Stime posti di lavoro 2012

 Secondo quanto affermato da un rapporto Unioncamere 2012 sull’andamento del mercato del lavoro, nel corso dell’anno il Prodotto Interno Lordo calerà di 1,5 punti percentuali, mandando in fumo altri 130 mila posti di lavoro. Per attendere una gradita inversione di tendenza occorrerà analizzare il successivo 2013, quando il Prodotto Interno Lordo subirà un incremento di 0,8 punti percentuali (trascinato, principalmente, da un apprezzamento di 1,3 punti percentuali nel Nord – est Italia).

Sempre secondo quanto affermato da Uninocamere, le regioni del Sud pagheranno “lo scotto più consistente della crisi segnando un decremento del Pil di 1,8 punti percentuali, con Abruzzo, Molise e Basilicata destinate a registrare una contrazione del 2%”. In significativo calo anche i consumi delle famiglie e la spesa per gli investimento, con una flessione di 2,1 punti percentuali e di 3,8 punti percentuali, ancora più grave nel Mezzogiorno d’Italia.

Concorso Istat per 60 esperti nella ricerca


L’Istat sta per assumere 60 figure professionali che andranno ad occupare profili di medio – alto livello all’interno delle proprie strutture. A comunicarlo è l’Istituto, mediante la Gazzetta Ufficiale dello scorso 30 dicembre 2011, che riportava i dettagli sulla selezione dei profili professionali ricercati, con un’operazione che avverrà mediante quattro distinti concorsi.

Il primo di questi riguarda nove posti di primo ricercatore di secondo livello professionale, una figura professionale che andrà ad occupare l’area delle statistiche economiche, le statistiche socio-demografiche e ambientali, la contabilità nazionale e l’area degli uffici territoriali. Sono richiesti, in qualità di requisiti, la laurea vecchio ordinamento o la magistrale, relativa alle aree prescelte, e una specifica esperienza professionale di almeno cinque anni dopo la laurea, in attività di ricerca o di coordinamento di strutture o progetti di ricerca.

Occupazione edilizia e costruzioni: 350.000 posti di lavoro in fumo

 Nel settore edile e delle costruzioni in Italia, dall’inizio della crisi, sono stati persi ben 230 mila posti di lavoro, che salgono a 350 mila considerando anche l’indotto. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, in un Rapporto nel quale è stato fatto il punto anche sull’andamento dell’occupazione nel comparto che in Italia continua ad essere penalizzata sia dalla contrazione degli investimenti, sia da prospettive di miglioramento che al momento non s’intravedono. Non a caso, nel primo trimestre del 2011 le casse edili hanno fatto registrare un’ulteriore contrazione dei livelli delle ore lavorate; trattasi, nello specifico, di una flessione tendenziale pari al 3,1% che si va a sommare al pesante -20% registrato nel biennio 2009-2010.

Nuovi posti di lavoro? Grazie alle rinnovabili termiche

Parliamo di ambiente e di occupazione; sembra infatti che si riescano a creare 85 posti di lavoro per ogni milione di incentivo erogato per le rinnovabili termiche. Ad analizzare i dati è stata Amici della Terra (un’ Associazione ambientalista) ha spiegato che invece se si parla di fotovoltaico il numero di nuovi addetti, sempre per ogni milione di inecentivi è pari a 1,3; Andrea Molocchi, responsabile ufficio studi di “Amici della Terra” dice:

Quest’ultimo dato trova ragione nel fatto che una volta installati, gli impianti fotovoltaici incentivati, non generano praticamente più occupazione, ma gli incentivi dovranno essere pagati dai consumatori per 20 anni

Dahlia Tv: 200 posti di lavoro rischiano di saltare

 Dahlia Tv, partecipata del Gruppo Telecom Italia Media, quotato in Borsa a Piazza Affari, è in liquidazione. A darne notizia nei giorni scorsi con un comunicato è stata proprio Telecom Italia Media, la quale in particolare ha fatto presente come si sia verificata per Dahlia Tv una della cause per cui scatta lo scioglimento della società. L’Assemblea ha già deliberato per la nomina di un liquidatore che sarà chiamato ora a predisporre per Dahlia Tv un piano di liquidazione. In virtù di tale scelta i dipendenti della società rischiano di perdere il posto di lavoro, e non a caso i Sindacati hanno lanciato l’allarme visto che già la situazione dal fronte occupazionale nel nostro Paese è ancora tutt’altro che rosea. Nel dettaglio, i Sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, nel lanciare l’allarme sul rischio reale che, tra i dipendenti di Dahlia Tv e quelli dell’indotto, si vadano a perdere ben 200 posti di lavoro, si sono appellati a Paolo Romani, il Ministro dello Sviluppo Economico, affinché vengano fatte scelte tali da salvaguardare i livelli occupazionali.

Lavoro Piemonte: sostegno al reddito per le famiglie numerose

 Entro un paio di mesi nella Regione Piemonte sarà pubblicato il Bando grazie al quale si punta al sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà, a partire da quelle numerose con componenti disoccupati, e passando per le persone di età superiore ai 55 anni che sono attualmente disoccupate. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo aver fatto presente che, a valere sul sostegno al reddito per il biennio 2010-2011, la misura sarà discussa con le parti sociali al fine di poi, entro un paio di mesi, come sopra accennato, di pubblicare il Bando ed assegnare le risorse. In accordo con quanto dichiarato da Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale della Regione Piemonte, la dotazione finanziaria della misura è pari complessivamente a ben 18 milioni di euro.

Regione Basilicata: voucher per l’inserimento lavorativo

 Nella Regione Basilicata l’Amministrazione ha messo a punto una misura che, attraverso l’erogazione di voucher, permetterà di creare occupazione vera e stabile a favore dei giovani. Trattasi, nello specifico, di una formula di inserimento lavorativo tramite voucher che prevede all’inizio a favore del giovane un tirocinio alla cui conclusione porta con se una dote pari a ben 10 mila euro che individua in tutto e per tutto un aiuto economico a fronte però dell’assunzione da parte dell’impresa. Il programma mira a responsabilizzare non solo il giovane che effettua il tirocinio, ma anche l’impresa che potrà assumere il giovane in ragione di uno ogni cinque dipendenti che sono già in servizio; solo in questo modo, e nel rispetto, tra l’altro, di altri requisiti, l’azienda potrà andare ad “incassare” il voucher da 10 mila euro. L’azienda, in particolare, dovrà essere disposta ad assumere il giovane quantomeno con un contratto a tempo determinato per un periodo non inferiore ai due anni, ovverosia ventiquattro mesi.

Sicurezza sul posto di lavoro: campagna straordinaria in Veneto

 Nella Regione Veneto è in rampa di lancio una importante campagna straordinaria per la sicurezza sul posto di lavoro. Ad annunciarla è stata Elena Donazzan, Assessore regionale alle politiche del lavoro, della formazione e dell’istruzione, sottolineando come la campagna, rivolta alle aziende della Regione Veneto, andrà ad interessare oltre settemila tra lavoratori, datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori per quel che riguarda la sicurezza in azienda. La campagna straordinaria per la sicurezza sul posto di lavoro durerà fino al mese di giugno del prossimo anno con oltre mille interventi di natura formativa, di cui il 70% costituito da corsi di formazione, e per il 30% da interventi finalizzati alla consulenza per la sicurezza in azienda per un totale complessivo di 25 mila ore di interventi formativi dei quali fanno parte anche ben 160 seminari tematici.

Lavoro Piemonte: arriva il nuovo contratto di insediamento

 Al fine di salvaguardare nel tempo i livelli occupazionali sul territorio, la Regione Piemonte ha messo a punto il nuovo contratto di insediamento che sarà in grado di garantire più occupazione a seguito di vincoli più stringenti per le imprese che, in particolare, dovranno vincolare la presenza degli impianti nella Regione per almeno dieci anni, e dovranno altresì garantire un numero minimo obbligatorio di posti di lavoro. Ad annunciare il nuovo contratto di insediamento, nel corso di una conferenza stampa, è stato Massimo Giordano, assessore regionale allo Sviluppo economico ed alle Attività produttive, precisando che trattasi di una misura rientrante nel Piano straordinario per l’occupazione, e che in questo modo l’Amministrazione punta a mettere al centro nello sviluppo produttivo i lavoratori. Il tutto a fronte di uno stanziamento di risorse pari a ben 60 milioni di euro in due anni che saranno concessi ad imprese e ad organismi di ricerca senza scopo di lucro nel rispetto dei vincoli, più stringenti, definiti con il nuovo contratto di insediamento.

Regione Piemonte: 5% stipendio assessori ai cassintegrati

 Nella Regione Piemonte il 5% dello stipendio che sarà percepito dal Presidente, Roberto Cota, e da tutti gli assessori regionali, andrà a favore cassintegrati piemontesi. A darne notizia è l’Amministrazione regionale a seguito di una decisione che comporterà annualmente la possibilità di disporre di una somma pari a 100 mila euro circa che sarà “girata” ai lavoratori piemontesi in cassa integrazione attraverso l’alimentazione di un Fondo istituito ad hoc. Nel dettaglio, gli assessori della Regione Piemonte rinunceranno ad una quota di stipendio pari a 614 euro mensili, il vicepresidente Roberto Rosso rinuncerà a 672 euro al mese, mentre il Presidente Cota si “autotasserà” per una quota di stipendio pari a 700 euro mensili. Trattasi di una vera e propria autotassazione visto che per l’alimentazione del Fondo apposito a favore dei cassintegrati non è stato scelto di varare una Legge; per “scavalcare” le lungaggini burocratiche, infatti, i fondi saranno direttamente e rapidamente messi a disposizione dal Presidente, Vicepresidente ed Assessori attraverso l’erogazione di un contributo volontario.

Occupazione Italia: 200 mila lavoratori a rischio

 In Italia a causa di una crisi che sembra non avere fine ci sono altri 150-200 mila posti di lavoro a rischio. A fornire queste stima è la Cisl in “Rapporto Industria“, un documento nel quale viene fatto il punto sugli ultimi due anni di crisi economica che hanno fatto “scomparire” la bellezza di 350 mila posti di lavoro ma, come accennato, non è ancora finita visto che su tutto il territorio nazionale ci sono ancora molti casi di crisi aziendale. Intanto, nel periodo dall’aprile del 2008 al febbraio 2010, preso a riferimento dalla Cisl nel suo Rapporto, c’è stata una caduta dell’occupazione sostanzialmente senza precedenti nel comparto del manifatturiero con un secco -7%.

Agile ex Eutelia: voucher Regione Lombardia per 400 lavoratori

 Per ben 400 lavoratori lombardi di Agile ex Eutelia, senza stipendio da parecchi mesi, arriva finalmente una boccata d’ossigeno; Gianni Rossoni, che ricopre la carica di assessore all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, ha infatti reso noto che l’Amministrazione regionale, dopo aver incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, ha deciso di scendere in campo aiutando i 400 lavoratori attraverso la concessione di un voucher di importo pari a 350 euro al mese. Nello specifico, i lavoratori dell’azienda di Pregnana percepiranno il voucher per un periodo di tre mesi se sono rimasti senza percepire lo stipendio da quattro mesi; al riguardo la Regione Lombardia ha reso noto che i lavoratori che rientrano in tale condizione sono ben 170. I restanti 230 lavoratori della società che non percepiscono lo stipendio da tre mesi avranno il voucher da 350 euro al mese per un periodo pari a due mesi.

Unrae: 15.000 posti di lavoro a rischio nel settore auto

A richio 15.000 posti di lavoro nel settore auto. Questo l’allarme lanciato da Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia.

L’incredibile  ascesa della vendita di automobili in Europa, che ha fatto registrare più di un milione e mezzo di immatricolazioni – 1.676.427 secondo l’ACEA, l’Associazione dei costruttori europei – , sembra essersi arrestata.

A marzo, in Italia, si è conclusa la fase nel corso della quale si potevano immatricolare le vetture beneficiate dagli incentivi governativi, perché ordinate entro il 31 dicembre del 2009.

La chiusura delle agevolazioni di Marzo provocherà da Aprile, secondo quanto affermato da Filipponi, un periodo di allarme per i lavoratori del settore auto.