Contratto a tempo determinato: risarcimenti legittimi. Tutela lavoratore

 La Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale si sono espresse sul risarcimento al lavoratore se il contratto a tempo determinato viene convertito in indeterminato per illegittima apposizione del termine. Si ricorda, per l’occasione, che lo scopo dei contratti a tempo determinato dovrebbe essere quello di facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani e il reintegro di chi ha perduto il lavoro.

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Contratto di lavoro a termine: i requisiti per la stipula. Precisazioni

 Il contratto a termine si può stipulare solo in base a determinate condizioni che, se non rispettate, lo trasformano in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Si precisa che, in base al D. Lgs. del 06.09.2001, n.368), il contratto a termine, se di durata superiore a 12 giorni, dev’essere stipulato in forma scritta, prima o in contemporanea con l’inizio della prestazione lavorativa.

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L’assunzione per sostituzione della lavoratrice in maternità

 Il decreto legislativo n. 151/2001 ha modificato l’articolo 10 della legge 53/2000 introducendo un sistema di incentivi di natura contributiva per le aziende con un numero di dipendenti inferiori a 20 unità qualora decidessero l’assunzione, attraverso un contratto a tempo determinato, di lavoratori in congedo ex articolo 4 del decreto legislativo n. 151/2000.

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Il contratto a tempo determinato, le norme dal 2013

 La Riforma Fornero ha introdotto delle novità nel contratto a tempo determinato allo scopo di limitarne l’abuso. Infatti, vengono previsti intervalli più lunghi nel caso di successione di contratti e un aumento del costo contributivo, ma ne è prevista una parziale restituzione al datore di lavoro in caso di stabilizzazione del rapporto.

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Chiarimenti sui contratti a tempo determinato dal Ministero del Lavoro

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito diversi chiarimenti in merito alla riduzione degli intervallo temporali fra contratti a tempo determinato con la circolare n. 27 del 7 novembre 2012 intitolata come “articolo 5, comma 3, decreto legislativo n. 368/2001 come modificato dall’articolo 46 bis, comma 1 lett. A), D.L. n. 83/2012 (conv. da L. n. 134/2012) – contratto a tempo determinato – intervalli temporali”.

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Quando il lavoro è stagionale

 Le attività stagionali sono più diffuse di quanto si possa immaginare; in effetti,  le attività stagionali sono così definite  perché non si svolgono in modo continuativo  ma si concentrano  in determinati periodi dell’anno.

Questo particolare contratto di lavoro risponde alla contrattazione collettiva e ad alcune disposizioni di legge; in effetti, in questo ambito occorre tenere presente l’allegato al decreto del Presidente della Repubblica n. 1525/1963, la legge n.247/2007 e il decreto leg.vo n.368/2001.
In particolare, il settore turistico fa riferimento  soprattutto  alla contrattazione collettiva di riferimento del settore turismo e terziario, nonché all’avviso comune del 12 giugno 2008.

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I punti essenziali della Riforma del lavoro

 Il Ddl della riforma del lavoro è stato approvato dal Governo e tra poche settimane sarà al vaglio del Parlamento. In base a diverse indicazioni, il nuovo disegno di legge contiene diverse modifiche nei contratti di lavoro presenti nel panorama lavorativo nazionale.

In particolare, sul lavoro intermittente il governo Monti è intervenuto fissando l’obbligo di comunicazione preventiva in occasione di ogni chiamata, oltre all’impossibilità di stipulare con questa particolare forma contrattualistica con soggetti aventi meno i 25 anni o più di 45 anni e una stretta sull’indennità di disponibilità che sarà oggi dovuta anche se non vi sia effettiva chiamata, se il contratto è previsto per i periodi del week end o delle vacanze.

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Sentenza dell’’Unione Europea sui contratti a termine e loro ricorrenza

La Corte Europea di Giustizia, con la sentenza n. C-586/10 del 26 gennaio 2012, ha ribadito un importante principio, ossia ha affermato la legittimità dell’utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato per esigenze sostitutive anche se risultano ricorrenti o addirittura permanenti. In pratica, la Corte ritiene di non doversi automaticamente procedere alla trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato soltanto con la periodicità dell’utilizzo del contratto stesso, in quanto vanno verificate le motivazioni obiettive a supporto della tesi aziendale.

Precisiamo che la domanda sollevata di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione della clausola 5, punto 1, lettera a), dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999 che compare in allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato (GU L 175, pag. 43).

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Le offerte di lavoro dal Ministero del lavoro

È stato pubblicato il decreto del 13 ottobre 2011 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con quello per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione relativo alla pubblicazione delle offerte di lavoro pubblico su Cliclavoro sulla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2012.

Ricordiamo che il decreto definisce gli standard e le  regole per la trasmissione informatica delle informazioni e dei dati relativi alle procedure di selezione e di avviamento da parte dei soggetti obbligati (le amministrazioni pubbliche di cui  all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, e le società pubbliche di cui all’art. 18  della legge 6 agosto  2008 n. 133).

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Concorso pubblico per 12 assistenti amministrativi all’AIFA

Oggi vogliamo parlarvi dell’agenzia italiana del farmaco (AIFA) che ha indetto un concorso pubblico per ricercare dodici  assistenti amministrativi a tempo indeterminato. C’è da precisare che i profili ricercati ricopriranno la posizione economica F2 in prova. I requisiti necessari per essere ammessi al concorso ci sono la cittadinanza italiana, l’idoneità fisica all’impiego e il Diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Inoltre, sarà indispensabile per i candidati essere iscritti alle liste elettorali, avere un’adeguata conoscenza della lingua italiana e una posizione regolare per quanto riguarda gli obblighi di leva.

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Novità per i lavoratori, cambiano i termini di decadenza per contestare i licenziamenti

Le nuove disposizioni contenute all’articolo 32 della Legge n. 183/2010 (il cosiddetto Collegato Lavoro) prevedono che dal 31 dicembre 2011 cambiano i termini di decadenza per contestare i licenziamenti.  In sostanza a pena di nullità, l’impugnazione del licenziamento, ritenuto illegittimo, dovrà essere formulata entro 60 giorni e seguita dalla presentazione del ricorso al giudice del lavoro o dalla richiesta del tentativo di conciliazione facoltativo nei successivi 270 giorni.

La disposizione si applica nei caso di rapporti di lavoro a tempo determinato.

In effetti, la disposizione prevede la modifica del primo e il secondo comma dell’articolo 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604.

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Agenzia delle Entrate, è tempo della dichiarazione dei redditi

 L’Agenzia delle Entrate ha emesso la Circolare 14/E al fine di offrire tutte le informazioni per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi. La circolare definisce gli adempimenti che devono porre in essere i soggetti coinvolti nelle varie fasi dell’assistenza fiscale prestata dai sostituti d’imposta, dai Centri di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e dai professionisti abilitati.

Con riferimento all’assistenza prestata dal sostituto d’imposta, ovvero datore di lavoro, è stata introdotta la possibilità di utilizzare i sistemi informatici per la presentazione del 730 da parte del dipendente e per la consegna da parte del sostituto della dichiarazione elaborata, nel rispetto delle regole di sicurezza e di agibilità per garantire nell’utilizzo di tale procedura sia il dipendente che il sostituto.

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