L’Inail si dice disponibile a rivedere la polizza sugli infortuni domestici, almeno così afferma il presidente dell’Inail rispondendo ad un impegno del ministero del Lavoro Maurizio Sacconi di voler abbassare l’attuale soglia del 27% di invalidità per l’accesso alla rendita, e lo fa intervenendo a Roma alla presentazione del concorso promosso dall’Anmil, in collaborazione con l’Istituto stesso, e finalizzato alla realizzazione di calendario nel 2012 dedicato alle donne vittime di incidenti sul lavoro.
L’Inail ha precisato che da circa quattro mesi di aver messo a punto una proposta tecnica dichiarandosi pronto a discuterla con il Ministro del lavoro appena possibile. Secondo i dati diffusi si scopre che nel 2009 su quasi 800mila casi un terzo ha coinvolto le donne e nel 2010 la situazione è rimasta pressoché invariata: sul fronte infortunistico esiste una sostanziale stabilità perché, come ha aggiunto il presidente dell’Inail, Sartori a fronte di un aumento dell’occupazione femminile dello 0,1% si è registrato un aumento degli incidenti dello 0,4%.
In linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane dall’Amministrazione regionale, in Sardegna è in rampa di lancio “Welfare to Work“, un importante progetto per le imprese e, soprattutto, a favore dei lavoratori svantaggiati. La Regione Sardegna, ed in particolare l’Assessorato regionale al Lavoro, ha infatti pubblicato l’apposito Avviso grazie al quale le aziende che operano nei settori delle telecomunicazioni e dell’informatica, e che esercitano l’attività di call center, potranno ottenere dei contributi “spendibili” per andare ad assumere lavoratori svantaggiati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’Avviso, denominato “Welfare to Work a titolarità regionale“, è in particolare strutturato su due linee di intervento: una è quella sopra citata per le imprese, mentre l’altra è per i lavoratori che, non avendo ancora trovato un’opportunità di assunzione, possono ottenere una “dote” da spendere presso le imprese sempre ai fini di una ricollocazione sul mercato del lavoro.
Per le famiglie lombarde la preoccupazione più stringente è rappresentata dal posto di lavoro. A rilevarlo sono due recenti indagini, dal titolo” Famiglie e fiducia Monza e Brianza, Lombardia, Italia” e “Famiglia e risparmio: la risposta italiana alla crisi. Monza, Lombardia e Italia”, che, in collaborazione con DigiCamere, sono state realizzate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. In particolare, le indagini rivelano come anche per l’anno in corso nel nostro Paese, in ragione di ben nove famiglie lombarde su dieci, l’economia italiana resterà ancora in stand-by. Come diretta conseguenza le famiglie residenti nella Regione Lombardia, nel rapporto di ben 4 su 5, si aspettano un aumento della disoccupazione con una percentuale più alta rispetto alla media nazionale che registra una percentuale del 67%. E sebbene la disoccupazione giovanile in Italia sia a livelli da record, sono proprio loro a confermarsi per il futuro più ottimisti in merito sia alla crescita economica dell’Italia, sia al miglioramento della situazione all’interno della propria famiglia.
Dalla casa al lavoro, e viceversa, senza utilizzare l’auto privata, ma spendendo, così come avviene per i buoni pasto durante la pausa pranzo, un voucher per il trasporto pubblico. E’ questa una delle nuove proposte, in Lombardia, formulata nel corso del primo Tavolo dei Mobility manager, un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione regionale, ed in particolare da Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture ed alle Mobilità, e da Marcello Raimondi, assessore all’Ambiente, all’Energia ed alle Reti della Regione Lombardia. L’obiettivo è chiaramente quello di introdurre misure e facilitazioni anti-smog nell’ambito delle scelte dei lavoratori quando tutte le mattine devo coprire la “tratta” casa-lavoro. Al riguardo, non a caso, con il primo Tavolo dei Mobility manager l’Amministrazione regionale ha voluto coinvolgere sia gli Enti pubblici della Regione Lombardia, sia le aziende affinché possano essere presentate e valutate delle proposte tali da ridurre lo smog, garantire fluidità negli spostamenti, migliorare la sicurezza stradale, e promuovere la mobilità sostenibile rispettando l’ambiente.