Manovra Monti, dal sindacato proposte correttive

I sindacati non ci stanno e bollano la manovra finanziaria del governo Monti come iniqua e che mira solamente a fare cassa sulle pensioni e che si propone a presentare il conto ai soliti noti, ossia lavoratori, pensionati e ceti medi.

In realtà, le tre organizzazioni sindacali sono ancora più dure e precise: la manovra punta al blocco delle rivalutazioni delle pensioni, su un aumento considerevole della tassazione sulla prima casa, la solita presenza dell’addizionale regionale Irpef, dell’Iva e delle accise sui carburanti.

Le ultime novità del governo Monti sulla manovra economica

Mentre il presidente Napolitano, in occasione del congresso del PSI che si sta svolgendo a Fiuggi, richiama le forze sociali e politiche a conciliare rigore con equità stanno lentamente affiorando le proposte del governo Monti in vista della manovra che si dovrà concretizzare per gli inizi della settimana prossima.

In particolare, si starebbe valutando un innalzamento delle aliquote dell’imposta sui redditi, Irpef, di due punti per gli ultimi due scaglioni che dovrebbero passare dall’41 e 43% ai nuovi valori di 43 e 45% mentre rimane sempre alta l’attenzione sulla materia previdenziale e pensionistica tanto che il segretario confederale generale della CISL, Raffaele Bonanni, ha voluto manifestare le sue perplessità in occasione di un incontro a Milano parlando della riforma delle pensioni

Noi vogliamo una trattativa e non una semplice consultazione. Siamo stati convocati grazie alle pressioni della Cisl. Siamo per una trattativa, un confronto serrato stiamo parlando di problemi di milioni di persone, problemi delicatissimi che hanno bisogno di una giustificazione per qualsiasi soluzione si intraprenda

Governo Monti, pronta la lista dei sottosegretari

Mario Monti ha finalmente definito la lista dei sottosegretari e viceministri tanto che, rispetto al precedente governo, il numero complessivo diminuisce da 40 a 25: l’esecutivo di Mario Monti è pronto così per definire la sua ricetta al Paese anche se Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, grida allo scandalo: D’Andrea, ai rapporti con il Parlamento, è un politico. Maurizio Gasparri ha così dichiarato e riportato dall’Ansa

L’ostinazione con cui lui stesso o chi per lui ha voluto l’inserimento nel Governo dell’onorevole D’Andrea non giova alla reputazione dell’esecutivo. Avevamo chiesto che non ci fossero esponenti di diretta emanazione politica e D’Andrea lo è. Ci attendiamo da lui e dal Governo un gesto di coerenza, proprio per semplificare i rapporti con il Parlamento. Non c’e’ nessuna valutazione negativa su una persona che conosco e rispetto, ma sono meravigliato perché si è violato un principio a cui tutti ci eravamo pubblicamente richiamati. Meglio cancellare subito questo equivoco

Pensioni, la posizione della Cisl sulla riforma del governo Monti

 Il segretario confederale generale della CISL, Raffaele Bonanni, è intervenuto sulla materia ribadendo la posizione della seconda centrale sindacale italiana; in effetti, per Bonanni

Se non ci saranno interventi di equità sociale, non saremo d’accordo ad ulteriori sacrifici sulle pensioni dei lavoratori dipendenti

L’osservazione arriva dopo l’intervento del ministro del lavoro Elsa Fornero sull’importante materia che ha prospettao l’accelerazione delle riforme già in calendario del precedente governo guidato da Berlusconi. Infatti, Elsa Fornero ha ribadito le sue posizioni, e dell’intero governo, sul nuovo sistema contributivo, ossia l’estensione del sistema contributivo pro-rata per tutti salvando solo l’anzianità pregressa.

Dal Governo Monti il contributivo per tutti

Al momento non esiste ancora una proposta ufficiale ma semplici indicazioni che il ministro Fornero ha da sempre espresso. In effetti, ciò che si prospetta è un sistema contributivo per tutti secondo il meccanismo denominato pro-rata, ovvero d’ora in poi, con la graduale eliminazione delle pensioni di anzianità.

Nel dibattito è anche intervenuto il presidente del  nostro maggiore istituto previdenziale che, a proposito, ha voluto far sentire anche la sua posizione visto che in futuro dovrà anche prendere quota la centrale previdenziale italiana, o super-inps, come elemento di aggregazione del sistema previdenziale italiano così come pare si sia espresso il nostro premier Mario Monti.

Governo Monti, il Senato approva

Tanto tuonò che piovve, la citazione mi pare ovvia e con rigore, crescita ed equità la soluzione al problema italiano è il solito: pensioni e ICI sulla prima casa ma senza una patrimoniale vera o, meglio, si è prospettato di fare uno studio finalizzato alla sua introduzione in un tempo non ancora ben definito. Non solo, non si trova nemmeno traccia di tassazione seria della rendita finanziaria.

La soluzione prospettata dal nuovo governo è di per sé nuova; in effetti, in nome dell’equità, anche se i conti sono in ordine, si cerca di far digerire ai lavoratori una nuova riforma strutturale sulle pensioni al fine di distribuire, in forma più equa: una maggiore povertà per via di pensioni sempre più basse. La sensazioni di tutto questo è che si cerca di battere sulla cassa delle pensioni per ottenere maggiori risorse da dedicare allo sviluppo senza, per nulla, pensare alle rendite finanziarie.

CISL, il rigore non si concilia con il degrado della classe politica

La CISL, attraverso il documento approvato dal Consiglio Generale lo scorso 4 novembre 2011, ha espresso le sue posizioni in merito alle prossime iniziative del governo in fatto di pareggio di bilancio.

Per il Consiglio Generale la natura della crisi è aggravata dal degrado profondo della politica, senza motivazioni ideali, lontana dai cittadini, senza autorevolezza, con la mortificazione della democrazia partecipativa dove la politica può ritrovare concretezza, moralità, partecipazione e consenso.

La seconda organizzazione sindacale italiana ha pure espresso le sue posizioni critiche sul piano previdenziale visto che, in questi anni, molto è stato fatto per l’equilibrio del sistema previdenziale: dall’introduzione del sistema contributivo all’adeguamento dell’età di pensionamento alle aspettative di vita, fino alla tendenziale parificazione tra uomini e donne anche se poi apre alla possibilità di introdurre nei prossimi anni il criterio della flessibilità per l’età pensionabile.

Partecipare per contare, ecco la nuova proposta del sindacato

 La partecipazione dei lavoratori ai rischi di impresa non è ancora oggi un dato scontato, almeno nella realtà italiana visto che, in Europa, esistono di certo esempi interessanti ed esperienze comuni tanto che per la CISL è arrivato il momento per avanzare serie proposte.

La seconda centrale sindacale italiana presenterà una proposta per rafforzare il coinvolgimento dei lavoratori e la democrazia economica nel settore industriale. La proposta è abbastanza articolata; in effetti, si parte dall’istituzione del comitato d’impresa o del comitato di gruppo “per il rafforzamento dei processi d’informazione e consultazione dei dipendenti nelle scelte strategiche delle imprese e dei gruppi d’imprese” fino all’accesso dei rappresentanti dei lavoratori agli organi societari di governo (consiglio d’amministrazione o consiglio di sorveglianza) e all’assemblea generale degli azionisti anche attraverso l’ammodernamento di taluni diritti di coinvolgimento dei dipendenti nelle scelte societarie che determinano cambiamenti rilevanti all’assetto societario e alla sua governance.

Fiat, negli USA si firma il rinnovo contrattuale

Mentre in Italia la Fiat, ossia la più grande e importante azienda privata guidata da Sergio Marchionne, ha deciso di uscire da Confindustria negli Stati Uniti le parti sociali firmano il rinnovo contrattuale Uaw-Gm. In effetti, l’Uaw ha ratificato con una maggioranza del 65% la bozza di accordo valida per i prossimi quattro anni firmata da Bob King e dalla General Motors. L’accordo si muove nella direzione voluta da Bob King quando affermava, prima dell’accordo con i sindacati, che “il successo dell’azienda è legato a quello dei lavoratori”.

In Italia la CISL è visibilmente soddisfatta del successo dei colleghi americani anche perchè il nuovo contratto ha il merito di contribuire all’aumento dei costi fissi solo per un modesto 1% tanto che il direttore esecutivo di GM, Daniel F. Akerson

E’ un contratto che rappresenta una vittoria per entrambe le parti ed è la prova che Gm si sta realmente rinnovando

Edilizia, in arrivo la Borsa del lavoro edile

Un nuovo progetto finalizzato a dare un serio contributo ai lavoratori del settore edile, ovvero Blen che sta per Borsa lavoro edile nazionale: un sistema di servizi online per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e di aumentare le competenze e la professionalità dei lavoratori al fine di favorire la loro ricollocazione.

Il progetto sembra interessante ed è stato presentato a Perugia nel corso di un momento di confronto sul settore organizzato da Formedil, l’ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’ediliza.

Scuola, la difficile situazione degli Istituti Tecnici Superiori

La riforma della scuola ha, di certo, creato incertezze e situazioni limite tanto che da più parti si chiede un intervento. Non manca nemmeno la richiesta e definire, in modo compiuto, i percorsi e le attività degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) previsti dal DPCM del 25 gennaio 2008 per uno scenario che ha subito delle modifiche non indifferenti.

Ricordiamo che gli Istituti Tecnici Superiori sono stati introdotti nel nostro ordinamento dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 86 dell’11 aprile 2008, emanato in attuazione della legge 296/2006 e rappresentano, a detta della bozza sulle linee di orientamento dello scorso 19 luglio 2011, le chiavi del nuovo sistema di istruzione tecnica superiore. Nella bozza, il Ministero ricorda che questi Istituti possono costituirsi in base ai piani territoriali di offerta formativa delle regioni collegando istituzioni pubbliche e soggetti privati interessati al loro obiettivo.

Fiat, dagli Usa il rinnovo del contratto di lavoro

È scaduto il contratto di lavoro dei lavoratori di Detroit e Marchionne sfida il sindacato per ottenere maggiori e più convenienti intese. L’amministratore delegato di casa Fiat, attraverso una lettera indirizzata al responsabile del sindacato americano, ha accusato il sindacato di non aver rispettato gli impegni assunti per il rinnovo del contratto entro i termini previsti.

In realtà, al sindacato americano non piace più la contrattazione a due livelli: giusta in caso di crisi aziendali ma non più tollerata quando l’azienda inizia a macinare utili. In un sistema di questo tipo i nuovi assunti guadagnano in alcuni la metà dei vecchi dipendenti.

Manovra bis 2011, la Camera approva l’articolo 8

 Alla fine il provvedimento è salito a 54 miliardi di euro, ma tenendo conto della manovra di luglio 2011, a regime, il governo ha varato una manovra da 59 miliardi di euro: un valore decisamente superiore a quella varata dall’allora presidente del Consiglio Amato dei primi anni ’90.

Una manovra studiata e predisposta per un tasso di crescita dell’1,5%, bel al di sotto delle ultime stime diffuse in questi giorni. È chiaro che ogni previsione al ribasso delle stime comporta un incremento del deficit, da compensare con ulteriori correzioni con successivi provvedimenti finanziari.

A parte i provvedimenti definiti blandi sulla spesa della politica, l’articolo più contestato è sicuramente l’articolo 8. A questo proposito, Cesare Damiano, esponente del PD e primo firmatario dell’ordine del giorno, si è battuto per far approvare dal parlamento un preciso impegno del governo a valutare una revisione del contestato articolo 8 del testo.

Manovra bis 2011, dalla Cisl un patto contro il licenziamento selvaggio

 La Cisl torna a ribadire la sua posizione critica nei confronti della manovra economica di agosto; in effetti, nel ribadire la forte avversione per la decisione del governo di apporre il voto di fiducia al maxiemendamento, il sindacato ne ricorda l’iniquità ed esprime la propria contrarietà sull’età pensionabile delle donne nel privato all’ulteriore avvicinamento al 2014 della partenza del percorso che porterà nel 2026 alla parificazione.

Non solo, la seconda centrale sindacale pone anche in evidenza le diverse azioni intraprese al fine di ottenere alcune significative modifiche dell’impostazione originaria relative aalla modifica dell’articolo 8 stabilendo la priorità degli Accordi Interconfederali relativamente ai contratti aziendali e territoriali, garantendone l’efficacia a tutti i lavoratori anche rispetto a veti e ricorsi giudiziari ed eliminando il pericolo che sindacati di comodo potessero ridurre le tutele contrattuali e legislative dei lavoratori.