Chiarimenti sulla composizione degli organismi di certificazione

 Su questo argomento il Ministero si è spesso soffermato tanto da ritornarci con un nuovo interpello presentato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” sulla corretta composizione delle commissioni di certificazione previste dall’ex articolo 76 del decreto n. 276/2003 istituite presso le Università ovvero presso le Fondazioni universitarie, con particolare riferimento alla possibilità di avvalersi esclusivamente di docenti di diritto del lavoro collocati, ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. n. 382/1980, in regime di impegno a tempo definito.

L’avvocato evasore deve essere cancellato dall’Albo

 Tempi duri per l’evasore; infatti, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13791 del 1 agosto 1012, ha introdotto un importante principio: l’avvocato libero professionista non può dimenticare che, in base al suo importante ruolo, deve sottostare alla disciplina del proprio ordine e, in virtù di questa relazione, non può esimersi alle sue decisioni anche se possono sembrare esagerate.

Il parere del Ministero di Giustizia sulla durata dei nuovi tirocini professionali nel campo forense

 Il ministero della giustizia ha risposto al quesito inviato dal Consiglio nazionale forense nel mese scorso in ordine alle modalità applicative dell’articolo 9 comma 6, del decreto legge 24 gennaio 20L2, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n.27, sulla durata del tirocinio per I’ accesso alle professioni regolamentate.

A questo riguardo il Ministero della Giustizia ha precisato che, poiché il decreto legge non ha previsto alcuna norma transitoria, le nuove regole non possono trovare applicazione per i tirocini iniziati anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge stesso, vale a dire, prima del 24 gennaio 2012.

Più professionisti in società

 È in Gazzetta ufficiale la Legge n. 27 del 24 marzo 2012 recante la conversione del cosiddetto “decreto liberalizzazioni” approvato con il Decreto Legge n. 1/2012 per introdurre interventi urgenti in materia di concorrenza, sviluppo delle infrastrutture e competitività. Tra le numerose modifiche apportate al testo originario del decreto, la legge di conversione introduce alcuni correttivi alla disciplina della “società tra professionisti”.

Ricordiamo che la disciplina delle “società tra professionisti” è stata introdotta con l’articolo 10 della legge n. 183/2011, ovvero la “Legge di stabilità 2012”, e prevede alcune norme speciali per regolare l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico facendo ricorso ad una delle forme societarie disciplinate dai Titoli V e VI, del Libro V del Codice Civile (società e società cooperative).

Interpello sulla composizione degli organismi di certificazione

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per mezzo della Direzione generale per l’Attività Ispettiva ha deciso di rispondere all’interpello formulato dall’ Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” per avere chiarimenti in ordine alla composizione della Commissione di certificazione, ex art. 76 del D.Lgs. n 276/2003, costituita presso una Fondazione, appartenente all’Università stessa.

Nella fattispecie l’Università chiede se nella Commissione possano far parte professori e ricercatori di diritto del lavoro collocati, ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. n. 382/1980, nel regime di impegno a tempo definito, ovvero esclusivamente in regime di impegno a tempo pieno.

In via preliminare la Direzione del Ministero del Lavoro ricorda che in base alle disposizioni dell’art. 76 del D.Lgs. n. 276/2003, le Commissioni di certificazione possono essere istituite, tra l’altro, presso le università pubbliche e private, comprese le Fondazioni universitarie, esclusivamente nell’ambito di rapporti di collaborazione e consulenza attivati con docenti di diritto del lavoro di ruolo ai sensi dell’art. 66 del Decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382.

La figura lavorativa del commentatore televisivo

“Ospiti” e “commentatori” televisivi sono due nuove figure lavorative che devono sottostare ad un preciso ordinamento contributivo. Infatti, in un recente interpello il ministero del lavoro ha ribadito che il commentatore televisivo è una figura che deve supportare l’attività del presentatore o conduttore e, per questa ragione, deve essere sottoposto a contribuzione Enpals.

Il parere del Ministero del lavoro arriva in seguito ad un dubbio interpretativo sulla figura dell’esperto opinionista, ossia un soggetto che partecipa alle trasmissioni televisive per commentare un determinato argomento di cui risulti professionalmente competente, o per lo meno si spera.

Direttore di Chirurgia Generale cercasi presso l’ospedale di Cavalese

All’Ospedale di Cavalese, nella Provincia autonoma di Trento, serve un Direttore di Chirurgia Generale. Il concorso, per il quale il termine di scadenza della presentazione della domanda scadrà il 16 novembre, è rivolto a coloro che posseggono determinati requisiti. Possedere, ad esempio, un’anzianità di servizio di sette anni. Poi si deve essere iscritti al relativo Albo Professionale.

L’opportunità è offerta anche a quelli che hanno maturato questi requisiti al di fuori del nostro Paese. L’importante è allegare la relativa documentazione. In proposito, all’atto della compilazione della richiesta di partecipazione, bisognerà ben specificare gli esatti periodi per i quali si è prestati servizio. Quindi, il curriculum professionale contenente anche i titoli di studio. Nello skill, bisognerà poi mettere in evidenza la posizione ricoperta da chi affronta il concorso e sottolineare se nel corso dell’esperienza maturata ha avuto margini di operatività autonoma. Avranno adeguato valore anche i relativi soggiorni di studio. Capitolo allettante è quello costituito dalle pubblicazioni.

Inpgi, adempimenti contributivi per iscritti alla gestione separata

 L’Inpgi, attraverso la circolare del 2 settembre 2011 n. 7, ricorda che gli iscritti alla Gestione Separata INPGI che ricoprono cariche di Amministratore Locale, ex articolo 81 e 86 del Decreto 267/2000, devono rispettare tutti gli adempimenti contributivi decisi dall’ente previdenziale di categoria.

La nuova circolare arriva in prossimità della scadenza a annuale del contributo dovuto per legge alla cassa previdenziale di appartenenza.

Inps, liquidazione dell’indennità di disoccupazione agricola

L’Inps, con messaggio n. 15122 del 15 luglio 2011, informa sulle modalità per la liquidazione dell’indennità di disoccupazione agricola in competenza 2010 e sulle pratiche la cui liquidazione è sospesa per accertamenti relativi ad attività autonoma.

Il maggiore istituto previdenziale del settore privato rende noto che, grazie alla reingegnerizzazione della procedura, è possibile acquisire in modo automatico dagli archivi INPS le informazioni di base indispensabili per verificare la legittimità della richiesta di DS agricola.

L’Inps informa che le diverse attività di accertamento si sono concretizzate nell’incrociare i codici fiscali dei lavoratori dipendenti agricoli che hanno presentato domanda di disoccupazione agricola di competenza 2010 nell’archivio dei soggetti  presenti nel Casellario dei lavoratori attivi per evidenziare posizioni assicurative e previdenziali presso Casse o Albi o gli archivi dell’Agenzia delle Entrate per individuare coloro che, nel corso dell’anno 2010, oltre a svolgere attività dipendente nel settore agricolo,  risultano  titolari di partita IVA attiva.

Avvocati e commercialisti: liberalizzazione professioni, cosa cambia

 C’è un gran fermento da qualche giorno a questa parte ai piani alti degli Ordini professionali. Questo perché in ambito politico è in ballo la proposta di liberalizzare le professioni, partendo in particolare dai commercialisti e dagli avvocati. Le novità dovevano in particolare essere introdotte per Decreto nella manovra correttiva triennale, ma poi in sede di Consiglio di Ministri l’attuale Governo in carica sembra aver deciso di passare alla messa a punto di una legge delega sulla riforma delle professioni in modo che questa poi segua il completo iter parlamentare, ed una conseguente e doverosa discussione a livello politico ed istituzionale.

Ministero del lavoro, gli agrotecnici possono espletare funzioni lavoristiche e previdenziali

In arrivo un chiarimento, a seguito di una precisa richiesta del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli agrotecnici laureati, in materia di abilitazione alla trasmissione della documentazione lavoristica e previdenziale.

In effetti, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato, in data 6 maggio 2011, la nota circolare prot. 25/II/0007234 con la quale si conferma le competenze degli iscritti all’Albo in fatto di amministrazione del personale.

Onicotecnica, chi è e che cosa fa

L’onicotecnica è una figura professionale che si è diffusa in Italia e soltanto di recente. Uno dei motivi principali per cui tale professione abbia preso piede in modo cosi repentino è dettata dal fatto che è aumentata notevolmente la richiesta delle donne di prendersi maggiormente cura del proprio corpo, a partire soprattutto dalle mani e dalle unghia.

Andiamo innanzitutto ad analizzare la parola in sè che chiarisce il significato di questa professione. Il termine onicotecnica, infatti, è di origine greca e significa letteralmente tecnico delle unghie. L’onicotecnica si prende cura principalmente di persone che hanno problemi di unghie fragili, corte, rosicchiate o rovinate.

Libera professione, parte la segnalazione certificata di inizio attività

La recente manovra correttiva alla legge finanziaria prevede una importante novità che sostituisce integralmente la disciplina della dichiarazione di inizio attività contenuta nel previgente articolo 19 della legge 7 agosto 1990 n. 241.

In effetti, l’articolo 49, comma 4 – bis del decreto legge 31 maggio 2010 n. 78 e convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122, introduce e disciplina la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) sostituendola con la dichiarazione di inizio attività, o DIA.

L’articolo 19 della L. 241/1990 aveva previsto il meccanismo della Dichiarazione di inizio attività con la quale, in luogo dell’autorizzazione, l’interessato poteva produrre un’autodenuncia di inizio attività, rispetto alla quale l’amministrazione doveva effettuare i suoi controlli autoritativi entro un termine certo.