Inail e Uni, due enti in prima linea in fatto di sicurezza sociale

L’Inail è l’ente nazionale di riferimento in fatto di sicurezza e infortunio sul lavoro e l’UNI, l’Ente di unificazione, si preoccupa di salvaguardare gli aspetti certificativi nel campo, ad esempio, dell’impiantistica, assicurando, nel contempo, l’aderenza ai rigidi riferimenti internazionali con l’obiettivo di offrire, in sostanza, un servizio di tipo multidisciplinare.

In effetti, per il presidente dell’Inail, Marco Fabio Sartori, la multidisciplinarità è l’unica via per assicurare la diffusione di una cultura della prevenzione.

L’occasione per ribadire questi principi è stato il convegno per la celebrazione dei 90 anni della fondazione dell’Uni intitolato Il futuro della formazione con il ruolo determinante dal Comitato Sicurezza promosso dall’Ente stesso.

Inail, la situazione degli infortuni sul lavoro

 L’Inail, quale Istituto di riferimento nazionale nel campo degli infortuni, riafferma il suo ruolo istituzionale come centro di garanzia e controllo per la salute nei luoghi di lavoro.

Le cifre che l’ILO ha diffuso nei giorni scorsi sono davvero allarmanti e preoccupano seriamente; in effetti, i casi mortali – dovuti a infortuni e malattie professionali – sono circa 2,3 milioni mentre gli incidenti sul lavoro si registrano un valore di 337 milioni di casi.

Dati che confermano l’attenzione degli istituti di prevenzione e di tutela tanto da ribadire l’adozione dei Sgsl come strumenti che diventano essenziali per diffondere e assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Morti Bianche nel 2011: una giornata per riflettere

 Lavorare è un diritto, così come è un diritto vivere la propria vita circondati dalle persone a noi care. Morire per un lavoro, invece, è una grande ingiustizia e questo lo sanno bene le tante persone che ogni anno lasciano questo mondo, che vedono interrompere il proprio vivere a causa della cecità nei confronti di ciò che sembra quasi una banalità: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ogni anno, numerose persone perdono la vita due volte: una morte reale e una morte sociale, superato il momento di sgomento e di rabbia, la gente dimentica le tragedie altrui, dimentica le persone che perdono i loro amati. Quando accade una tragedia ci si chiede quali sono state le cause e tante volte la risposta è, che a causare la morte del lavoratore sono le condizioni stesse del lavoratore: mancanza di attrezzature sicure e talvolta mancanza di una preparazione adeguata a svolgere lavori ritenuti pericolosi.

Cassazione, la responsabilità del datore di lavoro anche in costanza di rapporti familiari

La Corte di Cassazione in Sezione Penale ha riconosciuto, con sentenza del 27 ottobre 2010 n. 38118, la responsabilità del datore di lavoro, titolare di una impresa artigiana, per il reato di omicidio colposo commesso con violazione alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro ai danni del figlio.

Il datore di lavoro non può sottrarsi alle sue responsabilità anche se il lavoratore infortunato è il proprio figlio perché, oltre ad essere titolare dell’impresa, è anche responsabile della prevenzione infortuni della stessa Ditta.

Nella fattispecie, il datore di lavoro si era reso colpevole per aver cagionato un infortunio per colpa, violazione dell’articolo 18 comma 3 del DPR n. 547 del 1955, per non avendo fornito al figlio, assunto come collaboratore familiare, una scala dotata di tutti i dispositivi di sicurezza idonei a impedire lo scivolamento; in effetti, dall’esame dell’incidente si era constatato che la scala era priva dei piedi antisdrucciolo.

Inail, presentato il libro bianco sulle nuove tecnologie

Secondo l’Inail per prevenire i rischi occorre, per prima cosa, risaltare la conoscenza; in effetti, il settore delle nanotecnologie, la cui diffusione cresce con un ritmo pressoché esponenziale, è un campo dove non si conoscono a fondo i potenziali rischi per la salute dei lavoratori. A questo riguardo il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Inail, ex Ispesl, ha voluto dare un contributo serio ai fini della prevenzione e della sicurezza sul lavoro realizzando il Libro bianco sulle nuove tecnologie.

Il lavoro del Dipartimento di Medicina del Lavoro è stato presentato ufficialmente alla presenza di rappresentati delle categorie sociali ed è destinato ora all’esame delle parti sociali e istituzioni per l’integrazione con considerazioni e proposte nell’ottica di porre le basi di una futura strategia di intervento che sia in grado di segnalare e anticipare le eventuali pericolosità.

Le avvertenze di HP per utilizzare la postazione di lavoro

 HP scende in campo sulla sicurezza sul lavoro e lo fa offrendo a tutti la sua Guida alla sicurezza e al comfort con l’obiettivo di ridurre il rischio di infortuni.

Ormai è risaputo: utilizzare un computer per svolgere le attività lavorative può essere causa di gravi infortuni tanto che il nostro istituto di riferimento, Inail, è particolarmente attivo su questa delicata materia.

Come diversi studi hanno sottolineato l’uso non corretto della postazione di lavoro può provare danni all’organismo; in effetti, lunghi periodi di digitazione senza interruzioni, la sistemazione inappropriata della postazione di lavoro, abitudini lavorative scorrette, relazioni e condizioni di lavoro stressanti o problemi di salute personali possono essere collegati all’insorgere di diverse patologie.

Ministero del Lavoro, in arrivo il regolamento per il fondo per le vittime dell’amianto

 Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 29 marzo 2011, il Decreto Interministeriale n. 30 del 12 gennaio 2011 riguardante il Regolamento concernente il Fondo per le vittime dell’amianto ai sensi dell’articolo 1, commi 241-246, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Il Ministero ricorda che hanno diritto alla prestazione del Fondo i titolari di rendita, anche unificata, erogata ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni ed integrazioni, che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all’amianto e alla fibra fiberfrax riconosciute  dall’Inail e dal soppresso Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA) e, in caso di premorte, gli eredi ai sensi dell’articolo 85 del predetto decreto del Presidente della Repubblica.

Il rumore ambientale è un reale pericolo per la salute

 L’inail ha evidenziato una ricerca dell’Institute of Cancer Epidemiology di Copenhagen, che ha constatato di come l‘inquinamento acustico potrebbe aumentare il rischio ictus e i soggetti coinvolti, sempre secondo le ricerche, non ci sono solo i lavoratori ma anche bambini e anziani. I dati emersi dalla ricerca danese non lasciano dubbi: una cattiva qualità del sonno, la difficoltà ad addormentarsi o l’eccessiva sonnolenza diurna sono figli dell’inquinamento acustico.

L’Inail pone in risalto che i rischi che si corrono vanno oltre il cattivo umore e il peggioramento della qualità di vita: l’esposizione a forti rumori costituisce principalmente un pericolo per la propria salute.

La ricerca è stata pubblicata sull’European Heart Journal e secondo gli scienziati l’iperstimolazione dell’apparato uditivo determinerebbe un terremoto nel  sistema cardiovascolare, provocando danni permanenti in particolar modo su bambini e anziani.

Ministero del lavoro, in arrivo il testo coordinato sulle direttive per Ascensori e Montacarichi

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il testo coordinato del Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 214, ovvero il Regolamento recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per la parziale attuazione della Direttiva dell’Unione Europea 2006/42/CE relativa alle macchine e che modifica la Direttiva, sempre dell’Unione Europea, 95/16/CE relativa agli ascensori.

Il nuovo regolamento fissa, tra l’altro, i criteri oggettivi ritenuti essenziali di sicurezza e di  tutela della salute.

A questo proposito si ricorda che, per quanto disposto dall’articolo 5, gli ascensori e i componenti di sicurezza cui si applica il presente regolamento devono rispondere ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute previsti nell’allegato I.

Non solo, gli ascensori e i componenti di sicurezza devono essere muniti della marcatura CE e accompagnati dalla dichiarazione CE di conformità di cui all’allegato II e per questa ragione sono considerati conformi a tutte le prescrizioni del regolamento.

L’Inail, per Sartori, deve diventare un punto di riferimento europeo in fatto di sicurezza sul lavoro

 Per il responsabile dell’Istituto, l’Inail deve diventare un modello di prevenzione internazionale non solo sul fronte degli infortuni sul lavoro, o sulla sicurezza, ma deve impegnarsi, insieme a sindacati e imprenditori, per operare un vero salto di qualità per offrire risposte precise in tutti gli aspetti di un rapporto di lavoro.

Il convegno Flessibilità&Produttività, promosso dalla fondazione I-Csr (Italian center for Social responsibility), è stato l’occasione per delineare un possibile prossimo scenario che vede coinvolto l’Inail in prima linea in attività mirate sul versante della conciliazione dei tempi di vita e professionali.

Come lo stesso presidente dell’Istituto ricorda

L’Inail è un istituto connotato al femminile: oltre il 58% del personale è donna. Le problematiche di conciliazione vita-lavoro ci sono ben presenti. Da oltre vent’anni è, infatti, attivo nell’Istituto il comitato Pari opportunità, particolarmente incisivo nelle sue attività e in cui crediamo molto

Cassazione, l’accredito figurativo per i lavoratori dell’amianto

 Importante novità in fatto di calcolo del periodo di computo per il prepensionamento dei lavoratori infortunati in seguito all’uso e all’esposizione con l’amianto.

La Corte di Cassazione chiarisce alcuni punti in merito all’annosa questione dell’accredito dei contributi figurativi utili al riconoscimento della pensione per i lavoratori del settore amianto.

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6031 del 15 marzo del 2011, ha stabilito un’importante principio, ossia l’accredito dei contributi figurativi per il prepensionamento a beneficio del lavoratore infortunato in seguito all’esposizione con l’amianto è ammissibile soltanto nei limiti del raggiungimento dei requisiti per la pensione.

La Suprema Corte, fermo restando il diritto al pensionamento anticipato per i lavoratori soggetti a prolungata esposizione all’amianto così come stabilisce il decreto legge n. 185/1994, ha posto in evidenza che non è ammissibile determinare il periodo complessivo di contribuzione ai fini pensionistici, superiore ai trentacinque anni, il minimo previsto per l’accesso al trattamento della pensione di anzianità.

Inail, per l’amianto maggiori risorse per gli infortunati

 L’Inail, nel fare il punto della situazione sulla sicurezza e la tutela degli infortunati a causa dell’amianto, ha voluto mettere in evidenza il lavoro svolto fino ad oggi e sull’operatività del regolamento attuativo del Fondo vittime amianto, che era previsto dalla legge 244/2007 (legge Finanziaria), ma che risulta operativo da circa due mesi.

In base alle informazioni diffuse dall’Inail si apprende che il nuovo regolamento ha stabilito un incremento aggiuntivo del 20% ai titolari di rendita INAIL per le malattie professionali asbesto-correlate.

Per Alessandro Marinaccio, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina del Lavoro Inail (ex Ispesl) e responsabile del Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM), l’andamento è senza dubbio positivo e che consente di operare con una certa tranquillità anche se rimane ancora da capire coloro che risultano colpite non in ambito professionale.

Inail, rivedere le polizze domestiche

 L’Inail si dice disponibile a rivedere la polizza sugli infortuni domestici, almeno così afferma il presidente dell’Inail rispondendo ad un impegno del ministero del Lavoro Maurizio Sacconi di voler abbassare l’attuale soglia del 27% di invalidità per l’accesso alla rendita, e lo fa intervenendo a Roma alla presentazione del concorso promosso dall’Anmil, in collaborazione con l’Istituto stesso, e finalizzato alla realizzazione di calendario nel 2012 dedicato alle donne vittime di incidenti sul lavoro.

L’Inail ha precisato che da circa quattro mesi di aver messo a punto una proposta tecnica dichiarandosi pronto a discuterla con il Ministro del lavoro appena possibile. Secondo i dati diffusi si scopre che nel 2009 su quasi 800mila casi un terzo ha coinvolto le donne e nel 2010 la situazione è rimasta pressoché invariata: sul fronte infortunistico esiste una sostanziale stabilità perché, come ha aggiunto il presidente dell’Inail, Sartori a fronte di un aumento dell’occupazione femminile dello 0,1% si è registrato un aumento degli incidenti dello 0,4%.

Inail, risultati apprezzabili sul fronte degli infortuni

Diffusi i dati sugli infortuni sul lavoro in Italia da parte del presidente dell’Istituto: risultati apprezzabili che vedono scendere la cifra delle vittime da 1500 a 980 rispetto alle valutazioni di dieci anni fa.

Secondo il presidente dell’Inail questi rappresentano delle cifre importanti perché è il frutto di anni di lavoro e di una maggiore sinergia con le aziende, in modo particolare con le piccole e medie industrie.

Il presidente dell’Istituto, Marco Fabio Sartori, in un’intervista al “Il Sole 24Ore” dopo aver commentato i dati preliminari sull’andamento infortunistico 2010 diffusi dall’Inail, osserva che

Scendere, sia pure di poco, sotto la soglia psicologica dei mille incidenti mortali non rappresenta un dato da poco. Solo dieci anni fa eravamo vicini alle mille e cinquecento vittime l’anno, significa che il lavoro dell’Inail nella diffusione sempre più capillare della cultura della sicurezza anche nel mondo delle piccole imprese sta pagando