Il riordino INPS della normativa sull’apprendistato

 L’Inps, con la circolare n. 128 dello scorso 2 novembre 2012, intende fornire alcuni chiarimenti in merito alla normativa sull’apprendistato connessi agli aspetti contributivi così come prevede il decreto legislativo n. 167 dello scorso 15 settembre 2011 e modificato dalla legge n. 183/2011 e dalla legge 28 giugno 2012, n. 92.

L’apprendistato in agricoltura, firmato la nuova intesa

 L’apprendistato professionalizzante entra in agricoltura e lo fa attraverso un’intesa sottoscritta lo scorso 31 luglio 2012 tra le parti sociali: associazione dei datori di lavoro e le rappresentanze sindacali del comparto agricolo.

Per gli effetti di questo accordo, le parti sociali hanno così inteso definire un percorso di inserimento nel settore agricolo attraverso la disciplina dell’apprendistato professionalizzante o di mestiere così come prevede il disposto legislativo n. 167/2011.

Il progetto Apprendo di Federmeccanica

 Federmeccanica, l’associazione dei datori di lavoro aderente alla Confindustria, sostiene le finalità del progetto Apprendo come strumento didattico, e non solo, che intende sopperire alla formazione trasversale nel segmento dell’apprendistato professionalizzante nell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti.

Assumere un giovane con l’apprendistato o attraverso il cocopro con la riforma del lavoro

 Il contratto dell’apprendistato è, di certo, uno degli strumenti maggiormente utilizzati, o almeno così sono le intenzioni del nostro legislatore, dalla imprese con la riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro.

In effetti, il Testo Unico, ovvero il decreto legislativo 167/2011, ha introdotto questo versatile strumento allo scopo di favorire l’assunzione dei giovani per diminuire il gap generazionali che esiste nella nostra società. Per impedire l’uso distorto di questo strumento, secondo il disposto non è possibile rescindere un contratto di apprendistato entro sei mesi dalla sua stipula, visto che un contratto di apprendistato è conveniente per il datore di lavoro in termini economici e normativi.