Rinnovato il contratto FIAT

 Lo scorso 8 marzo 2013, è stato firmato dalle parti sociali il nuovo  accordo sul rinnovo del contratto FIAT dalle Organizzazioni Sindacali nazionali FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC, UGL Metalmeccanici e l’Associazione Quadri e Capi FIAT con il Gruppo FIAT,  l’accordo sul rinnovo del contratto. L’accordo riguarda oltre 80 mila addetti in tutta Italia.

In base al contratto sottoscritto, per i dipendenti del gruppo è previsto un aumento, in busta paga, di 40 euro mensili lordi a cui si aggiungono i 120 euro del premio di competitività.

Camusso risponde a Marchionne sul caso dei 19 lavoratori FIAT

 Il segretario generale confederale della CGIL ha deciso di rispondere a Marchionne proponendo una nuova sfida a lui e al Governo. Infatti, Camusso, attraverso una lettera pubblicata sul “Corriere della Sera” ha chiesto alla FIAT di ritirare i 19 licenziamenti proposti dal management e ha invitato la stessa azienda ad avviare un nuovo confronto sul delicato tema del lavoro coinvolgendo la FIOM e ha esortato il Governo Monti a emanare un decreto dove si stabilisca finalmente il significato della rappresentanza sindacale sulla falsariga dell’accordo dello scorso 28 giugno tra Confindustria e sindacato.

Per la FIAT il bilancio sarà fatto a ottobre

 Infatti,  nel prossimo mese di ottobre si farà il punto sulla situazione dei prodotti e sui stabilimenti italiani: ecco quanto è emerso da un nota FIAT al termine dell’incontro tra Sergio Marchionne e i sindacati sul futuro del Gruppo.

La crisi dell’economia internazionale e le difficoltà del mercato automobilistico europeo non consentono al momento di fornire indicazioni su futuri investimenti

La chiusura degli stabilimenti FIAT e le diverse iniziative per conservare il posto di lavoro

 Da una parte la FIAT, per la precisione il gruppo Iveco, ha deciso di chiudere cinque stabilimenti in Europa e dall’altra, la Pilkington, una multinazionale del vetro, al fine di conservare la propria occupazione ha deciso di siglare dei contratti di solidarietà: il posto di lavoro diventa un obiettivo primario perché senza un lavoro non si raggiunge autonomia sociale ed economica. Due facce di una stessa medaglia e due visione differenti.

Iveco chiude in Europa cinque stabilimenti. Con questa decisione la FIAT saluta oltre mille lavoratori coinvolgendo le regioni della Francia, Chambery, della Germania, Weisweill e Ulm, in Austria, Graz e di Goerlitz. In Germania, però, Iveco ha già deciso di realizzare un centro di eccellenza per i mezzi anti-incendio.

Il tribunale Lecce rigetta il ricorso per comportamento antisindacale alla CNH Italia

 Il tribunale di Lecce, Sezione Lavoro,  con ordinanza del 12 aprile 2012 relativa al ricorso della Fiom-CGIL contro la società CNH Italia per comportamento antisindacale, in particolare, per aver negato la efficacia e legittimità delle nomine dei dirigenti della rappresentanza aziendale Fiom presso l’unità produttiva di Lecce, ha di nuovo dato ragione alla Fiat.

Per espressa volontà del Tribunale, la FIOM, rappresentanza dei metalmeccanici presente in CGIL, non può vantare titoli per avere una rappresentanza sindacale all’interno dello stabilimento Cnh Italia di Lecce (Gruppo Fiat).  Infatti, la sezione lavoro del Tribunale di Lecce ha così respinto un ricorso presentato dalla federazione provinciale di Lecce della Fiom contro la società del gruppo torinese accusata di comportamento antisindacale per non avere riconosciuto la legittimità delle nomine dei dirigenti sindacali della Fiom presso lo stabilimento di Lecce.

Al via il rinnovo del contratto dei metalmeccanici

 Le tute blu hanno deciso di dare l’avvio al dibattito interno sul rinnovo contrattuale cercando di mettere a punto una piattaforma unitaria chiedendo alla FIOM di contribuire alla nuova stagione. Infatti, le due organizzazioni sindacali, Fim e Uilm, si troveranno mercoledì 18 aprile per avviare la discussione sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici e della Fiat.

I due segretari dei metalmeccanici di Cisl e Uil, Giuseppe Farina e Rocco Palombella, hanno inviato al loro omologo della Fiom nazionale Maurizio Landini una lettera di invito dove

Il rinnovo delle deroghe per la cassa integrazione

 Come pone in evidenza il maggiore sindacato italiano, la CGIL, sono forti i problemi del settore auto, ferroviario e della cantieristica navale: tre settori pesantemente colpiti dalla recessione le cui crisi aziendali rendono ancora più evidente la necessità di un Piano per le politiche industriali.
Preoccupazioni che la stessa CISL, attraverso Sbarra, ha posto anche al Ministro del Lavoro Elsa Fornero perché i ritardi sulle proroghe della cassa integrazione potranno provocare importanti ripercussioni sul piano sociale.

Infatti, il segretario confederale della CISL Luigi Sbarra in una nota ha fatto presente che

Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sta dimostrando un`attenzione molto scarsa alla firma tempestiva dei decreti di concessione e proroga della cassa integrazione, anche se già previsti da accordi sindacali. Sono in gioco molti casi importanti di ristrutturazioni aziendali e reindustrializzazioni, come per esempio Ferrania e De Tommaso, per cui ritardi e perplessità sugli ammortizzatori sociali, rischiano di mettere in discussione i percorsi di soluzione già faticosamente individuati con le istituzioni e le parti sociali.

In arrivo il nuovo contratto Fiat

È stata siglata nei giorni scorsi la nuova intesa siglata tra la Fiat ed i sindacati Fim, Uilm, Fismic e Ugl. Il nuovo contratto si applica a tutti i lavoratori del gruppo Fiat, ovvero circa 86mila dipendenti, dall’inizio del prossimo anno.

Il nuovo contratto tocca diversi punti, dalle questioni economiche fino ad arrivare a quelle tipicamente normative. Si prevede, ad esempio, l’introduzione di un premio di risultato di 600 euro, di uno scatto ulteriore di anzianità per tutti gli addetti, un aumento reale della paga base, l’incremento retributivo sullo straordinario, la riconferma dei due livelli di contrattazione e un nuovo inquadramento professionale.

Non solo, il nuovo accordo interviene anche sulla disciplina delle rappresentanze aziendali con la conferma del sistema delle Rsa attraverso il voto proporzionale ed il metodo elettivo insieme ad una nuova formulazione della disciplina delle malattie allo scopo di aumentare il controllo e inserire nuove utili a dissuadere i malati e contrastare l’assenteismo.

Fiat e Fiom, di nuovo ai ferri corti

 Non c’è pace tra la FIAT e la CGIL, in particolare per la Fiom; in effetti, la casa torinese ha deciso di azzerare qualsiasi accordo sindacale con l’obiettivo di ridiscutere le relazioni sindacali da una posizione di forza.  Per il segretario confederale generale della CGIL, Susanna Camusso, questo è il nuovo accorgimento della società piemontese per ridefinire i rapporti sindacali e si sottrarsi al tema delle politiche industriali visto che la società si era impegnata, in passato, a investire in Italia e al potenziamento delle sue politiche di sviluppo. La disdetta della Fiat ha decorrenza dal 1 gennaio 2012 e getta benzina sulle immediate nuove relazioni tra il sindacato e il ministero del lavoro guidato dal Elsa Fornero. La disdetta Fiat Group Automobiles ha validità anche per tutte le prassi collettive in atto in tutte le sue fabbriche italiane.

Il nuovo contratto con l’Uaw alla Chrysler

Dopo la General Motors e la Ford anche la Chrysler ha chiuso l’accordo sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro per i prossimi quattro anni con un accordo che soddisfa il sindacato americano e la controparte datoriale italiana, ossia la Fiat Auto.

L’amministratore delegato di Fiat Auto, Sergio Marchionne, ha visibilmente espresso la sua soddisfazione e ha riconosciuto il ruolo fondamentale svolto dal governo americano e, in modo particolare, dal sindacato di categoria che in periodo di crisi, ha deciso di dare un forte sostegno alla direzione aziendale.

Il contratto riconosce il contributo dei lavoratori alla ripresa, e li premia per l’attuale e il futuro successo di Chrysler, assicurando allo stesso tempo che l’azienda resti competitiva. Un risultato significativo considerando che solo due anni fa eravamo in bancarotta