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Lavoro Friuli Venezia Giulia: incentivi per giovani e over 45

 Nel Friuli Venezia Giulia c’è stato un forte aumento nelle ultime settimane per quel che riguarda la cassa integrazione straordinaria; in base ai dati forniti da Alessia Rosolen, assessore al Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, si è passati dal milione di ore di cassa integrazione guadagni straordinaria dello scorso mese di dicembre a 1,5 milioni di ore autorizzate nello scorso mese di febbraio. Di conseguenza, l’assessore ha fatto presente come al riguardo saranno messe a punto delle contromisure al fine di tutelare, in primis, sia i giovani, sia gli over 45; in particolare, sarà impressa a tutela dell’occupazione sia una ulteriore accelerazione per quel che riguarda gli accordi nazionali per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, sia la messa a punto di incentivi anche a favore di quelle imprese che assumono i lavoratori con un contratto a tempo determinato.

Nel dettaglio, l’assessore mira a presentare nel più breve tempo possibile al Tavolo di Concertazione una misura per incentivare le assunzioni a tempo determinato anche a chi è vicino alla pensione, e per la precisione a chi mancano meno di tre anni ai fini previdenziali; mentre per chi è a meno di cinque anni dalla pensione si punterà a predisporre incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato. A livello territoriale la Regione rileva un forte incremento della cassa integrazione nelle province di Pordenone e Gorizia, mentre calano le richieste a Trieste e ad Udine.

Nel frattempo, la Regione Friuli Venezia Giulia ha messo a punto in materia di lavoro un’altra misura di sostegno legata all’emersione delle badanti sul territorio regionale; al riguardo, in accordo con quanto dichiarato proprio dall’assessore Rosolen, sono stati stanziati ben 980 mila euro per agevolare i processi di qualificazione dell’occupazione nell’assistenza familiare. Per i datori di lavoro che sul territorio assumono un assistente familiare con un contratto a tempo indeterminato, a fronte di un orario settimanale di lavoro non inferiore alle 25 ore, è infatti previsto, fino ad esaurimento fondi, il riconoscimento di un incentivo all’emersione una tantum pari a 1.000 euro.

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