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Lavoro giovani: nuovo Piano in Piemonte

 Combattere la disoccupazione, nella Regione Piemonte, in dieci mosse. E’ questo l’obiettivo dell’Amministrazione regionale che nei giorni scorsi ha alzato il velo sul “Piano Giovani” che, in dieci punti, mira a contrastare la disoccupazione giovanile a fronte di una dotazione finanziaria iniziale pari a 11 milioni di euro cui si aggiungeranno gli effetti positivi legati ad alcuni sgravi a livello fiscale. Al Piano Giovani, illustrato dal Governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, hanno lavorato per la sua messa a punto Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro, e Massimo Giordano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico. 

Le misure per il sostegno all’occupazionale giovanile, che poggiano sulla dotazione finanziaria sopra citata, spaziano dagli aiuti per l’avvio di nuove imprese agli sgravi Irap per le aziende che assumono lavoratori under 35, e passando per l’erogazione di voucher, da ben 10 mila euro, per i giovani professionisti, borse di lavoro per i tirocini, stage per i neolaureati e per i laureandi, ma anche finanziamenti per chi vuole diventare un agente commerciale, e sostegno economico a quelle cooperative formate da giovani.

Secondo quanto dichiarato dal Governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, quella relativa al “Piano Giovani” non è una misura né di destra, né di sinistra, ma messa a punto nell’interesse della gente e dopo aver avviato in via preliminare un confronto sia con le associazioni di categoria, sia con i sindacati. L’assessore Porchietto ha inoltre posto l’accento sul sostegno alle cooperative formate da giovani, visto che in questo modo si potrà creare nuova occupazione anche a favore di quei soggetti che non riescono ad entrare nel circuito occupazionale attraverso il canale ordinario, ovverosia quello legato ad assunzioni aziendali a tempo determinato e indeterminato. Apprezzamento per il “Piano Giovani” della Regione Piemonte, in accordo con quanto riporta l’Amministrazione regionale attraverso il proprio sito Internet, è stato espresso anche dall’Unione Industriale di Torino.

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