Scuola, indicazioni supplenze anno scolastico 2010/2011

Il ministero dell’Istruzione ha emanato la circolare n. 7521 del 6 agosto 2010 con la quale ha definito le istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed ATA per l’anno scolastico 2010/2011.

Secondo la circolare a decorrere dal 1°settembre 2010, l’individuazione e la nomina dei destinatari delle supplenze annuali e di quelle sino al termine delle attività didattiche, attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, passerà nella competenza dei dirigenti scolastici.

Non solo, la circolare fissa anche le procedure da seguire per poter ricoprire un incarico per l’anno scolastico 2010/2011.

Lavorare nei campi: opportunità estiva per centomila giovani

 I giovani di età compresa tra i 18 ed i 27 anni, in concomitanza con la fine della scuola e delle lezioni all’università, possono decidere se godersi pienamente tutte le settimane di vacanza, oppure sfruttare in tutto o in parte il tempo libero per integrare con il lavoro stagionale il proprio reddito. Sono infatti ben 100 mila i posti di lavoro stagionale pronti per i giovani in agricoltura visto che proprio quando finisce la scuola iniziano nei campo le raccolte di frutta e verdura e poi a seguire anche la vendemmia. A metterlo in risalto è la Coldiretti, l’Organizzazione degli agricoltori che è la prima in Italia a livello datoriale per numero di aziende agricole che assumono di questi tempi manodopera stagionale. E così gli studenti in vacanza, ma anche i lavoratori disoccupati che in questo momento hanno difficoltà a reinserirsi nello stesso ambito lavorativo, possono portare a casa la paga raccogliendo le pesche, le ciliegie e le albicocche, ed a settembre partecipando attivamente alla vendemmia.

Conciliazione lavoro e famiglia: a Milano c’è il servizio di pre-scuola

 A Milano per i genitori è più facile conciliare lavoro e famiglia grazie al servizio di giochi serali e di pre-scuola che il Comune ha finanziato con 4,4 milioni di euro. A darne notizia è l’Amministrazione comunale nel precisare come il servizio sia in funzione per gli alunni delle scuole elementari statali la mattina, dalle ore 7,30 alle ore 8,30, e nel pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 18. In questo modo, a favore dei genitori, magari proprio per motivi di lavoro, i bambini possono stare a scuola prima del normale inizio o dopo la conclusione della giornata permettendo una maggiore conciliazione tra lavoro e famiglia. Per l’accesso al servizio l’Amministrazione chiede annualmente un contributo pari a 26 euro, mentre il contributo mensile da pagare, in funzione del reddito familiare, varia da zero fino ad un massimo di 26 euro fermo restando che si paga una sola quota anche per due o più fratelli, e che il servizio di frequenza dell’alunno è gratuito se diversamente abile.

Lavoro in campagna: pronti i voucher per i giovani studenti

 A partire da oggi, martedì 1 giugno 2010, i giovani di età compresa tra i 16 ed i 25 anni, iscritti nel nostro Paese regolarmente presso un Istituto scolastico, possono trascorrere le vacanze estive lavorando in campagna con prestazioni occasionali accessorie remunerate con i buoni lavoro, ovverosia i voucher. A farlo presente è la Coldiretti nel ricordare come il buono lavoro sia comprensivo della quota Inps-Inail, e come questo non sia soggetto a ritenute fiscali. I giovani possono così integrare il proprio reddito, magari senza pesare sui genitori in questa fase congiunturale di certo non favorevole, lavorando in campagna all’insegna della trasparenza per quel che riguarda il rapporto di lavoro. I buoni lavoro, inizialmente riservati in via sperimentale alla vendemmia, sono ora stati estesi non solo al settore agricolo, ma anche a quello dei servizi e del turismo con la conseguenza che ad integrare il proprio reddito possono essere non solo i giovani, ma anche i pensionati e le casalinghe.

Comune di Milano: voucher agli studenti per ingresso nel mondo del lavoro

 Nel Comune di Milano parte, per il secondo anno consecutivo, la sperimentazione dei buoni lavoro, i cosiddetti voucher, a favore dei giovani studenti milanesi che, all’insegna della legalità, possono così iniziare a fare le loro prime esperienze occupazionali. A darne notizia è stata l’Amministrazione comunale nel sottolineare come lo stanziamento per quest’anno, attraverso la formula del cofinanziamento, ammonti a 100 mila euro a favore dei giovani che, aventi un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni non compiuti siano regolarmente iscritti all’università o presso qualsiasi altro istituto scolastico di ogni ordine e grado. La formula di funzionamento è quella classica dei voucher, ovverosia con il datore di lavoro che acquista i buoni lavoro e poi li cede ai giovani che hanno prestato l’attività di lavoro occasionale ed accessorio in funzione del numero di ore.

Scuola e formazione: 336 corsi regionali in Lombardia

 Sono ben 115 sul territorio lombardo gli Istituti scolastici che saranno in grado di offrire dei percorsi regionali di istruzione e di formazione professionale. A darne notizia è la Regione Lombardia dopo che si è provveduto ad approvare, attraverso un decreto del direttore generale dell’assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro, il Piano relativo all’offerta formativa destinata alle scuole secondarie superiori statali sul territorio lombardo. L’offerta formativa, composta da ben 336 corsi regionali, prevede ben 48 corsi di operatore ai servizi di promozione e accoglienza, 42 di operatore meccanico, 34 per operatore amministrativo segretariale, 28 per operatore della ristorazione e 20 per operatore dell’abbigliamento. Ma ci sono anche 4 corsi per tecnico dei servizi di animazione turistico sportiva e del tempo libero, 5 per tecnico della comunicazione audio-video, 14 per operatore di impianti termoidraulici, 14 per operatore alla riparazione di veicoli a motore e molti altri.

Scuola: la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nel 2010

In questi giorni è in corso di registrazione della direttiva n. 94 del ministro Gelmini con la quale fornisce istruzione agli USR e ai dirigenti scolastici per procedere alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro con preaviso di sei mesi agli interessati entro il 28 febbraio 2010.

Ricordiamo che il personale della scuola interessato ai provvedimenti della Direttiva sono tutti i dipendenti in possesso del requisito dei 40 anni di anzianità contributiva alla data del 31 agosto 2010.

Riforma Università: “Rivoluzione” per rettori e ricercatori

 Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha approvato la Riforma dell’Università, fortissimamente voluta dal Ministro Gelmini, che pone fine ai finanziamenti a pioggia, introduce maggiore trasparenza, e darà più spazio al merito piuttosto che agli odiati “baronaggi”. La Riforma coinvolge anche i Rettori, visto che questi, addirittura con retroattività, non potranno più “regnare” per un periodo superiore agli otto anni. Gli Atenei avranno maggiori responsabilità non solo sulla didattica, ma anche sulla gestione delle risorse e ne risponderanno anche con un taglio dei finanziamenti nei casi di cattiva gestione. Per quanto riguarda l’attività di ricerca, la Riforma prevede un aumento degli importi per gli assegni ai ricercatori, ma anche l’abolizione delle borse post-dottorato che, oltre a non maturare nessun diritto, risultano essere anche sottopagate.

Precari scuola: Cisl scende in piazza

 Sabato 31 ottobre il Sindacato della Cisl scende in piazza per difendere e sostenere i diritti dei lavoratori della scuola a seguito della scarsa visibilità sul piano di assunzioni che sta creando non poche tensioni sul tema delle graduatorie. Lo scontro in merito, tra l’altro, nelle ultime ore si è spostato anche in Parlamento, dove l’iter per l’approvazione del cosiddetto “Decreto salva-precari” è tutt’altro che fluido. E così il Sindacato per sabato 31 ottobre ha organizzato a Roma una manifestazione che si svolgerà, con inizio alle ore 11, in piazza Bocca della Verità. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, in merito alla manifestazione ha affermato che si scende in piazza a difesa della scuola e di questioni che sono tanto elementari quanto di buon senso.

Indennità di carriera: spetta anche ai precari della scuola

 Nei giorni scorsi, durante la festa del Pdl, il Ministro dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, aveva smorzato ogni entusiasmo ed ogni speranza di regolarizzazione per i tantissimi lavoratori precari della scuola, sottolineando come fossero troppi e come di conseguenza, stabilizzando tutti quanti, si sarebbe verificato il fallimento della scuola statale. Ebbene, per i lavoratori precari è arrivata una vittoria, forse storica, dalla città Treviso, dove il Giudice del lavoro ha stabilito che anche i precari della scuola hanno diritto all’indennità di carriera. Nel dettaglio, come riporta tra l’altro il Corriere.it, circa trecento lavoratori precari della scuola hanno presentato un ricorso contro il Ministero dell’Istruzione dopo essere stati assunti per anni, più volte e purtroppo, con un contratto di lavoro a tempo determinato.

Supplenti a rischio nomina

Il ministro dell’Istruzione Maria Grazia Gelmini aveva firmato ad aprile un decreto riguardante le graduatorie dei precari  che si rinnovava rispetto al passato: la differenza consisteva nel fatto che le graduatorie erano bloccate per due anni e che vi era la possibilità per i supplenti di inserirsi su tre province (oltre quella di appartenenza) ma soltanto in coda.

Tale  provvedimento avvantaggiava i precari delle regioni settentrionali spesso surclassati nelle immissioni in ruolo e nell’attribuzione delle supplenze più lunghe dagli altri colleghi del meridione, i quali non solo avevano più anni di precariato, ma anche più punti.

Insegnanti scuola: futuro incerto per i giovani docenti

 Dalla festa del Pdl è giunta una notizia poco incoraggiante per i giovani docenti italiani che lavorano a scuola in condizioni di precarietà, e che da un anno all’altro non sanno se possono continuare a lavorare e dove possono farlo. Sono molti coloro che, nel comparto della scuola, alcuni da parecchi anni, attendono la sospirata stabilizzazione, magari in modo tale da sposarsi e mettere su famiglia, acquistare la casa con un mutuo, e guardare al futuro con più tranquillità e serenità. Purtroppo, rispondendo ad una domanda di una docente precaria tanto delusa quanto arrabbiata per non poter insegnare quest’anno, il Ministro Gelmini nel corso della festa nazionale del Popolo della Libertà ha dichiarato che 150 mila lavoratori precari della scuola da stabilizzare sono troppi. Insomma, forse per molti giovani docenti è inutile continuare a sperare in un lavoro nella scuola a tempo indeterminato; questo perché, come sottolineato da Mariastella Gelmini, la stabilizzazione di decine di migliaia di precari farebbe fallire la scuola statale, mentre il Ministro, in linea con quanto ha fatto sin dall’inizio del suo mandato, punta a fare in modo che la scuola pubblica italiana cresca in qualità e non necessariamente in termini di numero di dipendenti.

Scuola: riapertura graduatorie per precari

Qualche giorno fa il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha firmato un provvedimento che di fatto riapre il collocamento di circa 300.000 docenti precari. Massimo Di Menna, segretario generale Uil