Accordo con Banca Popolare di Bari, Sileoni (Fabi): “Siamo soddisfatti”

Non ci sono esuberi in seguito alla incorporazione di Banca Caripe e Tercas nel Gruppo Banca Popolare di Bari. I sindacati, al fianco dei lavoratori in questa lunga trattativa, sono riusciti a tutelare le posizioni dei loro iscritti. E così, a fronte di una quarantina di dipendenti che andranno in pensione con incentivi ben definiti, ce ne saranno un centinaio che, alla scadenza del contratto, se lo vedranno rinnovare.

Retribuzioni orarie marzo 2012

 La crescita delle retribuzioni contrattuali orarie a marzo è praticamente nulla su base mensile, e contenuta in un lievissimo + 1,2% su base annua. A dircelo è l’Istat, nel suo periodico monitoraggio, nel quale aggiunge altresì che la crescita tendenziale sarebbe la più bassa dal 1983 ad oggi: tenendo conto che l’anno di riferimento è il periodo di avvio delle serie storiche dell’Istituto, è altresì probabile che la debolezza delle retribuzioni contrattuali orarie possa trovare un termine di paragone in periodi ben antecedenti a 29 anni fa.

A cavarsela peggio sono stati, inoltre, i dipendenti della pubblica amministrazione: per loro la variazione delle retribuzioni orarie contrattuali di marzo sarebbe praticamente nulla, mentre l’incremento tendenziale sarebbe stato pari a + 1,7% per quanto concerne i dipendenti del settore privato con, al loro interno, una maggiore spinta per il settore tessile, l’abbigliamento, la lavorazione pelli, la chimica, il comparto della gomma, la plastica, le lavorazioni minerali non metallifere e quello delle telecomunicazioni (variazioni da + 2,7% a + 2,9% in tutti i comparti).

Conciliazione obbligatoria tra impresa e lavoratore

 Tra le tante iniziative assunte dal governo Monti per cercare di riformare il sistema occupazionale e le liti conseguenti tra impresa e lavoratore, vi è anche l’introduzione di un meccanismo conciliativo obbligatorio. In altri termini, prima di passare alle forme giudiziarie, datore di lavoro e dipendente dovranno attraversare un iter (si spera, rapido) presso le Direzioni Provinciali del Lavoro, dove si cercherà di individuare una condivisa risoluzione extragiudiziale per poter evitare il ricorso al Tribunale.

Un meccanismo che, con la buona volontà delle parti, potrebbe realmente costituire una rapida via di uscita dalle liti tra impresa e lavoratore, che in caso contrario rischierebbe di allungare ulteriormente i tempi di risoluzione delle cause: ad ogni modo, la procedura conciliativa non è certo una novità per il mercato del lavoro italiano, visto e considerato che già la l. 183/2010 prevedeva che le parti sociali potessero dar vita a procedure alternative rispetto a quelle giudiziali, con la possibilità di poter sottoscrivere clausole compromissorie che potessero favorire una risoluzione più celere delle liti.

Nuovo regolamento dei consulenti del lavoro

 L’assemblea dei delegati Enpacl ha scelto di approvare le modifiche del regolamento dell’ente, passando di fatto la parola ai ministeri vigilanti, che dovranno dare il proprio assenso definitivo alla variazione della regolamentazione precedentemente vigente. Tra le novità di maggior spicco, la possibilità, per il consulente del lavoro, di poter utilizzare il modello F24 per il pagamento dei contributi all’ente di previdenza di categoria, e di poter fare la proprpia domanda di pensione con posta elettronica certificata.

Se il regolamento dovesse avere l’ok da parte dei ministeri competenti, insomma, il consulente del lavoro potrebbe risparmiare un bel po’ di carta, evitando di produrre nuova documentazione, e sostituendo a quella cartacea quella, ben più pratica, digitale. Si pensi, ad esempio, alla comunicazione annuale dell’ammontare dei compensi relativi all’anno precedente per il pagamento del contributo integrativo: prima della modifica i professionisti dovevano assolvere all’obbligo mediante l’invio della dichiarazione su supporto cartaceo, o in via telematica.

Contratti Nazionali, rinnovato quello del settore benessere

Le parti sociali rendono noto che è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro riguardante tutti i dipendenti delle imprese operanti all’interno del settore benessere. A ufficializzare, con la firma, il rinnovo dell’accordo nazionale, sono stati Confartigianato Benessere, Cna Benessere, Casartigiani e Claai Federnas – Unamem, oltre ai sindacati di categoria di Filcams Cgil e Uil.

Alla luce del rinnovo del contratto collettivo nazionale (che riguarda oltre 200 mila dipendenti, per più di 100 mila imprese operanti nell’artigianato relativo all’acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere), qualche importante novità, e qualche perplessità che ha portato la Fisascat Cisl a non sottoscrivere l’accordo (pur avendo affermato di condividere i principali aspetti del testo che le altre parti sindacali hanno invece già firmato). 

Trattenute sindacali: obbligo del datore di lavoro

 La Suprema Corte, nella sentenza n. 9049 del 20 aprile 2011, ha affermato “l’illegittimità del rifiuto datoriale di effettuare le trattenute sindacali in ragione dell’elevato numero dei dipendenti, ritenendo che il solo elemento dimensionale dell’impresa sia del tutto insufficiente a dimostrare l’inesigibilità dell’obbligo datoriale, potendo il datore ovviare alle difficoltà attraverso una organizzazione adeguata”.

Disoccupazione: Basilicata, ammortizzatori sociali per over 55

 Lunedì scorso, 4 gennaio 2009, in Basilicata è stato firmato un importante accordo che estende anche allo scorso anno il beneficio di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga per i disoccupati con un’età superiore ai 55 anni; l’intesa, nel dettaglio, è stata sottoscritta nella serata di lunedì scorso presso l’Ufficio Lavoro e Territorio del Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport, e nell’ambito di un Tavolo Istituzionale, presieduto dall’avvocato Antonio Autilio, nonché assessore al lavoro, cui erano presenti i rappresentanti dei datori di lavoro, la Regione Basilicata e le Organizzazioni Sindacali. In questo modo tutti i disoccupati over 55 che hanno beneficiato degli ammortizzatori sociali in deroga nel 2008 potranno ottenerli anche a valere sullo scorso anno. Inoltre, sempre nel limite delle risorse stanziate, l’accordo prevede anche che al beneficio degli ammortizzatori sociali in deroga possano accedere altresì tutti coloro che, essendo stati licenziati nel 2008, abbiano maturato alla data dell’1 gennaio 2009 i 55 anni di età.

Lavorare in banca grazie al grado di parentela

 In banca, grazie alla parentela, è possibile trovare lavoro praticamente senza la trafila dell’invio del curriculum e del relativo colloquio conoscitivo; questo è quanto accadrà a Roma, presso le filiali del Banca di Credito Cooperativo nel caso in cui ci siano dipendenti dell’istituto di credito in prepensionamento. Il posto vacante, infatti, può essere occupato, a partire dal prossimo anno, e fino alla fine dell’anno 2012, da un parente fino al terzo grado. Questo significa che se il padre “lascia”, il figlio o la figlia può prendere il posto in filiale; e lo stesso dicasi se ad andare in prepensionamento è lo zio o il nonno, visto che allo stesso modo il nipote o la nipote può subentrare senza che nessuno o quasi gli possa “soffiare” il posto di lavoro.

Dall’INPS caselle di posta elettronica certificata (PEC)

 L’INPS con messaggio n. 22520 del 7 ottobre 2009, provvede ad assegnare ai cittadini che ne faranno richiesta un indirizzo PEC.
La PEC è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento.

Grazie a questo nuovo servizio, i cittadini possono richiedere informazioni sui servizi erogati dall’istituto quali ammortizzatori sociali e tutele in maniera più veloce e precisa.

Sicuramente è un servizio da utilizzare perchè migliora la comunicazione con l’istituto previdenziale.

In attuazione del comma 5 dell´articolo 16-bis, del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in Legge 29 gennaio 2009, n. 2, in base al quale
• ai cittadini che ne fanno richiesta è attribuita una casella di posta elettronica certificata
• l´utilizzo della posta elettronica certificata avviene ai sensi degli articoli 6 e 48 del Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, con effetto equivalente, ove necessario, alla notificazione per mezzo della posta.
Le modalità di richiesta/attivazione della casella PEC, da parte del Cittadino, sono specificate nel DPCM del 6 maggio 2009, ossia il cittadino può effettuare la richiesta on-line tramite il sito dell’INPS e dovrà successivamente recarsi in sede per il riconoscimento.

Ammortizzatori sociali: serve cassa integrazione più lunga

 La crisi finanziaria ed economica su scala internazionale, abbattutasi anche in Italia, con ripercussioni negative sul sistema imprenditoriale e sull’occupazione, non lascerà tutto come prima della tempesta. A farlo presente è stata Susanna Camusso, segretaria confederale della CGIL, la quale, di conseguenza, ha sottolineato come la soluzione non sia quella di rimanere immobili a guardare aspettando che la crisi passi.

Secondo il più grande Sindacato italiano, infatti, occorre tutelare il sistema industriale e l’occupazione bloccando i licenziamenti, e tra le proposte avanzate c’è quella di allungare la cassa integrazione ordinaria da 52 a 104 settimane, provvedere ad estendere i contratti di solidarietà, e prolungare il beneficio dell’indennità di disoccupazione ordinaria. Fondamentale per la CGIL è anche il sostegno al Mezzogiorno attraverso il completamento delle reti infrastrutturali, e la messa in sicurezza degli ospedali e delle scuole su tutto il territorio nazionale.

Ammortizzatori sociali: sono da rafforzare per i lavoratori

 Con lo scoppio della crisi è aumentata la “cooperazione” tra i lavoratori e le imprese; lo dimostra l’ultimo dato dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) riguardo al calo degli scioperi, ma resta il problema degli ammortizzatori sociali che vanno rafforzati affinché anche i lavoratori, e non solo le imprese, possano uscire dalla crisi. Non a caso, Giorgio Santini, Segretario confederale della Cisl, ha messo in evidenza come tanti lavoratori con un contratto di lavoro flessibile, una volta scaduto non siano riusciti ad accedere agli ammortizzatori sociali a causa degli stringenti requisiti assicurativi che sono necessari per fruire degli strumenti di sostegno al reddito. Di conseguenza, alla cooperazione tra lavoratori ed imprese deve seguire anche una collaborazione tra Governo, Regioni e parti sociali affinché sul territorio si possano rilevare le criticità presenti sul fronte occupazionale, e si possano adottare strumenti di proroga degli ammortizzatori sociali e soluzioni per permettere alle imprese di non licenziare.

British Airways ai dipendenti: lavorerete ma gratis

Oggi vogliamo riportarvi una notizia che arriva direttamente dalla compagnia di bandiera britannica British Airways.

Stando a quanto riportato all’interno del Corriere tutti i dipendenti della compagnia aerea avrebbero ricevuto una email in cui si chiede loro di lavorare gratis da una settimana ad un mese all’anno. Willie Walsh, amministratore delegato, ha ben pensato di dare il buon esempio rinunciando al suo stipendio del mese di luglio: ben 61 mila sterline. Ci chiediamo: invece di fare lavorare gratis i dipendenti non sarebbe il caso di cominciare a ridimensionare gli stipendi dei dirigenti?