Manovra bis 2011, interventi sulle pensioni e aumento dell’IVA

La manovra di agosto è davvero una storia infinita; in effetti, il governo ha deciso di apportare altri correttivi decidendo, in sede di Consiglio dei Ministri, ad un aumento di un punto dell’IVA, dal 20% al 21%, l’anticipo dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato già dal 2014 e un contributo di solidarietà del 3% per i redditi sopra i 500 mila euro.

La decisione è emersa in seguito ad un vertice di maggioranza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli.

Il maxiemendamento sarà inserito nel testo del provvedimento fermo al Senato e sarà richiesto il voto di fiducia allo scopo di velocizzare l’iter parlamentare. Non solo, il prossimo giovedì il consiglio dei ministri varerà il ddl costituzionale per inserire in Costituzione l’obbligo al pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.

Scioperare per i diritti del lavoro e contro la manovra

È stato approvata in Commissione in Senato la norma che sancisce, di fatto, il superamento dell’articolo 18 della legge 300, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori.

In effetti, in base all’articolo 8 del correttivo alla manovra finanziaria si stabilisce che “fermo restando il rispetto della Costituzione, nonché i vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro”, le specifiche intese aziendali e territoriali “operano anche in deroga alle disposizioni di legge” ed alle “relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro”.

Lavoro e Sindacati: Cgil scrive a Cisl e Uil per iniziative comuni

 E’ da un bel po’ che in Italia la “triplice”, ovverosia Cgil, Cisl e Uil, è spaccata su molte decisioni, prese di posizione ed iniziative. Se infatti la Cisl e la Uil di norma riescono a fare fronte comune, la Cgil, invece, mantiene posizioni diverse, spesso divergenti, e comunque di forte opposizione e critica nei confronti dell’attuale Governo di centrodestra. Pur tuttavia, la Cgil ha scritto una lettera aperta alla Uil ed alla Cisl tendendo conto sia dell’attuale situazione del nostro Paese, sia dell’ultimissima manovra economica, da 45 miliardi di euro, che comporterà altri sacrifici a carico degli italiani.

Manovra bis 2011, per la CISL è necessaria

La segreteria della CISL ha espresso il suo giudizio sulla manovra bis 2011 fortemente voluta dalla BCE: una posizione che per nulla condivide l’analisi della CGIL che ha espresso nei giorni scorsi. In effetti, per la segreteria del secondo sindacato italiano questa seconda manovra si è resa necessaria per la difficoltà dei nostri conti pubblici per arrivare, per il 2013, al pareggio di bilancio.

Anche se rimangono punti da migliorare con le parti sociali, per la Cisl la manovra di agosto è apprezzabile perché cerca di definire interventi strutturali che si indirizzano alla riduzione dei costi della politica e degli assetti istituzionali, con il superamento delle Province al di sotto dei 300.000 abitanti e con l’accorpamento dei piccoli comuni, fino all’avvio della liberalizzazione dei servizi pubblici locali.

Lavoro e manovra finanziaria: la posizione della Uil

 E’ assurdo che nel pubblico impiego i lavoratori possano rischiare di non percepire la tredicesima a causa dell’inefficienza delle corrispondenti Amministrazioni Pubbliche. Ad affermarlo è la Uil in accordo con un comunicato a cura della Segreteria Nazionale, e dopo che il Governo ha inserito tale misura nella nuova manovra finanziaria da 45 miliardi di euro che permetterà il raggiungimento del pareggio di bilancio con un anno di anticipo, dal 2014 al 2013. Secondo il Sindacato, infatti, in questo modo i lavoratori perderebbero il diritto al percepimento della tredicesima per colpe altrui quando invece a pagare dovrebbero essere per la corrispondente Amministrazione Pubblica solo ed esclusivamente quelli che sono i dirigenti responsabili.

Le vertenza dell’estate

Le ferie sono finalmente arrivate ed è anche il momento per fare il punto della situazione a proposito del diverse vertenze che sono ancora aperte e dove migliaia di lavoratori chiedono certezze per il loro futuro.

I casi sono davvero moltissimi, ma è opportuno soffermarci sulla vicenda Fiat di Termini Imerese o quello dell’Irisbus.

Intesa S.Paolo, accordo per assumere mille giovani

Importante accordo sindacale all’Intesa San Paolo che, accanto alla volontà di difendere il posto di lavoro, ha posto in essere una serie di intese finalizzate all’assunzione di mille giovani disoccupati: questo è un esempio tipico di accordo sindacale che intende favorire e incentivare l’occupazione insieme alla difesa di 8 mila impiegati del primario gruppo bancario.

L’accordo tra Intesa San Paolo e le compagini sindacali, arriva dopo lunghe trattative e terminata a notte fonda. L’intesa siglata prevede l’uscita volontaria di tremila dipendenti della banca, la riconversione e riqualificazione di altri cinquemila che passeranno dal lavoro in filiale ad attività commerciali e oltre mille assunzioni di giovani utilizzando per la prima volta nel settore il cosiddetto contratto di solidarietà difensiva che prevede l’80% della retribuzione lorda.

Sindacato, lottare per la sicurezza nei cantieri edili

La Filca della regione Lazio ha svolto una piccola indagine per cercare di valutare la sicurezza e la salute nei cantieri edili nella regione Lazio e dallo studio emerge che quasi il 90% dei cantieri non rispettano o adottano sistemi che possano garantire la sicurezza dei lavoratori: in effetti, su 310 cantieri laziali visitati nel 2010 dai 6 Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, aderenti al sistema Edilcassa, l’84,4% ha presentato almeno un’inadempienza.

La federazione di categoria appartenete alla Cisl ha fornito questi dati durante la campagna di informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza in edilizia promossa dall’ Asc (Associazione per la sicurezza delle costruzioni del Lazio), che si concluderà nel prossimo mese di settembre.

Termini Imerese, la Fiat non abbandoni lo stabilimento

Il prossimo 31 dicembre Fiat compirà l’ultimo suo atto, ossia si concluderà l’esperienza dell’azienda torinese lasciando le maestranze di Termini libere da ogni impegno ma per la FIOM il ritardo fino ad ora accumulato è davvero inaccettabile.

Il tavolo negoziale tenuto presso il Ministero per lo Sviluppo Economico sul futuro dello stabilimento di Termini Imerese che il Lingotto ha deciso di chiudere a fine anno non ha portato nessuna svolta positiva: presenti all’incontro i rappresentanti della FIAT, delle istituzioni siciliane, sindacati, Invitalia e l’advisor che ha definito la ‘short list’ delle imprese interessate a rilevare tutto o parte dello stabilimento siciliano.

Apprendistato, la possibile crescita occupazionale

L’apprendistato è un potente strumento utilizzato per favorire l’occupazione dei giovani e, per questa ragione, non deve essere sprecata. Secondo alcune stime si prevede che dal mese di settembre un incremento di circa 9mila assunzioni.

Il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini osserva che

A settembre intendiamo attivare una migliore regolamentazione dei tirocini e un riordino, in senso migliorativo, delle collaborazioni a progetto, in modo da rilanciare la buona occupazione dei giovani e dare una risposta concreta ai giustificati allarmi di questi mesi sulla questione generazionale nel nostro paese

Al via la riforma dell’apprendistato

È stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il nuovo Testo Unico che disciplina il nuovo apprendistato: il testo approvato prevede quattro ipotesi di contratto di apprendistato, inclusa la possibilità dell’apprendistato per la riqualificazione di lavoratori in mobilità espulsi da processi produttivi.

Nel corso della seduta del 28 luglio 2011, in attuazione della delega conferita al  Governo dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (Legge n. 247 del 2007), il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il Decreto Legislativo che riforma l’istituto dell’apprendistato e che configura questo strumento quale  contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani.

Imprenditoria giovanile, in arrivo nuovi fondi

Novità interessanti, e soprattutto positive, in fatto di imprenditoria giovanile. Infatti, è stato pubblicato l’avviso pubblico finalizzato a sostenere progetti e iniziative sostenute da imprenditori con un’età inferiore ai 35 anni e, così come ha confermato la Cisl, l’iniziativa risulta collegato al fondo Mecenati istituito già da tempo dal Ministero della Gioventù che ha destinato all’iniziativa quasi 40 milioni di euro.

Secondo le finalità del fondo si prevede che vengano cofinanziati la nascita o l’avvio di nuove imprese oppure progetti di imprese già costituite soprattutto nei settori dell’eco-innovazione, delle arti e dei mestieri tradizionali con attenzione alla responsabilità sociale d’impresa e alla promozione dell’identità italiana ed europea.

CISL, per la ripresa industriale servono risposte forti

La CISL ha presentato il suo ottavo Rapporto Industria e, secondo le attente valutazioni della centrale sindacale, i dati emersi confermano per il nostro Paese una ripresa lenta tanto che dal leader della Cisl Raffele Bonanni e Luigi Sbarra, segretario confederale responsabile del dipartimento Industria, hanno posto in evidenza che in termini tendenziali nel 2010 la produzione del settore industriale, comprese le costruzioni, è cresciuta del 6,4%, recuperando solo parzialmente la caduta del 18,9 % registrata nel 2009, preceduta dal calo del 3,4 % nel 2008.

Lo studio della Cisl ha ribadito che, sino all’inizio del 2011, l’attività produttiva ha recuperato circa l’11% rispetto al minimo ciclico del marzo 2009: un dato che conferma che all’inizio del 2011 il livello di produzione è ancora al di sotto di circa il 19%.

Sul fronte occupazionale si registrano 507.800 i posti di lavoro persi e circa 260 mila persone coinvolte negli ammortizzatori sociali, di cui circa 174 mila con prospettive occupazionali incerte, cioè, in altre parole, a rischio.

Bonus bebè, è tempo di restituire gli importi

Spedite 8 mila lettera da parte del Ministero dell’Economia che chiede di restituire il bonus bebè di mille euro previsto dalla finanziaria del 2006 per avere autocertificato in modo sbagliato il proprio reddito. La pubblica amministrazione ha così deciso di passare all’incasso di somme indebitamente percepite finalizzate a dare un sostegno alla famiglia e introdotto dalla Finanziaria 2006 (legge 266/2005, articolo 1, commi 331-334) ed erano assegnati ad ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006.

L’Amministrazione, attraverso la lettera inviata alle famiglie, chiede la restituzione entro 30 giorni del bonus da mille euro incassato, e, nei casi in cui il giudice penale accerterà che c’è stata falsa autocertificazione, il versamento di 3mila euro (il triplo del beneficio ottenuto) come sanzione amministrativa.