Come diventare educatore professionale

 L’educatore professionale è una figura che si occupa di progetti educativi e riabilitativi (a volte collaborando con altre figure professionali quali l’assistente sociale, lo psicologo ed il medico) che hanno lo scopo di recuperare e reinseire socialmente soggetti portatori di menomazioni psico – fisiche, persone che si trovano in una situazione di disagio o che rischiano di essere emarginate.

L’educatore professionale si occupa principalmente di:

  • Assistenza domiciliare ad anziani, handicappati e malati di aids.
  • Assistenza ai minori disabili a scuola e in centri diurni.
  • Assistenza in casa di riposo di anziani ed interventi in carcere con adulti e minori.
  • Intervento in comunità per alcoolisti,  per disabili psichici adulti e minori.
  • Sostegno educativo a domicilio.

Come lavorare sulle navi da crociera

 Lavorare sulle navi da crociera richiede non solo un impegno costante, ma anche spirito di sacrificio.  Esistono anche gli aspetti positivi (come ad esempio guadagni abbastanza alti e la possibilità di visitare e conoscere posti nuovi).

All’interno delle navi da crociera vi sono vari profili professionali a cui si può accedere:

Lavori d’ufficio: (nella sede centrale di una compagnia), che comportano dei vantaggi per quanto riguarda i viaggi e possono agevolare qualora di decida di lavorare all’interno di una nave.

Ricerca lavoro: intelligenza e successo non sempre vanno d’accordo

 Nella vita, per avere successo in ambito lavorativo, non sempre una spiccata intelligenza permette di trovare un’occupazione in linea con le proprie capacità. La causa di tutto ciò non è legata solo al fatto che magari ci sono poche opportunità lavorative, ma è strettamente correlata alla ragione per cui chi ha un elevato quoziente intellettivo non è sempre in grado di spendere le proprie capacità sul mercato del lavoro in maniera ottimale. Questo significa, ad esempio, che si può essere dei veri e propri geni nel campo della matematica, dell’arte o della scienza, ma poi oltre ad un quoziente intellettivo elevato conta anche la capacità di sapersi, ad esempio, relazionare con gli altri, o saper gestire situazioni critiche ed inaspettate. Molto spesso, infatti, coloro che hanno un’intelligenza spiccata sono le persone più chiuse, mentre  magari chi ha un QI più basso è più aperto non solo al dialogo ed alle relazioni sociali ma, conscio dei propri limiti, riesce nelle situazioni critiche a gestire meglio la situazione ed a trovare le soluzioni migliori.

Come diventare fotografo

Per intraprendere la professione del fotografo, è necessario (a differenza di quanto si possa pensare) una profonda passione ed un costante impegno. Per diventare un fotografo professionista, costituiscono requisiti essenziali:

  • riuscire a fare buone fotografie.
  • realizzare un vero e proprio archivio fotografico.
  • cercare di comprendere quello verso cui si è più si è portati a fare.

Media educator: chi è e che cosa fa

Il media educator è una nuova figura professionale che svolge un’attività educativa e didattica che ha lo scopo di far comprendere i mass media, la loro natura e le tecniche e i linguaggi  usati. Il media educator si rende conto che i media rappresentano l’ambiente in cui viviamo e deve adeguarsi al contesto in continua evoluzione.

L’obiettivo fondamentale è quello di educare e orientare le nuove generazioni a un uso corretto e critico dei media e a fornire una competenza mediale affinché il giovane sappia confrontarsi in modo critico e costruttivo con questo universo. I media educator potranno trovare uno sbocco professionale, in strutture scolastiche, in aziende pubbliche e private, in organizzazioni di volontariato.

Come diventare scrittore

Quella dello scrittore è una professione diramata in varie direzioni. Esiste infatti  il narratore, ma ci sono anche altre tipologie di scrittori, come il giornalista, il copy writer, il ghost writer, lo sceneggiatore tv o cinematografico, l’autore tv o radiofonico. Non è semplice diventare scrittore, qualsiasi sia il settore che si voglia scegliere, soprattutto perchè si tratta di professioni prive di specifiche norme di accesso.

Per diventare scrittore di professione (in questo caso il narratore), sono fondamentali alcuni consigli:

  • Cercare di capire di cosa si vuole scrivere e quale genere si vuole trattare. Per saper raccontare bisogna avere un’ottima padronanza della lingua,  ed utilizzare il lessico più adeguato per colpire i lettori.

Come diventare truccatore

 Fare il truccatore  (truccatrice) è una professione a cui si accede solo se si ritiene di possedere talento, una buona preparazione tecnica e buon gusto. Il truccatore è colui che  cerca di soddisfare le esigenze dei propri clienti realizzando un trucco che esalti i loro pregi e nasconda i loro difetti. Esistono varie tipologie di trucco: quello dedicato alle spose,  il trucco permanente, quello teatrale o quello per la televisione.

Si tratta di una professione da non prendere sottogamba e per cui non si può improvvisare. Per diventare truccatrice  si può frequentare un corso specifico o ci si può iscrivere ad una scuola di estetista.

Stilista: chi è e che cosa fa

 Lo stilista è colui che crea  vestiti e modelli, ma non solo. Per diventare affermati stilisti occorre non solo essere creativi, ma avere competenze specifiche e tanta esperienza.  Per diventare stilisti, esistono scuole e percorsi formativi specifici.

Le scuole per diventare stilista sono molto selettive. E’ importante verificare se queste scuole prevedono degli stages presso case di moda e agenzie. E’ necessario essere presenti ad incontri e sfilate, proporre le proprie idee alle persone giuste, osservare molto e apprendere quante più cose possibile su questo ambiente. L’aspirante stilista deve essere sempre informato sulle ultime tendenze in fatto di moda, leggere le riviste che riguardano questo settore e guardare in tv i programmi più trend sulla moda.

Come diventare ballerina

La ballerina (o il ballerino),  non è soltanto un’artista, ma anche un’atleta che deve preparare il proprio corpo all’esecuzione di passi dopo una lunga e costante preparazione. Quello della danza è un mondo durissimo e faticoso, che necessita di molta preparazione fisica e mentale.

Di solito si consiglia di praticare la danza in tenera età (4 o 5 anni), ma se la passione è forte,  si può iniziare a danzare anche da adolescenti e da adulti oltre i 18 anni. Quando si è piccoli, si frequentano i primi corsi propedeutici, per imparare ad acquisire la giusta postura, il portamento, formare il fisico per quanto possibile, acquisire musicalità, equilibrio, e apertura. Le prime scuole di danza  hanno uno scopo fondamentale, quello cioè di insegnare la disciplina mentale e l’abitudine alla dedizione al lavoro duro e al sacrificio.

Servizio civile: come, dove e quando presentare domanda

 Il servizio civile nazionale, a partire dall’anno 2005, rappresenta una importante opportunità per i giovani che vogliono arricchire il proprio bagaglio di esperienze nell’ambito di attività a scopo solidaristico che hanno una forte componente sia educativa, sia formativa. La partecipazione è su base volontaria, ragion per cui è necessario presentare entro i termini la domanda di partecipazione ai bandi che periodicamente vengono messi a punto. Tra i requisiti per accedere al servizio civile, che dura un anno, c’è quello relativo all’età, che deve essere compresa tra i 18 ed i 28 anni, e che può essere svolto presso un Ente come, ad esempio, una ONG, ovverosia una Organizzazione Non Governativa, un’associazione senza scopo di lucro ma anche una pubblica amministrazione. Gli ambiti di prestazione del servizio civile possono così essere quelli relativi alla protezione civile, alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale ed artistico, oppure l’assistenza nonché la possibilità di svolgere il servizio civile all’estero.

Il cool hunter: chi è e cosa fa

 Chi progetta collezioni di moda ha sempre bisogno di nuove idee per mettere a punto dei prodotti innovativi. E’ in questo contesto che si inserisce il cool hunter, ovvero il cacciatore di nuove tendenze. Si tratta di una nuova professione di cui  molti grandi marchi si servono per dare nuovi stimoli alle loro aziende.

I cool hunter viaggiano per il mondo individuando i luoghi dove si creano le nuove tendenze. Il luogo di lavoro di un cool hunter è la strada, mentre la macchina fotografica e il block notes sono i suoi principali strumenti.Curiosità e istinto sono i tratti caratterizzanti di un cool hunter.  Poichè si tratta di una professione emergente, il cool hunter ha un profilo ancora poco definito. Un bravo cool hunter ha già avuto un’esperienza in aziende di moda, spesso negli uffici stile o come stilista, e deve conoscere bene una o più lingue straniere.

Master e formazione ambientale: lavoro sicuro e di alto profilo

 In tutto il mondo, compresa l’Italia, si sta sviluppando a ritmi esponenziali il cosiddetto “mercato verde“, ovverosia quello che assorbe a livello occupazionale figure professionali specializzate nel settore dell’ambiente, della tutela del territorio e del risparmio energetico. Trattasi dei cosiddetti “green jobs” che, a detta di molti, rappresentano le professioni del futuro ed un volano per una crescita sostenibile dell’economia mondiale. Non a caso, in Italia l’Isfol, Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, ha condotto un’indagine sulle “professioni ecologiche”, rilevando come i master e la formazione in questo settore, ovverosia quello ambientale, permettano, in otto casi su dieci, di trovare lavoro dopo appena un anno. Rispetto ad altre tipologie di master, chi lo ha concluso, ed ha trovato lavoro sul “mercato verde“, si è “sistemato”, nell’80% dei casi, nell’arco di sei mesi e con un’occupazione di alto profilo.

Come diventare food shopper

Dopo avervi parlato del personal shopper oggi, per la rubrica “Come diventare” abbiamo incontrato Alessandra Lepri che ci ha parlato della professione di food shopper. Una professione emergente, un consulente di acquisti non di abiti bensì di prodotti enogastronomici.

1) Anzitutto grazie per la disponibilità. Per i lettori di Gazzetta del Lavoro che non la conoscono ci piacerebbe si presentasse

Da anni mi occupo di Moda, Lifestyle e Turismo. Come giornalista, organizzatrice di eventi, sfilate e viaggi stampa e docente. In particolare curo come coordinatrice didattica corsi dedicati alle professioni emergenti, nuove figure che possono avere interessanti sbocchi lavorativi dato che il mercato e le esigenze sono in continua trasformazione. Il corso è stato ideato con Natalina Villanova, direttrice di Kronos Consulting, nuovo ente di formazione specializzato nelle nuove professionalità.

Chirurgia plastica ed estetica: lavoro e business non conoscono crisi

 Nel nostro Paese sono all’incirca un migliaio le persone iscritte alla Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, la Sicpre, e che quindi potrebbero sulla carta esercitare la professione. Pur tuttavia, le persone che lavorano nel business del “ritocco” in Italia sono tra i tre ed i quattromila, da cui ne consegue che ci sono dai mille ai duemila professionisti del “ritocco” rigorosamente “improvvisati“, ovverosia privi di specializzazione. Quella del chirurgo estetico, tra l’altro, è una professione che, con o senza titolo, negli ultimi anni non ha conosciuto crisi, e che è caratterizzata da una persistente ed elevata domanda da parte dei cittadini visto che l’apparire conta sempre più rispetto ai contenuti ed alla sostanza. In ogni caso, nel nostro Paese, la normativa in materia di esercizio della professione di chirurgo plastico ed estetico è molto lasca, nel senso che, senza alcuna specializzazione al riguardo, basta avere una laurea in medicina, essere abilitati ed avere la regolare iscrizione all’Ordine dei medici.