissimo tempo della possibilità di garantire formazione gratuita ai propri lavoratori, potendo contare su docenti specializzati: in tal modo, si può raggiungere l’obiettivo finale, che è quello di ottenere un notevole miglioramento sia dal punto di vista della qualità che dell’efficienza del lavoro svolto, ma in termini di preparazione del personale.

600.000 euro all’Università Bocconi di Milano per un campus da 300 posti; stesso stanziamento per la Fondazione Politecnico Milano per un campus di 276 posti; ed ancora 450 mila euro per una nuova costruzione da 84 posti presso il Politecnico di Milano. Sono queste alcune delle risorse stanziate e ripartite dalla Regione Lombardia per le residenze universitarie a seguito della relativa approvazione da parte della Giunta. Trattasi, in accordo con quanto reso noto da Domenico Zambetti, l’Assessore alla Casa della Regione Lombardia, di stanziamenti per complessivi 5 milioni di euro per la realizzazione di residenze ed alloggi per gli studenti universitari anche attraverso dei lavori di ristrutturazione.
Ben 9 milioni di euro per sostenere ed agevolare l’avvio di nuovi progetti d’impresa. E’ con questa finalità che nella Regione Sardegna l’amministrazione è scesa in campo con un apposito Bando, denominato “Promuovidea”, del quale potranno beneficiare, con l’erogazione di finanziamenti, sia i giovani aspiranti imprenditori sardi di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, sia quei lavoratori che attualmente percepiscono gli ammortizzatori sociali, quindi coloro che sono in cassa integrazione, in mobilità, prendono la disoccupazione o sono in Cigd, ovverosia in cassa integrazione in deroga. “Promuovidea“, promosso in particolare dall’assessorato del Lavoro della Regione Sardegna, nell’ambito del “POR”, il Piano Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, non è solo erogazione di finanziamenti visto che contestualmente il Bando offre anche, ai fini dell’avvio di nuovi progetti di impresa, sia sul supporto tecnico, sia il tutoraggio.
Ben 780.000 lettere informative inviate ai potenziali beneficiari, ed 830 mila richieste ricevute. Sono questi gli ultimi numeri e le ultime statistiche consolidate ed ufficiali relative al programma della carta acquisti, o se volete, di quella che comunemente viene definita, indicata e denominata dai più come la social card. A fronte di 627 mila richieste accolte, stando ai dati pubblicati online dal sito Internet del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, 263 mila sono state le social card concesse a famiglie con bambini sotto i tre anni, e 364 mila quelle concesse agli over 65. E riguardo ai problemi che si sono verificati all’inizio, quando la misura è stata introdotta dall’attuale Governo in carica, proprio il Ministero ha messo in risalto come si fosse percepito il mancato funzionamento del sistema e dei meccanismi di concessione della carta acquisti; invece questo era dovuto all’elevato numero di richieste respinte per mancanza di requisiti.
Per il futuro, così come adesso, la sfida sui mercati per le piccole e grandi imprese italiane si gioca sul sentiero della competitività. E per questo a Milano la Camera di Commercio locale, attraverso la propria azienda speciale, la Innovhub, ha messo sul piatto risorse per 1 milione di euro a favore delle imprese milanesi che vogliono innovare e sviluppare le proprie idee. Trattasi, nello specifico, di fondi che possono essere spesi in servizi innovativi che spaziano dall’audit energetico degli edifici all’eco-innovazione e passando per lo startup. Il tutto grazie a Search&Develop IV, l’edizione 2011 di un’iniziativa per la quale Innovhub ha selezionato le migliori proposte offrendo i servizi ad elevato valore aggiunto, grazie ai fondi stanziati, con un costo abbattuto di ben il 50%. In questo modo anche le piccole imprese di servizi hanno potuto accedere a queste soluzioni per l’innovazione in grado di permettere di mettersi al passo con i tempi e con le sfide globali dei mercati.
Nella Regione Sardegna partono ufficialmente i “Poic”, i Programmi operativi per l’imprenditorialità comunale, che rappresentano sia un’iniziativa sperimentale, sia un progetto pilota a livello nazionale. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel far presente come sul territorio sardo sia quello di Alghero il Comune capofila di un progetto che, nello specifico, mira a concedere sgravi fiscali per le nuove imprese e, di conseguenza, per la creazione di nuovi posti di lavoro. La misura dei Programmi operativi per l’imprenditorialità comunale è stata così inserita all’interno del Piano straordinario per il lavoro 2011 che la Giunta della Regione Sardegna ha approvato proprio nei giorni scorsi. Sul territorio, ed in particolare nel Comune di Alghero, i “Poic”, Programmi operativi per l’imprenditorialità comunale, partono con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro, ma se i riscontri saranno buoni l’Amministrazione regionale s’è da ora impegnata per andare ad incrementare in futuro i fondi stanziati.
200 milioni di euro a valere sul quadriennio dal 2011 all’anno 2014, dei quali ben 65 milioni di euro per l’anno in corso. E’ questa la dotazione finanziaria del Piano straordinario del lavoro varato dalla Giunta della Regione Sardegna dopo una lunga fase di concertazione con le organizzazioni datoriali, con i sindacati, e con le autonomie locali. Il Piano straordinario del lavoro nella Regione Sardegna consta complessivamente di undici azioni per l’occupazione, e sarà promosso e comunicato alla cittadinanza con specifici interventi da parte dell’Amministrazione regionale; questo in modo tale che le imprese, i lavoratori, le donne ed i giovani possano conoscerlo nei dettagli. Il Piano, nello specifico, punta ad incrementare sul territorio l’occupazione femminile e giovanile, a rendere le aziende sarde più competitive, ma anche a ridare vitalità all’economia locale in quei piccoli Comuni della Regione Sardegna che, anche e spesso soprattutto a causa della crisi, risultano essere a rischio di spopolamento.
Da qui al 2015 in Lombardia, senza i dovuti interventi, si rischia in Regione la carenza di medici rispetto a quelli che sono necessari per la tutela della salute dei cittadini. Ed allora, su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, la Giunta è nuovamente scesa in campo approvando un primo finanziamento, per un controvalore pari a due milioni di euro, grazie al quale sarà garantita l’attivazione di quaranta contratti a favore di altrettanti medici specializzandi presso le Università della Regione Lombardia. Trattasi, nello specifico, di contratti aggiuntivi rispetto a quelli già stabiliti dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; inoltre la Giunta, nella stessa riunione, e con la stessa delibera approvata, ha altresì stanziato altri 2,6 milioni di euro circa per l’attivazione di contratti aggiuntivi a valere sullo scorso anno, e sempre rientranti nell’ambito della copertura attraverso il Bilancio regionale.