
In arrivo una circolare congiunta dei Ministri Sacconi e Gelmini del 4 agosto 2011 con l’intento di offrire forniscono chiarimenti in merito all’attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro svolta da scuole e università, ulteriormente semplificata dalla manovra economica della legge n. 111 del 15 luglio 2011 che elimina l’obbligo di richiedere l’autorizzazione.
In effetti, con il recente intervento legislativo la funzione di intermediazione, introdotta dalla Legge Biagi (articoli 6 e 50 del Decreto legislativo n. 276/2003) e poi rafforzata dal Collegato lavoro (Legge n. 183 del 4 novembre 2010), prevede che gli istituti scolastici superiori, gli atenei e i consorzi universitari pubblichino sui loro siti istituzionali e sul portale del Ministero del Lavoro identificato come Cliclavoro i curricula di studenti, diplomati e laureati, per renderli gratuitamente accessibili alle imprese migliorando di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Oltre 50 borse di studio triennali a valere sul prossimo anno accademico, quello 2011-2012. Succede in Toscana dove su proposta di Stella Targetti, il Vicepresidente della Regione, la Giunta ha dato il via libera ad una misura finalizzata proprio all’attivazione di corsi universitari per dottorati di ricerca aventi qualità internazionale. Il Bando, nell’ambito di un’azione denominata “Borse di studio Pegaso“, sarà emanato dalla Regione Toscana entro la fine del corrente mese di luglio del 2011. Dopodiché, entro e non oltre la data del 30 agosto del 2011, spetta alle singole Università toscane presentare la lista dei corsi di dottorato sui quali andare a chiedere l’attivazione delle borse si studio. A questo punto, entro la fine del mese successivo, dopo una fase di istruttoria, si procederà con l’assegnazione dei finanziamenti.
Nell’ambito del programma di ricerca denominato “3SR”, nella Regione Sardegna l’Agris, Agenzia per la ricerca in agricoltura, ha indetto una selezione, con un avviso pubblico, e con termine di scadenza fissato per le ore 13 di lunedì 4 aprile 2011, finalizzata all’assegnazione di due borse di studio aventi ciascuna un importo pari a ben 22.500 euro annui lordi. La durata della borsa di studio è pari a ben tre anni, ovverosia 36 mesi. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come la selezione, dal titolo “Utilizzo degli ovine Snp beadchips per l’identificazione di geni di interesse negli ovini“, sia riservata ai laureati che, avendo conoscenza parlata e scritta della lingua inglese, hanno ottenuto il diploma di laurea del vecchio ordinamento, oppure il diploma appartenente alla classe delle lauree specialistiche e magistrali in scienze agrarie, medicina veterinaria o scienze biologiche.
Quella del numero chiuso per l’accesso all’Università è una barriera antistorica ed anacronistica che di fatto impedisce il libero accesso al mercato del lavoro. Ad affermarlo è il Codacons che, al riguardo, si è apertamente rivolto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, affinché venga abolito il numero chiuso unitamente al meccanismo del test di ammissione. L’appello dell’Associazione arriva anche tenendo conto del fatto che la Riforma dell’Università, approvata in Parlamento e firmata dal Presidente della Repubblica, necessita di alcune modifiche così come richiesto proprio dal Presidente Giorgio Napolitano. Per il Codacons l’accesso al mercato del lavoro deve essere regolato dalla legge della domanda e dell’offerta, e non di certo per effetto di barriere di ingresso antistoriche e anacronistiche per cui si fa in modo che venga reso attendibile e cruciale per l’ammissione o meno di un giovane studente il risultato di un test di ammissione che consta di un centinaio di domande cui rispondere nell’arco di poche ore.
Nonostante quello attuale sia un periodo di grandi ristrettezze anche per i bilanci delle Regioni, in Emilia-Romagna l’Amministrazione non taglierà per l’anno accademico 2010-2011 le borse di studio a favore di tutti gli idonei. Ad annunciarlo è stata proprio la Regione Emilia-Romagna nel precisare come, grazie ad una copertura superiore ai 66 milioni di euro, a favore del diritto allo studio, le borse potranno essere erogate a favore di oltre 17 mila studenti che sono iscritti presso gli Atenei emiliano-romagnoli, e che sono all’incirca duemila in più rispetto allo scorso anno. Trattasi di una conferma di copertura a fronte comunque di uno sforzo finanziario se si considera che, a valere proprio sull’anno accademico 2010-2011, il Fondo integrativo nazionale del Ministero è stato tagliato di oltre la metà con una copertura finanziaria pari ad appena 11 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro dell’anno accademico precedente. Per quel che riguarda gli importi delle borse di studio erogabili, questi variano in funzione dello status dello studente; in base allo status “in sede”, oppure “fuori sede”, infatti, l’importo della borsa di studio può variare da un minimo di 1.402 euro ad un massimo di 5.073 euro includendo anche lo status di “pendolare“.