Arriva Perseo, il nuovo fondo complementare sanitario

Perseo nasce ufficialmente il 21 dicembre del 2010 ed è il fondo pensione complementare di riferimento del settore Enti locali e Sanità e, al pari degli altri fondi, è a capitalizzazione individuale ed a contribuzione definita, e le sue regole presentano punti in comune con quelle dell’altro fondo nazionale di categoria istituito per i dipendenti pubblici come l’aliquota dell’1% quale misura della contribuzione a carico di lavoratore e datore di lavoro.

Attualmente i fondi negoziali e attivi sono ad oggi rivolti solo ad alcune categorie del pubblico impiego, anche se esiste la possibilità, per i lavoratori delle altre categorie, di aderire a forme pensionistiche complementari di tipo individuale ed eventualmente, una volta costituito il fondo negoziale di categoria, trasferirvi la posizione di previdenza complementare maturata.

Incentivi per incrementi della produttività, alcuni casi particolari

La circolare congiunta del Ministero del Lavoro e dell’Agenzia delle Entrate in merito all’articolo 1, comma 47, della legge n. 220 del 2010, ovvero sull’imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione corrisposte in relazione ad incrementi di produttività ha evidenziato alcuni casi particolari.

Secondo gli estensori della circolare, un caso specifico è rappresentato dall’istituto della somministrazione di lavoro. Si ricorda, al riguardo, il disposto di cui all’articolo 23 del decreto 276 del 2003, ovvero i contratti collettivi applicati dall’utilizzatore stabiliscono modalità e criteri per la determinazione e corresponsione delle erogazioni economiche correlate ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti o collegati all’andamento economico dell’impresa.

Inps, i Pin nella certificazione di malattia

Nel nuovo processo telematico i Pin hanno un ruolo fondamentale perché sono utilizzati per tracciare tutto il flusso e garantire l’affidabilità di tutto il meccanismo.

In effetti, una volta ottenuto il certificato di malattia, il datore di lavoro, attraverso il PIN, è in grado di consultare la situazione del proprio dipendente: a video o su stampa. Non solo, sempre utilizzando il servizio telematico e il suo Pin, l’azienda può chiedere all’istituto previdenziale la trasmissione dell’attestazione alla propria PEC.

Al contrario, la pubblica amministrazione riceve l’attestazione di malattia dall’Inps per mezzo delle informazioni ottenute dall’istituto previdenziale dei lavoratori pubblici con una piccola differenza, ovvero gli uffici del personale della pubblica amministrazione inoltrano una copia dell’attestazione alla mail del dipendente, sia questo PEC o meno.

La malattia e il dipendente pubblico

Il dipendente di un’amministrazione pubblica iscritto all’Inpdap ha una disciplina propria in fatto di trattamento economico che si differenzia dall’iscritto all’Inps, il maggiore istituto previdenziale italiano per i dipendenti del settore privato.

Secondo le disposizioni dell’Inpdap, un lavoratore assente per malattia per i primi dieci giorni ha diritto a percepire il trattamento economico fondamentale con l’esclusione delle voci accessorie.

In pratica, rientrano tra le voci fondamentali lo stipendio tabellare, la tredicesima, le voci della retribuzione a titolo individuale di anzianità e il cosiddetto emolumento ad personam, ovvero ogni indennità o emolumento che hanno carattere fisso e continuativo.

DURC, la responsabilità della pubblica amministrazione

A volte può succedere di non possedere tutta la documentazione per completare l’iter richiesto per ottenere il DURC, documento valido per partecipare alle gare indette dall’Amministrazione stessa.

Ad esempio, può succedere, ed è successo, che il DURC disponga dell’attestazione della regolarità contributiva di un ente ma non di un altro.

A questo riguardo ricordiamo che il DURC deve raccogliere le informazioni inerenti alla sua attività fornite dall’Inail e dall’Inps.

In base al decreto 24 ottobre 2007, articolo 8, e secondo le precisazioni contenute nella Circolare del Ministero del lavoro del 30 gennaio 2008, ai fini della partecipazione a gare di appalto non osta al rilascio del DURC uno scostamento non grave tra le somme dovute e quelle versate, con riferimento a ciascun Istituto previdenziale ed a ciascuna Cassa edile.

Inail, in arrivo la guida all’autoliquidazione 2011

Inail ha recentemente diffuso attraverso Internet, al sito istituzionale dell’Istituto, la nuova guida all’autoliquidazione 2011 in formato elettronico.

La guida può anche essere visionata selezionando Autoliquidazione-Guida dall’apposita combo Accesso rapido.

L’Inail informa, attraverso un comunicato stampa, che sono state apportate diverse modifiche rispetto alla versione precedente.

In effetti, il modulo per la dichiarazione delle retribuzioni (Mod. 1031), nel quale è stata inserita la casella “SI” – Certifico essere in possesso dei requisiti ex lege 296/2006, art. 1, commi 780 e 781 che deve essere barrata dalle imprese artigiane in sede di Autoliquidazione 2010/2011 per essere ammessi al beneficio della riduzione contributiva in occasione dell’Autoliquidazione 2011/2012.

Buttafuori, proroga dei termini

Nuova proroga in arrivo sullo svolgimento delle attività di buttafuori.

Ricordiamo che la legge n. 94 del 15 luglio del 2009, disposizioni in materia di sicurezza pubblica, all’articolo 3, dal comma 7 al 13, pone in essere la figura del buttafuori.

In effetti, fermo restando quanto previsto dall’articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931 n. 773 e successive modificazioni, la legge autorizza l’impiego di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, anche a tutela dell’incolumità dei presenti.

Ricordiamo anche che l’espletamento di tali servizi non comporta l’attribuzione di pubbliche qualifiche ed è vietato l’uso di armi, di oggetti atti ad offendere e di qualunque strumento di coazione fisica.

Borse di studio: Sardegna, Bando per l’alta specializzazione giuridica

 A valere sul 2010-2011, in Sardegna la Presidenza della Regione ha reso noto d’aver pubblicato un Bando finalizzato alla concessione di complessive quaranta borse di studio con la finalità di incentivare l’alta specializzazione giuridica. Per ogni borsa di studio saranno concessi ben 10 mila euro lordi ai vincitori della selezione che, nello specifico, dovranno poi andare a frequentare un tirocinio d’alta specializzazione giuridica, per un periodo di dieci mesi, e per una durata settimanale pari ad almeno venti ore, presso gli uffici giudiziari giudicanti di I grado. Il Bando ed il fac simile di domanda si possono visionare e scaricare direttamente dal sito Internet della Regione Sardegna; gli interessati, in possesso dei requisiti, devono presentare domanda, entro e non oltre il prossimo 20 gennaio 2011, con consegna a mano o a mezzo servizio postale al Servizio affari generali ed istituzionali della Presidenza della Regione che si trova al numero 69 di viale Trento.

In arrivo la firma digitale

Dopo la posta elettronica certificata è pronto un nuovo servizio in grado di aggiungere flessibilità e certezza nei rapporti di lavoro gestiti in modo telematico.

In sostanza, la firma digitale è l’equivalente di una tradizionale firma autografa su carta e il documento in formato elettronico così sottoscritto assume piena efficacia probatoria.

La firma digitale consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale. Possono dotarsi di firma digitale tutte le persone fisiche: cittadini, amministratori e dipendenti di società e pubbliche amministrazioni.

Per dotarsi di questo importante strumento è necessario rivolgersi ai certificatori accreditati autorizzati da DigitPA che garantiscono l’identità dei soggetti che utilizzano la firma digitale.

Ministero del Lavoro, le progressioni economiche dei dipendenti

Il Ministero del Lavoro ha provveduto a pubblicare i bandi per l’avvio delle procedure per lo sviluppo economico dei lavoratori appartenenti alle aree funzionali del personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In arrivo finalmente una buona opportunità per le progressioni economiche.

La procedura definita consente l’accesso alla fascia retributiva immediatamente superiore a quella di inquadramento, nell’ambito del profilo di appartenenza, con decorrenza 1 gennaio 2010.

Alle procedure selettive, così come definite neella documentazione di riferimento, potranno partecipare i dipendenti inquadrati nel ruolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla data del 1 gennaio 2010, anche se comandati o distaccati presso altre Amministrazioni o in posizione di fuori ruolo.

Il rilascio del DURC

Il DURC, ovvero documento unico di regolarità contributiva, è un documento che dimostra l’assolvimento da parte dell’impresa degli obblighi contributi e contrattuali.

Questa particolare attestazione deve essere richiesta alla Cassa Edile o alla sede dell’Inps, o Inail, territorialmente competente.

Nel primo caso, Cassa Edile, si applica quando l’impresa ha l’obbligo di iscrizione alla cassa edile o quando vige un contratto di lavoro del settore edile.

In tutti gli altri casi la necessaria istanza può essere inoltrata, indifferentemente, ad una sede Inps o Inail.

In caso di Pubbliche Amministrazioni appaltanti la richiesta deve essere fatta per via telematica.

I certificati di malattia e la telematica

 Fino al 31 gennaio del 2011 le amministrazioni pubbliche non contesteranno il mancato rispetto della procedura telematica già a suo tempo prevista per l’invio dei certificati di malattia.

In effetti, ad oggi il medico che non è in grado di utilizzare una connessione a internet per consentire la trasmissione telematica dei certificati medici al datore di lavoro di riferimento può contattare il numero verde 800 013 577, analogo discorso per le certificazione in caso di pronto soccorso o ricovero in ospedale.

Secondo le indicazioni dell’ente previdenziale pubblico di riferimento, ovvero l’Inpdap, la normativa si applica a tutto il personale ad ordinamento privatistico.

In sostanza, la norma non riguarda il personale in regime di diritto pubblico: magistrati, avvocati di Stato, professori universitari, forze armate, forze di polizia, vigili del fuoco, carriera diplomatica e prefettizia.

Collegato lavoro, l’arbitrato

L’articolo 31 della legge 183/2010, meglio conosciuta come Collegato Lavoro, detta disposizioni inerenti la nuova procedura di conciliazione e arbitrato.

La norma fissa, con riferimento all’attività delle commissioni di certificazione, l’accertamento dell’effettiva volontà delle parti di devolvere ad arbitri le controversie di lavoro deve essere verificata all’atto della sottoscrizione della clausola compromissoria ed ha ad oggetto le controversie che dovessero successivamente insorgere dal rapporto di lavoro.

Non solo, a questo fine il legislatore ha modificato alcune disposizioni contenute nell’articolo 411 del codice di procedura civile relativo al processo verbale di conciliazione, tra le disposizioni applicabili alle controversie individuali di lavoro nella pubblica amministrazione.

Inpdap, trattamento di fine servizio

Avevamo già messo in evidenza che dal 1 gennaio del 2011 cambia il calcolo del trattamento di fine servizio del personale dipendente delle amministrazioni pubbliche, così come ha stabilito la recente manovra finanziaria di luglio, di competenza dell’Inpdap.

Il nuovo trattamento di fine servizio sarà il risultato di una prestazione costituita dalla somma di due importi: il primo calcolato  in base alle modalità previste dalla specifica normativa del tfs sull’anzianità maturata al 31 dicembre 2010 e il secondo calcolato  in base alle regole dettate per il Tfr, o trattamento di fine rapporto.

Occorre, però, anche tenere conto dei periodi riscattati.

I  riscatti ai  fini Tfs,  la cui domanda è presentata successivamente al 31 dicembre 2010 ma relativa a periodi e/o servizi prestati in data antecedente  al 1° gennaio 2011, influiscono, ai fini del calcolo degli anni utili, sulla individuazione della  prima quota Tfs contribuendo ad aumentare l’anzianità utile.